"Non cederemo mai Lavezzi ed Hamsik" Marino: "Anche io sono stato tentato da un grande club, ma resto qui".
01 Novembre 2008 -- Centinaia di telefonate per Pierpaolo Marino a colloquio con i lettori del Mattino. Tutte con lo stesso prologo: i complimenti al direttore generale del Napoli per il lavoro svolto e per aver contribuito, insieme con il presidente De Laurentiis e l’allenatore Reja, a riportare così in alto la squadra azzurra. Marino ha risposto con sincerità a tutte le domande, confermando il progetto ideato affinché il Napoli resti sempre tra le big del calcio europeo.
Gianni Amato (San Giorgio a Cremano): perché ha acquistato Denis e non Milito?
«Milito chiedeva un ingaggio non corretto rispetto al nostro progetto e poi era già impegnato moralmente con il Genoa. Peraltro il presidente del Deportivo La Coruna, la squadra di Milito, è un pazzoide. Siamo andati dritti su Denis che è costato molto meno: siamo felicissimi che sia qui con noi e non lo cambieremmo con Milito».
Gianni Romano (Ercolano): come mai Reja non utilizza tanto Russotto?
«Avevo detto che questo sarebbe stato un anno di ambientamento per Russotto. Lo teniamo in grande considerazione».
Lucio Fantasia (Montesarchio): a gennaio ci saranno acquisti per puntare alla Champions League?
«A gennaio non si trovano i giocatori per andare in Champions. Studieremo qualcosa da fare per il futuro».
Mario Marmo (Napoli): verrà coperto tra due mesi il terzo posto disponibile per extracomunitari, magari con un acquisto in prospettiva?
«Le faccio i complimenti: è in sintonia con il nostro modo di operare».
Massimo Piccolo (Marigliano): quest’anno il Napoli è grande. «Bontà sua».
Domenico Ruosi (Napoli): con il tutto rispetto per Mannini che sta facendo benissimo, perché non prende un terzino sinistro?
«Abbiamo anche Vitale, che è andato fuori squadra per un problemino fisico: ho grande fiducia in lui, è napoletano, diamogli una mano».
Manuel Esposito (Latina): continuerà ad acquistare argentini oppure anche brasiliani?
«Sui brasiliani non ho solo perplessità caratteriali. Credo che argentini, uruguaiani e cileni siano più affidabili rispetto ai brasiliani che giocano in campionati ad andamento lento».
Antonio Marigliano (Ottaviano): non penso allo scudetto, però credo che possiamo farcela almeno per la Champions.
«Almeno? Per molti questo obiettivo è il massimo... Dobbiamo vivere alla giornata e avere fiducia in questi giovani che stanno crescendo con la velocità della luce, poi vedremo dove riusciremo ad arrivare con la passione del pubblico».
Emiliano Biasi (Napoli): Hamsik e Lavezzi restano?
«Puoi stare tranquillo».
Ciro Manzoni (Napoli): ho lanciato una raccolta di firme affinché la maglia numero 10 sia data a Lavezzi.
«Può darsi che Lavezzi non la voglia: quella maglia non è semplice da sopportare».
Renato Rinaldi (Foggia): è possibile inserire qualche elemento in questo gruppo, magari uno per settore?
«Può dirmi chi dovremmo togliere? Bisogna lavorare in prospettiva: qualche rosa e qualche tulipano ce l'abbiamo già. E poi: quando Pazienza entra non fa rimpiangere Blasi, così come quando Rinaudo gioca al posto di Cannavaro. E, se va in campo al posto di Denis, Zalayeta segna».
Alfonso Di Maio (Casalnuovo): vorrei un difensore fortissimo come Fabio Cannavaro per la Champions.
«Per favore, possiamo rispettare questi giocatori che ci hanno portato così in alto? Nei programmi di quest'anno non c'è la Champions e io do fiducia a quelli che ci sono».
Vincenzo Esposito (Boscoreale): vorrei vedere Riquelme in azzurro, il campione argentino è un giocatore che sa fare gol su punizione.
«Ma lei ha capito la politica societaria? Noi non inseguiamo mai chi guadagna tantissimo».
Antonio Ambrosio (Latina): c'è spazio per qualche altro argentino nel Napoli, per esempio Buonanotte?
«Lui non sta facendo tanto bene ultimamente. Però spazio per i sudamericani c'è sempre».
Alberto Assante (Napoli): a gennaio ci sarà qualche rinforzo?
«A gennaio i grandi giocatori non sono sul mercato. Ci sono solo giovani interessanti su cui investire».
Fulvio Chichierchia (Napoli): si può fare qualcosa contro la decisione di vietare le trasferte ai tifosi del Napoli?
«Purtroppo noi non possiamo fare niente. È un provvedimento che viene dal Viminale, possiamo solo accettarlo così come abbiamo dovuto accettare l'ingiustizia delle porte chiuse».
Gino Esposito (Napoli): al di là delle strette di mano con De Laurentiis, sarei più tranquillo se lei avesse già firmato il prolungamento del contratto.
