03 Dicembre 2008 -- Il faccia a faccia nello spogliatoio di Castelvolturno. Quaranta minuti quasi per intero occupati dal dg Marino. Alla ripresa della preparazione dopo la sconfitta di San Siro, una lunga riflessione sul momento azzurro, ma anche il dito puntato sugli errori prima dell’invito, meglio, dell’ordine di non buttare via tutto il buono che il Napoli ha saputo fare sino ad oggi. «Sei punti nelle prossime due partite interne per difendere il nostro quarto posto»: così ha chiuso il suo rapporto alla squadra il direttore generale. E la squadra, rimasta a lungo muta ad ascoltare, ha giurato che così sarà. Mai più sprechi: questo l’impegno azzurro alla vigilia del doppio impegno casalingo e in vista d’un finale d’andata che potrebbe essere di nuovo ricco di punti e di soddisfazioni. Dopo il Siena e il Lecce al San Paolo in successione, infatti, il Napoli sarà ospite del Toro prima di incrociare il Catania in casa e chiudere poi l’andata in trasferta con il Chievo. Questi ultimi due match, però, dopo la lunga sosta di Natale.

Guarda avanti, dunque, il Napoli. Vuole lasciarsi alle spalle amarezze e ingenuità, ma si guarda pure dentro e non nasconde le cose che non vanno. Però i toni di Marino non sono mai stati quelli dell’accusa. Certo, forte il richiamo a ritrovare la baldanza, le geometrie e soprattutto l’attenzione smarrite nelle ultime tre gare (Atalanta, Cagliari e Inter e un solo punto come magrissimo bilancio), ma ribadita pure la fiducia nel gruppo e nel futuro. Del resto, quale altra strategia, quali altre corde avrebbe potuto toccare il club a questo punto del campionato? Il Napoli entrato in crisi di risultati, infatti, oggi è a un bivio: ricominciare a vincere sfruttando il calendario amico e riavviare così il percorso felice che l’ha portato in zona Champions, oppure arretrare ancora complicando i suoi programmi di miglioramento della posizione conquistata nell’ultima stagione.

Un richiamo e una carezza, insomma: questa la strategia dalla società. Che però darà pure una stretta alle abitudini e ai controlli. C’è qualcuno con qualche chilo di troppo sotto la maglietta, infatti, e allora d’ora in avanti mano alla bilancia. Controlli più serrati e, ove mai ve ne fossero, lotta agli stravizi. E dopo il faccia a faccia, tutti in campo. Unico assente Santacroce, alle perse con la coda di un’influenza che gli aveva portato anche un po’ di febbre. Il difensore, però, già oggi dovrebbe tornare ad allenarsi. Dopo l’esclusione di domenica a Milano, Santacroce dovrebbe infatti tornare titolare contro il Siena.

F. Marolda
Il Mattino