07 Dicembre 2008 --
Reja: "Questa era la gara che avevamo preparato e così ce la aspettavamo perchè conoscevamo il Siena, d'altra parte, come contro il Cagliari, abbiamo trovato anche un campo che non ci aiutava nelle ripartenze. Sapevamo che dovevamo pazientare, nella ripresa sono calati e siamo passati in vantaggio. Ovviamente determinante anche l'ingresso di Denis che non ha fatto solo il gol, ma ha fatto una buona prestazione. Calaiò? Ha mezzi e qualità per fare un ottimo campionato a Siena, spero che trovi più spazio perchè ultimamente sta giocando poco. Con me, benchè se ne dica, ha giocato spesso, facendo 28 presenze. La squadra nel secondo tempo ha avuto un piglio diverso e ci siamo proposti in più di una occasione, abbiamo trovato un certo ordine ed ho capito che era il momento giusto per inserire un'altra punta ed i fatti ci hanno dato ragione. I ragazzi sentono l'incoraggiamento del pubblico che contribuisce alle nostre buone prestazioni. Non credo che la squadra abbia bisogno di un richiamo di preparazione, anche a Milano la squadra nel secondo tempo stava bene in campo, solo che c'è stato qualche fischio 'politico' in più, poi solo tre minuti, mentre oggi ce ne sono stati 5, poi ci sono state ammonizioni date gratis con una certa leggerezza, in genere le ammonizioni si danno per falli importanti, alla fine abbiamo avuto quattro ammoniti in una gara che non è stata per niente cattiva, poi mi sono arrabbiato per quel fallo di mano volontario non sanzionato perchè vedo che non c'è uniformità di giudizio. Nel primo tempo eravamo un po' confusionari, invece bisognava avere pazienza, abbiamo bisogno del nostro modo di giocare, di mantenere le nostre posizioni, cosa che abbiamo fatto nel secondo tempo ed è stata questa la chiave di volta. Se ce ne era bisogno, anche questa volta abbiamo dimostrato di voler vincere a tutti i costi e ci siamo riusciti usando la testa. Il tridente? Potrà capitare di giocare in questo modo anche in altre occasioni. Dovremo fare l'abitudine al primo tempo di oggi, perchè le squadre che vengono al San Paolo sanno che hanno difronte un grande Napoli e cercano di difendersi non facendoci giocare. A dispetto di quanto detto, noi abbiamo diverse soluzioni, però è come se la squadra avesse bisogno un attimo di carburare, inoltre con questi terreni di gioco pesanti e viscidi soffriamo un po' perchè noi siamo una squadra veloce. Blasi non mi è affatto dispiaciuto perchè è stato determinante, ha fatto recuperi, oggi mi è piaciuto molto. E' normale che i giocatori si incavolino quando non giocano, però Blasi spende tantissimo dal punto di vista fisico e nervoso ed allora ogni tanto è necessario che stacchi, se faccio certe scelte le faccio a fin di bene e non per danneggiare un giocatore. Per la questione dei contratti sono in linea col pensiero del presidente. A 22, 23 anni sono giocatori che devono ancora raggiungere la maturità e certi risultati, oltretutto stiamo entrano in un periodo economico particolare, leggo poi che si sono diverse società di calcio che sono fuori col bilancio ed allora il presidente ha ragione: è giusto che si guadagni, ma in maniera ragionevole. Anche io faccio dei contratti annuali e credo di essere sempre entrato nel giusto senza andare mai oltre certi livelli. Non abbiamo ancora terminato il girone di andata, la squadra si sta comportando bene, però devo dire che Lavezzi non è che ha chiesto chissà quale aumento o i suoi procuratori, però dico anche che c'è tutto il tempo per sedersi a tavolo e fare delle valutazioni. Ora questo non tocca a me, ma la società con De Laurentiis e Marino hanno le qualità giuste per governare queste cose".
