16 Novembre 2008 -- Il Napoli è chiamato ad esorciazare il tabù di Bergamo dove la squadra azzurra ha rimediato, ultimamente solo sconfitte col tracollo delle cinque reti subite lo scorso campionato. Maggio ritorna al centrocampo dopo aver scontato il turno di squalifica, mentre Mannini scivola in panchina al posto di Vitale. In attacco confermata la coppia argentina Lavezzi-Denis, difesa confermata con Iezzo tra i pali, poi Santacroce, Cannavaro e Contini. L'Atalanta ritrova Bobo Vieri titolare dal primo minuto come Del Neri aveva fatto intendere in settimana. La squadra bergamasca cambia modulo per affrontare il Napoli di Reja passando ad un inedito 4-3-1-2 con Doni dietro le due punte Floccari e Vieri per l'appunto.
PRIMO TEMPO - La partita comincia promettendo bene col Napoli che si rende subito pericoloso al 03' con Denis che crossa dalla sinistra in area per il colpo di testa di Maggio allontanato con una smanacciata da Coppola proprio sulla linea di porta. Si tratta però solo di un fuoco di paglia, infatti la partita stenta a decollare con le due suqadre che cercano di non sbilanciarsi badando principalmente a difendersi prima di attaccare. Così si passa al 15' quando un tiro dal limite di Doni, passando fra una selva di gambe di giocatori del Napoli, termina di poco a lato. Il Napoli, a dispetto di altre gare, ricorre sovente a lanci lunghi della difesa per cercare lo scatto in profondità di Lavezzi. Al 32' ancora un colpo di testa di Maggio viene respinto da Coppola. Reja è costretto a fare a meno di Denis infortunatosi al polso ed al suo posto inserisce Zalayeta. Proprio il Panteron è l'autore dell'azione più pericolosa del Napoli al 41': dopo uno scambio con Lavezzi, Zalayeta scavalca Coppola con un esterno destro, ma la palla è debole e rimbalza in maniera fortuita sulla schiena di Garics e poi Manfredini riesce a salvare spazzando in fallo laterale.
SECONDO TEMPO - I padroni di casa scendono in campo con un piglio nettamente diverso. Del Neri sposta Doni un po' più avanti e la squadra bergamasca si rende subito pericolosa al 2' grazie anche ad un rimpallo fortunoso che favorisce l'inserimento in area di Ferreira Pinto, ma Iezzo si tuffa sui suoi piedi e riesce a salvare la propria porta, mentre Contini e Cannavaro protestano per un presunto fuorigioco non segnalato dall'assistente di linea. Al 14' su angolo dalla destra vola Iezzo e toglie dal sette il colpo di testa di Floccari travolgendo, sul corner seguente è Blasi a salvare di testa ancora su Floccari sulla linea di porta. Al 16' Ferreira Pinto entra in area dalla destra, con una finta si libera di Contini, scivola Vitale lasciando campo libero alla fucilata del bergamasco che trafigge l'incolpevole Iezzo. Poi il giocatore viene ammonito per essersi tolto la maglia. Al 21' Zalayeta viene espulso per doppia ammonizione. Il Panteron nel tentativo di anticipare un difensore dell'Atlanta lo mette in giù sicuramente in maniera non cattiva, ma per Brighi è scattato il secondo giallo e quindi l'espulsione. Anche il primo fallo, sebbene ci fosse, non era sicuramente da giallo e così il Napoli resta in dieci.
Reja inserisce Pià al posto di Santacroce per non lasciare Lavezzi da solo in attacco e rischiera la squadra con un 4-3-2. Al 25' Brighi assegna un rigore dubbio al Napoli per atterramento di Lavezzi in area ad opera di Manfredini: è il primo penalty a favore degli azzurri in questa stagione. Sul dischetto al 27' va Hamsik che piazza la palla all'incrocio dei pali ristabilendo la parità. In campo si scatena il putiferio e l'arbitro perde completamente la bussola, addirittura Doni va ad urlargli in faccia "FAI SCHIFO!" a più riprese, ma lui lascia correre e facendosi condizionare ulteriormente dall'ambiente di casa fischia solo a favore dell'Atalanta ammonendo Maggio e Lavezzi per falli inesistenti. Reja inserisce Rinaudo per Hamsik, mentre Del Neri inserisce Valdes al posto di uno spento Vieri. Al 36' Vitale perde palla sulla destra ad opera di Fereira Pinto che entra in area e serve al centro per Valdes che finisce a terra reclamando il rigore su tocco di Maggio, non di questo avviso il direttore di gara che lascia proseguire tra gli insulti di tutti i giocatori dell'Atalanta e del pubblico di casa e così, non potendone proprio fare a meno, alla fine, va ad espellere Del Neri. Curioso come l'arbitro non senta quello che gli viene urlato in faccia, ma riesce a sentire gli improperi del tecnico bergamasco che è a trenta metri di distanza!
