16 Dicembre 2008 -- Lavezzi: adesso c'è anche il caffè schiumato che porta la sua firma: lo ha realizzato il Gambrinus. Alla vigilia della gara contro il Lecce, aveva fatto felici i bambini dell'ospedale Pausilipon. Col sacco pieno di regali, Babbo-Lavezzi, si era presentato in corsìa. Emozionandosi, anche. La reazione dei pazienti lo aveva colpito dritto al cuore. Lui, papà di Tomas, da troppo tempo lontano da suo figlio, volerà in Argentina tra venerdì e sabato.
La squalifica rimediata contro il Lecce gli consentirà quantomeno le vacanze anticipate. In valigia, il Pocho. metterà qualcosa in più: l'accordo con De Laurentiis per l'adeguamento del contratto. La stretta di mano col patron c'è stata. Venerdì scorso a Castelvolturno a margine della cena di Natale - grazie alla mediazione importante del dg Marino - Lavezzi, Alejandro Mazzoni e il presidente azzurro hanno definito il rinnovo contrattuale dell'argentino.
Il pocho rinuncia ai diritti di immagine, ma a febbraio firmerà un contratto che prevede l'allungamento di un anno (fino al 2014) e un ingaggio più che raddoppiato rispetto a quello attuale: da un milione e centomila euro, Lavezzi, passerà a due milioni e mezzo. De Laurentiis, però, non è certo uomo che rinnega quanto più volte dichiarato la settimana scorsa sulla vicenda.
E, dunque, il pocho dovrà aspettare. Aspettare la fine di questa stagione perchè le condizioni contrattuali vadino in vigore. Giugno 2009, fino ad allora Lavezzi penserà soltanto a giocare, a continuare a far bene per il suo Napoli. Pierpaolo Marino è stato il grande mediatore dell'operazione.
Del resto, ieri mattina a Radiorai, era stato piuttosto chiaro: «Abbiamo messo in atto una politica dei giovani, ma dobbiamo comunque ricordarci che siamo il napoli e che il progetto crescerà. Oggi i risultati ci stanno premiando e vanno addirittura al di là dei progetti che avevamo fatto per questa stagione».
Domenica prossima ultima del 2008 a Torino senza Lavezzi, Hamsik (stiramento del retto addominale, per ora di giorni di riposo) e Cannavaro. E' l'ottava volta, quest'anno, senza il pocho. Finora sei vittorie e un pareggio. Torino non è un'impresa impossibile.
A cura di Monica Scozzafava
Corriere del Mezzogiorno.