«Non si preoccupi. Con De Laurentiis la stretta di mano veramente vale. E poi comunque io non ho nessuna intenzione di muovermi da Napoli nonostante qualche offerta che mi è giunta e che è stata veramente una brutta tentazione».
Giuseppe Fantasia (Montesarchio): noi temiamo sempre che i nostri campioni possano andare via per guadagnare di più.
«Tentiamo di farli sentire come in una grande famiglia. Loro devono sentirsi appagati sia da un punto di vista economico che da un punto di vista ambientale. Sono convinto che i nostri campioni non andranno via. Comunque lavoreremo per cercare eventualmente di sostituirli qualora dovesse verificarsi qualche situazione particolare».
Mario Pedicini (Napoli): De Laurentiis ha detto che in tre anni bisogna essere competitivi per la Champions. Quanto dovremmo aspettare per lo scudetto?
«Al di là dei programmi conta quello che la squadra fa sul campo. Cercheremo di rendere sempre più importanti i nostri obiettivi e così poi magari arrivare ad ottenere certi risultati senza neanche accorgercene».
Giuseppe D'Abbundo (Roma): quando si parla del Napoli in tv, si parla sempre male della difesa e in particolare di Paolo Cannavaro.
«Con sette gol subiti la nostra è tra le seconde migliori difese del campionato. In difesa si stanno alternando un po’ tutti e io sono soddisfatto. Anzi credo che sia il reparto che abbiamo rinforzato di più quest'estate».
Angelo Testa (Napoli): è nei programmi una rivista ufficiale della squadra?
«La rivista è in cantiere, però ora già c’è il nostro sito ufficiale con servizi molto interessanti».
Pasquale Graziano (Napoli): un calciatore che batte bene le punizioni può dare un 4-5 punti in più a una squadra. Non serve un elemento del genere?
«Se dovessimo inserire un giocatore che batte bene le punizioni, dovremmo togliere uno di quelli che c'è e che stanno facendo molto bene».
Noè Cinque (Vico Equense): con un grande manager come lei e un grande allenatore come Reja e con questi giocatori il Napoli dove può arrivare?
«Mi auguro che arrivi il più lontano possibile. Però noi non fissiamo obiettivi, per cui non diciamo niente e speriamo che il Napoli vada sempre più su».
Claudio Bianchi (Grottaferrata): possiamo venire a vedere la squadra allenarsi a Castelvolturno?
«Per ora non possiamo ricevere queste visite, però ci organizzeremo. Mi saluti i monaci dell’abbazia».
Antonio Salvatore (Avellino): il Napoli a gennaio prenderà altri giocatori per mantenere questa posizione di classifica?
«A gennaio non si trovano giocatori migliori dei nostri».
Gianni Sorrentino (Torre del Greco): i telecronisti di Lazio-Napoli di Sky era un po' partigiani per la squadra di Delio Rossi.
«Noi non dobbiamo guardare a queste cose. Conta solo vincere. A Genova il Napoli è uscito dal campo con i complimenti di tutti ma con zero punti».
Fernando Picafierro (Pistoia): la giustizia sportiva sembra si stia accanendo sul Napoli.
«Di questo argomento ne abbiamo parlato tanto. Penso che non sia più tempo di fare vittimismo».
Achille Gennaro (Napoli): con tre acquisti «alla Marino» possiamo puntare alla Champions l'anno prossimo?
«Sono impegnato a prendere elementi che ci serviranno in prospettiva. Se si prendono tre giocatori, ne dobbiamo mandare via tre: lei chi toglierebbe da questa squadra?».
Antonio Iavarone (Pannarano): sono il presidente del club dedicato a lei e le chiedo: cosa manca al Napoli per essere competitivo in Champions?
«Mancano gli anni necessari affinché il nostro progetto cresca. Poniamoci ora l'obiettivo di fare un percorso di crescita che porti la squadra ad andare sempre più avanti: in progress, come dice il presidente».
Alfredo D'Amico (Nocera Superiore): ho letto che Santacroce è nel mirino del Milan.
«In questo momento si fa fantamercato. Stai tranquillo, questi giocatori hanno firmato contratti lunghi con noi».
Francesco Scognamiglio (Pozzuoli): ho letto che dall’Inghilterra hanno fatto un’offerta per Lavezzi.
«Quando vedo sul cellulare il prefisso telefonico inglese, rifiuto la chiamata. A me non è arrivata alcuna offerta: non ho dato la possibilità di presentarla».
Lino Paglionico (Napoli): una differenza tra il suo vecchio Napoli, quello di Maradona, e quello attuale?
«Quello attuale è più giovane e si basa più su un collettivo mentre quella di Maradona era una squadra fatta di individualità, di cui una celestiale: Diego. L’analogia è l’attaccamento alla maglia di entrambe le squadre».
Franco Di Benedetto (Atrani): la giustizia sportiva fa a pugni con la giustizia ordinaria ma tutte le squadre accettano le regole.