Giampaolo: "Abbiamo perso una gara, ma la prestazione della squadra è stata buona. Quando giochi contro buone squadre hai meno possibilità di fare risultato di quando giochi contro squadre di pari livello. La gara è cambiata dal gol del Napoli in poi, fino a quel momento lì eravamo in gara e stavamo contenendo il Napoli che ha un organico superiore al nostro. Poi il secondo gol non ci ha fatto nemmeno più credere nella rimonta, perchè le gare a volte finiscono anche al 95'. Non sono mai stato corteggiato da Marino e per quanto riguarda Reja ha tutta la mia stima, perchè allenare 4, 5 anni a Napoli vuol dirne allenarne 15 anni in un'altra piazza. Il Napoli è una squadra giovane, forte sul piano fisico e tecnico ed in più ha l'entusiasmo, ha il futuro davanti a se. Oggi abbiamo avuto anche delle opportunità ma non siamo riusciti a fare gol, però abbiamo dimostrato di avere gioco e organizzazione e la squadra, nonostante la sconfitta è uscita a testa alta. Credo che le proprie idee sul modulo di gioco vadano portate avanti, ma poi bisogna tener conto anche delle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione e quindi rimango fedele al mio modulo ed alle mie idee".
De Laurentiis: "Ognuno va avanti secondo un proprio progetto, sono entrato in questo mondo 4 anni fa nell'era calciopoli, la serie B e la C mi hanno fatto fare un corso accelerato facendomi capire certi meccanismi, ma io ho le mie idee e le porto avanti soprattutto adesso che siamo in un periodo di recessione dove la gente non riesce ad arrivare a fine mese, quindi mi sembra che contenere certi ingaggi sia doveroso nei confronti del nostro pubblico e dei tifosi. Se noi togliamo gli arabi che hanno il petrolio, tutti, oggi come oggi devono fare i conti con i bilanci, ma qui non si tratta di cedere ai ricatti, semmai io faccio dei regali, come li faccio ai miei attori, però questi prima devono dimostrare, poi se alla fine si sono comportati bene, posso anche fare dei regali. Io ho dei contratti ed i contratti si rispettano, i regali sono un altra cosa. Se i giocatori si comportano da 'napoletani' allora io farò la mia parte. La mia è una squadra giovane che deve ancora legarsi, mi è piaicuta la mossa di Reja di rischiare col tridente, era una gara pericolosa e lui l'ha saputa gestire, abbiamo rischiato in qualche momento, ma alla fine ce l'ha fatta, poi mi piacciono tantissimo sia Denis che Maggio e sono contento che abbiano segnato proprio loro. Voglio ringraziare per l'appoggio ed il supporto che le televisioni e le radio danno in promozione ai miei film, venendo al Napoli devo dire che non ho sofferto. Guardavo, scrutavo e aspettavo, poi quando è cominciato il secondo tempo, pensavo che la formazione si fosse uniformata alle esigenze, poi si è cambiato qualcosa, siamo divenuti più offensivi, siamo passati a tre punti e sono arrivati i gol. Adesso se compriamo attaccanti ed anche le ali per volare esternamente ed andare in gol e poi non li facciamo giocare è chiaro diventa difficile vincere, anche perchè il Siena è una squadra che si difende bene, ha un portiere forte che ha salvato il risultato in un paio di occasione e poi dovevamo uscire da questo novembre negativo. Adesso abbiamo altre quattro gare prima di entrare nella fase di ritorno, sono partite non impossibili e speriamo che la concentrazione resti in modo da portare a casa quanti più punti. Questo non per la posizione in Champions, ma per far vedere l'attaccamento dei giocatori alla squadra. I nostri devono smettere di prendere ammonizione per stupidità e soprattutto non bisogna mai reagire, se l'arbitro ha preso una decisione è inutile andare li a spiegare e a non spiegare. Se uno vuole diventare un grande deve diventare un grande anche negli atteggiamenti perchè la non infallibilità degli arbitri ce la porteremo avanti a vita, altrimenti come camperebbero le televisioni che parlano di sport e di calcio? Dobbiamo continuare su questa squadra, dibbiamo diventare grandi nel tempo, resistere a dismisura ed aspettare tempi che sicuramente verranno perhcè il mondo sta cambiando e sta cambiando anche rapidamente. Ho bacchettato non i miei giocatori, ma chi dall'esterno cerca di stabilire regole in maniera impropria quasi banditesta. Io ho il rapporto col giocatore e non con gli agenti, gli agenti sono un tramite per firmare un accordo bilaterale, ma poi io pago il giocatore e non gli agenti. I problemi non si risolvono andando a rubare i calciatori dagli altri club, come si dice a Napoli "sfruguliando 'o pasticciotto!". Uno deve amare le cose giuste, le cose concrete e non "chelle ca' costano ' e cchiù!". In un momento di recessione mondiale uno che pretende di guadagnare netti 200mila euro al mese, io lo trovo immorale. Fare clamore fa odiens, però questa odiens poi viene giudicata dalle persone che si chiedono se uno ha l'attaccamento alla maglia per la grandezza del portafoglio o per l'effettivo attaccamento alla maglia azzurra. Tutti siamo impegnati, abbiamo firmato degli accordi e si devono rispettare gli impegni".
