25 Gennaio 2003 -- Franco Scoglio nell'ultima conferenza stampa prima della gara di lunedi non annuncia la formazione, ma informa che ci sono in ballottaggio "12 giocatori per 10 posti".
"I dubbi - precisa il tecnico - sono sia di natura tattica che di condizione. Comunque i 13 uomini, compreso il portiere Mancini, sono gli 11 che hanno giocato il primo tempo domenica piu' Savino e Vidigal le cui condizioni restano da valutare".
In ballottaggio, uno dei difensori centrali tra Baldini, Troise e Savino e la presenza in campo di Vidigal o Floro Flores, con il primo che barderebbe la linea mediana ed il secondo che rappresenterebbe una scelta più spregiudicata.
Il professore, comunque tende a smorzare le tensioni sull'importanza della gara e ribadisce che il cammino del Napoli dovrà essere valutato alla distanza: "Sono uno - afferma - che non si lascia mai condizionare dal risultato immediato e vivo in funzione dell'obiettivo. La squadra deve comportarsi alla stessa maniera" anche perchè - ha aggiunto - se dico che questa è una gara decisiva, e la partita invece la perdo, ho creato nei giocatori, dei trauni difficili da mettere a posto".
In vista della gara di lunedi, il tecnico del Napoli si mostra prudente, rilevando che per la squadra non è facile assimilare la nuova filosofia di gioco: "Se ci sono negatività nei meccanismi non è demerito dei ragazzi, questo e' un modulo rischiosissimo, pero' e' quello che a me piace e la squadra deve giocare con la mia testa e con la mia filosofia. Non accetto compromessi".
Il professore è tornato su quello che da giorni individua come uno dei punti deboli della squadra, nell'interpretazione del modulo difensivo a tre: "In questo momento noi facciamo errori sui due centrali che, pur applicandosi al massimo, non si comportano come mediani ma hanno la mentalita' da giocatori di linea da 4-4-2".
Comunque, per la gara con il Catania, l'esito dipenderà dal bilanciamento tra cose buone e cose sbagliate: "So che faremo errori - ammette Scoglio - ma bisognerà vedere se essi supereranno le cose positive che faremo".
Il professore è comunqu soddisfatto per come la squadra si è allenata durante la settimana ed ha avuto parole di apprezzamento in particolare per Stellone, che nonostante le voci di mercato non si è lasciato condizionare: "Roberto è stato volenteroso - sottolinea Scoglio - si e' allenato splendidamente".
Sull'ipotesi che il capitano possa restare Scoglio è chiaro: "Stellone non è un problema di natura tecnico-tattica, ma se resta fa piacere. Per la serie B è un lusso. L'accordo con il Palermo riguarda la società".
Comunque, Scoglio ribadisce che avrebbe accettato volentieri Mascara come contropartita tecnica, mentre al contrario non accetterebbe una soluzione che non preveda uno scambio di calciatori: "Non mi sta bene se non c'e' una contropartita perchè - spiega - se metto in campo Floro e Dionigi, e poi uno dei due si infortuna, chi faccio giocare? Questo - aggiunge - sarebbe scorretto soprattutto verso il pubblico che viene allo stadio, tifa, paga, soffre e di conseguenza vuole vedere una squadra ben delineata e non frutto di improvvisazione".
Sempre sul mercato, dopo aver affermato di non aspettarsi nessun nuovo acqusito, Scoglio si sofferma anche su Montano: "Sarebbe una chicca in più, lui come Pasino è un giocatore per i napoletani, ha il dribbling secco, la giocata buona e a Napoli sono abituati a certi tipi di atleti".
Il credo di Scoglio è che chi allena a Napoli "deve assumersi anche responsabilità a livello di qualità di gioco: qua si sono visti Maradona e Zola. Venisse Montano, vorra' dire che avremo una squadra più di matti, più creativa".
Per lunedi, però, servono soprattutto i tre punti.