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11 Gennaio 2009 -- Si torna a giocare dopo la sosta natalizia ed il Napoli affronta la prima gara del 2009, diciottesima giornata di andata del campionato, tra le mura amiche. L'avversario di turno è il Catania rivelazione di Walter Zenga reduce dalla vittoria sulla Roma e assestato all'ottavo posto con venticinque punti. Il Napoli deve riscattare la brutta prestazione di fine 2008 in quel di Torino e dare corpo alle dichiarazioni dei giocatori azzurri che in questi giorni hanno dichiarato apertamente di voler puntare alla Champions e ciò anche alla luce del risultato del Genoa che ieri, nell'anticipo, battendo proprio il Torino, ha scavalacato gli azzurri scivolati al sesto posto con trenta punti. La cabala vede il Napoli non favorito al ritorno dalle festività natalizie, ma a favore c'è il fatto che il Catania in trasferta non ha mai brillato racimolando solo tre punti. Reja costretto a fare a meno di Mannini, Zalayeta e Navarro infortunati e di Santacroce squalificato, si affida a Iezzo tra i pali, poi la difesa a tre con Cannavaro, Rinaudo e Contini, quindi il centrocampo a cinque con Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik e Vitale, in attacco Lavezzi, nonostante la febbre, fa coppia con Denis. Sul fronte avversario, Zenga, che schiera una squadra speculare al Napoli si affida in attacco ancora a Morimoto al fianco di Mascara, tra i pali c'è Bizzarri, poi Silvestre, Terlizzi e Silvesti in difesa, quindi Izco, Biagianti, Carboni, Tedesco e Sardo a centrocampo. Dirige la gara il signor Celi della sezione di Campobasso davanti ad un pubblico di circa 45mila spettatori, compreso il settore ospite, e su un terreno di gioco in discrete condizioni.
PRIMO TEMPO - Si comincia col Napoli che è più intraprendente, ma le squadre sono abbastanza chiuse e bloccate e quindi la gara stenta a decollare. Così la prima azione degna di nota arriva su calcio piazzato per il Napoli al 13', qunado Cannavaro raccogliendo il corner dalla sinistra di Gargano, in mezza girata, da ottima posizionevede la palla deviata in angolo sulla destra da Terlizzi. Sul corner seguente, Lavezzi tenta il tiro dalla distanza, ma la palla termina altissima sulla traversa. Zenga non è contento perchè la sua squadra si abbassa troppo, mentre Reja si arrabbia poichè Vitale che sulla sinistra è quasi sempre libero da solo, non viene mai servito. Al 27' il Pocho ci prova su calcio di punizione dal limite in posizione centrale: il primo tiro viene ribattuto dalla barriera, la palla torna ancora a Lavezzi che calcia di nuovo e stavolta il tiro viene deviato in angolo sulla sinistra. Al 32' Denis cade a terra in area del Catania su cross basso dalla sinistra di Gargano, per Celi è tutto regolare. Al 33' Denis prova a fare tutto da solo, prende palla al limite, poi con una piccola accelerazione entra in area e calcia di potenza un diagonale sul secondo palo che termina fuori. Al 34' Maggio va sulla destra, serve in area per Lavezzi che si gira e calcia al volo spedendo la palla sull'esterno della rete, complice una deviazione che porta così ad un calcio d'angolo sulla destra. Sul corner in area, Denis colpisce di testa, Biagianti colpisce con la mano poi Maggio calcia sul palo, ma Celi interrompe il gioco per fischiare il fuorigioco di Hamsik. Al 43' tiro al volo dal limite in mezza girata di Vitale che però scivola al momento di calciare e così la palla termina sopra la traversa, seppure di poco. Al 45' ancora un tiro bomba dal limite di Vitale sfugge dalle mani di Bizzarri, per sua fortuna gli sbatte sul volto e così riesce a recuperarla. Al 45' l'unica vera azione degna di nota del Catania con Morimoto che servito dal