«Non si può fare diversamente, altrimenti non ti iscrivono al campionato»
Luigi Di Maio (Aversa): lei eve rimanere per sempre a Napoli. «E chi si muove da qui? Ho lasciato l’Udinese alle soglie della Champions per abbracciare il progetto Napoli che ripartiva dalla serie C. Ora voglio continuare. Con De Laurentiis sono in perfetta sintonia».
Alberto Schmit (Roma): a Roma siamo tanti a tifare per il Napoli.
«Sì, lo so: domenica scorsa, dopo la partita con la Lazio, mi avete fatto venire i brividi».
Natale Botti (Napoli): la squadra sta andando molto bene, di più non potremmo fare.
«Sono d’accordo con lei».
Marco Gommara (Napoli): ero a Londra l’altra settimana e non non ho potuto telefonare a Reja quando è stato ospite del Mattino. Mi fa la cortesia di dirgli che è un gran signore?
«Riferirò senz'altro e la ringrazio per queste belle parole dedicate al nostro allenatore».
Antonio Mercuri (Sessa Aurunca): Lavezzi non dobbiamo cederlo.
«Non ci andiamo neanche a sedere per avviare questa trattativa. Stia tranquillo, le idee della società sono molto chiare su questo».
Alessandro Corona (Mugnano): è possibile assistere all'allenamento?
«Purtroppo non abbiamo la possibilità di far accedere pubblico al centro di Castelvolturno per ragioni di permessi degli organi prefettizzi».
Anna De Blasio (Pescia): ricorda quando mio figlio Francesco le portò una copia della Coppa Campioni e il Napoli era in serie C?
«Tu e tuo figlio siete grandi perché avete creduto nel Napoli che era in C e siete venuti a trovarci quando giocavamo in Toscana. Continuate a incoraggiarci con questa passione».
Enzo Guarino (Napoli): siamo da scudetto.
«Questa è una parola che non voglio pronunciare, non voglio essere presuntuoso. Noi non dobbiamo parlare. Dobbiamo fare gli operai e poi vedere crescere questo nostro progetto. È come se stessimo costruendo un grattacielo, alla fine capiremo fino a quale piano siamo arrivati. Per ora godiamoci questa partita bellissima di San Siro: la giochiamo alla pari».
Pasquale Raimone (Salerno): il Napoli non può fare accordi con società di B, C e D per lanciare i ragazzi del vivaio?
«È un discorso troppo lungo, comunque il Napoli fa di tutto per valorizzare i suoi giovani».
Giuseppe Lepre (Napoli): ho 86 anni e nelle mie vene scorre sangue azzurro. Ho anche composto un inno per il Napoli.
«Complimenti, mi auguro che arrivi a 150 anni. Per l’inno dovrà farmelo ascoltare».
Giovanni Restaino (Napoli): lei ha ingaggiato giocatori semisconosciuti che poi si sono rivelati campioni. Sicuramente non è stata fortuna, alla base c’è una grossa competenza.
«La ringrazio per il complimento. Il merito va diviso anche con il presidente De Laurentiis che mi ha dato carta bianca e con Reja che ha saputo valorizzare questi giocatori. I nostri acquisti cono comunque ben ponderati. Non compriamo mai qualcuno solo per il gusto di ampliare la rosa».
Tante telefonate (in particolare quelle di Fabio Delle Donne e Giuseppe Ambrosino da Napoli) hanno cercato di coinvolgere Pierpaolo Marino sul problema stadio. «Un impianto - hanno detto i tifosi - veramente fatiscente che ha mostrato tutte le sue crepe nella partita di mercoledì con la Reggina quando anche gli spettatori dei settori coperti si sono bagnati. Inoltre manca anche un semplice display». Marino ha spiegato: «De Laurentiis per il momento ha fatto una squadra che è ai vertici del campionato. Cconoscendo il presidente, se non gli metteranno i bastoni fra le ruote, farà anche il resto. Naturalmente con la collaborazione del Comune di Napoli che è proprietario della struttura».
(Tra gli altri hanno telefonato Antonio Siniscalchi, Ludovico Pagano, Roberto Monacelli, Fabio Coppola, Alfredo Mirone, Luciano Grieco, Fabio De Lucia, Vittorio Passero, Giuseppe Muollo, Vincenzo Esposito, Nicola Russo, Antonio Lepore, Pasquale Giardino, Raffaele Moccia, Luigi Finelli, Carmine Iorio, Massimo Lucianelli, Giacomo Di Donato, Giuseppe Pica, Alfredo Di Domenico, Nunzio Di Franco, Luigi Sorrentino, Benny Terrone, Vincenzo Serino, Alessandro Tortora, Mariano Cuocolo, Raffaele Cennamo, Enzo Siciliano, Pasquale Borriello, Massimo Cuozzi, Vittorio Troise, Adriana Vitale, Massimo De Rosa).
Fonte:ilMattino
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