Maggio: "Ci tenevamo a ripetere le belle prestazioni. Le altre partite il risultato ci è mancato, però oggi abbiamo dimostrato di esserci, abbiamo voglia di fare bene e finchè ce ne avremo continueremo a correre così perchè questo Napoli ha tanta forza e tanta voglia di fare bene oltre ai mezzi tecnici. Il Siena nel primo tempo si chiudeva bene e ripartiva in contropiede e questo ci ha un po' penalizzati, poi il secondo tempo abbiamo attaccato con più insistenza, fisicamente eravamo superiori e sono arrivati questi gol che per il morale fanno benissimo. La Nazionale? Il mio obiettivo è di fare bene qui a Napoli, poi alla fine dipende tutto da me, il mister sa che persona e che giocatore sono. Dedico sempre i miei gol a mio padre che è mancato un po' di tempo fa. Non ci aspettavamo una partenza del Siena così aggressiva, nella ripresa loro sono un po' calati, noi siamo crecuisti e siamo riusciti a portare a casa tre punti importanti. Le critiche? Io penso che fanno bene se sono costruttive, personalmente vivo le settimane con tranquillità e senza particolari problemi. Adesso ci sono due partite e poi c'è il riposo del Natale, alla ripresa sicuramente faremo un richiamo della preparazione. Temo sia la Roma che la Fiorentina perchè sono squadre forti ed organizzate, però noi siamo lì e ce la giocheremo fino alla fine. Il bialancio al momento è positivo, siamo consapevoli di essere in una buona posizione, la squadra c'è, la voglia è tanta anche se siamo giovani ed a volte si commette qualche errore di esperienza. Dovremo affrontare il Lecce con lo spirito giusto come c'è sempre stato, stando tranquilli, lavorando bene durante la settimana".
Pier Paolo Marino-“ Sapete che io non commento l’arbitraggio, comunque non mi sembra che ci siano stati grandi episodi, se non un atteggiamento un po’ fiscale. Mi piace dire che abbiamo avuto un primo tempo di grande sofferenza, contro una squadra che sapevamo che avrebbe fatto questa partita. Una partita fra le più difficili da giocare in casa nostra. Mi fa piacere che nel secondo tempo la squadra ha preso le misure agli avversari e ha fatto un secondo tempo veramente notevole. Dove con cinque, sei palle gol create pulite, abbiamo legittimato fortemente il successo. Anche se nel primo tempo c’è stata la traversa per noi e quella parata di Navarro che ha sventato il gol del Siena. Quindi un primo tempo molto difficile per noi. Il Siena era ben organizzato, chiudeva bene gli spazi e ripartiva con delle percussioni che ci hanno messo in grave difficoltà, è stata la partita che ci immaginavamo. Nel secondo tempo i ragazzi sono entrati decisi e poi mi è piaciuto molto il coro che si è alzato dalle curve che incitava i ragazzi a non mollare ed i ragazzi non hanno mollato. E’ stato un gesto di incoraggiamento e si è visto che ha prodotto il suo effetto”.
“Sapevo già dalla partita del Cagliari, che è stata una partita che non meritavamo di pareggiare, che la squadra c’era. Ieri abbiamo visto la partita Inter-Lazio, vedendo che la Lazio non è stata mai in partita e confrontandola con la partita che abbiamo fatto noi a San Siro, abbiamo preso coscienza della nostra forza. Io credo che il pubblico napoletano ami questa squadra, tutti i suoi elementi. Tanto è vero che quando Reja li avvicenda, per chi esce dal campo ci sono sempre applausi”.
“Mi fa piacere che oggi Denis sia tornato al gol, però io non so di che dobbiamo discutere; di un attaccante che è venuto dall’Argentina, che si sta ambientando nel nostro campionato, ad una concorrenza di un giocatore che si chiama Zalayeta, e non di pinco pallino e ha fatto già sei gol nel campionato italiano. Tutti su azioni e non sui rigori, più le parate di Genoa. Non so che altro si può pretendere di più. E’ chiaro che abbiamo dei valori aggiunti nella competitività a ruolo, che ci permettono, se usati con intelligenza come sta facendo Reja, di raccogliere il massimo. Forse potremo fare anche di più quando questa squadra prenderà coscienza dei propri mezzi. Ma questo avverrà solo con il tempo.”