limite calcia proprio mentre l'arbitro Celi fischia la fine del primo tempo, Iezzo si tuffa e non intercetta la palla che termina in rete, ma non è gol perchè tutti i difensori azzurri si erano già fermati. I giocatori del Catania vanno a protestare col direttore di gara, che però conferma di aver già fischiato la fine della prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO - Si ricomincia a giocare con le stesse formazioni che si sono affrontate nel primo tempo. Al 1' Iezzo sbaglia il rinvio, la palla viene recuperata da Mascara poi arriva ad Izco che tenta il tiro dal limite che però finisce alto sulla traversa. Al 9' ci prova Tedesco con un grandissimo sinistro al volo dalla distanza, vola Iezzo e devia in angolo sulla sinistra. Il Napoli comincia a premere per portarsi in vantaggio chiudendo il Catania nella propria metà campo, ma purtroppo non riesce a trovare i varchi giusti. La pressione è sterile fino al 19' quando Hamsik con un grande assolo salta tre avversari, entra in area e calcia sul primo palo, ma Bizzarri devia in angolo sulla destra. Al 21' è netto il calcio di rigore fischiato da Celi per il Napoli per fallo di mano di Terlizzi. Al 22' sul dischetto va Hamsik che però si fa bloccare il tiro da Bizzarri! Zenga effettua il primo cambio della gara inserendo Ledesma al posto di Biagianti, Reja rischia il tutto per tutto inserendo Russotto al posto di Hamsik passando al 3-4-3 con Lavezzi a destra, Russotto a sinistra e Denis centrale. La contromossa di Zenga è l'inserimento di Baiocco al posto di Izco. Gli azzurri non demordono e continuano ad attaccare a testa bassa, scontrandosì perà contro il fortino preparato dal Catania. Al 35' il Napoli passa in vantaggio: Denis serve Lavezzi che sembra in fuorigioco ma non lo è per la posizione al centro del numero 4 del Catania Silvestre, entra in area e mette al centro per Maggio che a non ha difficoltà a mettere in rete. Zenga effettua l'ultimo cambio inserendo Plasmati al posto di Tedesco. Reja inserisce Aronica per Vitale e poi Pazienza per Lavezzi. Si arriva così fino al cinquantesimo senza particolari sussulti.
CONSIDERAZIONI - Il Napoli ha meritato la vittoria, anche se è stata sofferta. Il Catania aveva impostato la gara sulla difensiva chiudendosi in dieci, se non in undici, per lunga parte della gara per bloccare sia le corsie centrali che le corsie laterali, ma alla fine la forte pressione azzurra ha avuto la meglio. Il Catania si è visto solo nei primi dieci minuti iniziali del secondo tempo, poi il Napoli ha cominciato a spingere con grande intensità e nonostante la delusione del calcio di rigore sbagliato da Hamsik e sebbene di azioni veramente pericolose ve ne siano state poche, alla fine ha continuato ad attaccare mettendo alle corde l'avversario, credendoci fino in fondo a partire dal suo allenatore che non ha esitato a schierare il tridente inserendo Russotto e così alla fine è arrivato il giusto premio col gol terzo gol stagionale di Maggio, nato sull'asse argentino Denis-Lavezzi. Determinante come sempre Lavezzi, ottima la prova a centrocampo di Blasi uomo-ovunque, così come Gargano che è parso nettamente in crescita rispetto alla chiudura del 2008, recuperando tantissimi palloni e sbagliando praticamente niente. Ancora deludente la prestazione di Hamsik, appesantita maggiormente dall'errore dal dischetto. Qualche leggera sbavatura su qualche rinvvio per Iezzo. Il Napoli riparte dunque con una vittoria confermando il trend positivo in casa con 8 vittorie ed 1 pareggio su nove gare disputate fin qui, sale a quota 33 dimostrando di stare bene in salute e riconquista la zona Champions riportandosi al quarto posto.
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it