Il Napoli, in inferiorità numerica cerca di far girare palla per portare a casa un punto prezioso, ma al 43' su punizione dal limite per fallo di Blasi su Doni, Manfredini grazie alla deviazione della schiena di Gargano in barriera riporta la propria squadra in vantaggio. Gli azzurri si sbilanciano in avnati ed al 45' subiscono il definitivo tre a uno in contropiede con Ferreira Pinto che va via sulla destra, crossa al centro per Floccari che tutto solo, inseguito vanamente da Gargano, trafigge Iezzo ancora una volta senza colpe.
CONCLUSIONI - Continua la tradizione negativa per il Napoli in quel di Bergamo. Azzurri sconfitti in dieci contro undici per le solite leggerezze difensive in particolare di Vitale che sulla destra è stato sovrastato da Ferreira Pinto dal quale sono partite le azioni per due gol, una deviazione di schiena di Gargano su punizione dal limite di Manfredini che ha spiazzato Iezzo, ha poi determinato l'altro gol. Per gli azzurri arriva la terza sconfitta consecutiva. La gara è stata condizionata dall'arbitraggio pessimo di Brighi (perchè Doni può urlargli in faccia "Fai schifo" senza essere espulso?) ma, ahi noi, il Napoli non ha disputato una gara degna, dimostrando di avere la testa sulle spalle non rispondendo alle provocazioni dei bergamaschi, ma di non aver raggiunto ancora quella maturità per portare a casa punti importanti in campi infuocati e con condizioni ambientali avverse. Non a caso, dunque, arriva la terza sconfitta esterna e tutte e tre maturate con arbitraggi 'riguardosi' dei padroni di casa. E' un handicap che il Napoli deve migliorare se vuole diventare davvero una grande squadra.
Dunque giusto il grido di allarme lanciato da Marino all'indomani della partita persa in analoghe situazioni a Milano. Va detto poi che il Napoli non ha disputato una buona gara, giocando a ritmi bassi, almeno fino al gol dei padroni di casa. Ecco un altro punto sul quale la squadra deve maturare: perchè aspettare di prendere il gol per aumentare il ritmo di gioco e non partire subito a ritmi elevati per tentare di chiudere la gara? Alcuni uomini sono apparsi in affanno. In ombra la gara di Hamsik nonostante il secondo rigore consecutivo realizzato tra coppa italia e campionato, quinto sigillo stagionale per lo slovacco. Gargano continua a perdere palle ingenue o a sbagliare passaggi anche semplici. Anche Lavezzi, nonostante si sia procurato un rigore che farà a lungo discutere, non è parso al top della forma. L'espulsione di Zalayeta per due ammonizioni molto generose ha poi fatto il resto ed alla fine il risultato è forse troppo pesante rispetto a quanto visto in campo. Resta il rammarico perchè sappiamo che il Napoli visto oggi, non ha giocato da Napoli, non a caso le trame di gioco si sono ridotte per gran parte della gara a lanci lunghi dalla retrovie, cosa che non accadeva dalla serie B. Nonostante la sconfitta, siamo comunque fiduciosi sul proseguo del campionato, convinti che questa squadra può lottare per il quarto posto, dunque finiamo guardando alle poche note positive, ovvero il quarto posto conservato viste le contemporanee sconfitte di Udinese e Fiorentina. C'è poi la riconferma di Maggio in Nazionale e il buon momento di forma di Iezzo, decisivo in diverse occasioni nonostante i tre gol subiti.
A cura di Michele Spamapanto