30 Settembre 2008 -- Ore 11, lezione di pocho: come sta, cosa fa, quanto corre e soprattutto come corre? Castelvolturno è off limite, chiusa per riposo forzato, dopo tanto faticare: ma Lisbona è appena al di là dei cancelli e va opzionata in presa diretta. El Pocho arriva alle dieci e mezza, con il suo ginocchio rinfrescato da una decina di giorni senza sollecitazioni e senza scatti nervosi, senza allunghi e senza stress, e si prende il centro sportivo interamente per lui. Il Napoli di Bologna è in vacanza premio, ventiquattro ore per smaltire le tossine e gustarsi quel blitz a piena bocca, ma l’Uefa è alle porte, un richiamo assordante
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Il test - Il quiz che arrovella dal 18 settembre - ore ventidue e trenta o giù di lì è: ce la farà Lavezzi per A Catedral? Crisi mistica per arrivare alla risposta, fornita solo dal campo, dalla dolenzia trasmessa dal ginocchio destro, dalla capacità di resistere. Lavezzi c’è, sorridente, leggero nella sua corsa, ottimista, desideroso di presentarsi a quela che ha definito « la partita più importante » delle sue due stagioni partenopee. La seduta dura il necessario, il tempo che occorre per tenersi in forma, per valutarsi, per avvertire le reazioni, che poi sarebbero anche sensazioni.
L’incidente- Tutto capita sul finire di Napoli- Benfica, trentasettesimo della ripresa; e poi, all’alba del 19 ottobre, rapidissimo consulto a Roma, dal professor Mariani, che dà i quindici giorni: « Per averlo a disposizione dell’allenatore » . L’aritmetica, in taluni casi, è un’opinione; e, ovviamente neanche a dirlo, la prognosi è ovviamente un’indicazione. Le due settimane trascorse nella penombra, consentono a Lavezzi di applicarsi in maniera mirata, di ascoltare il suo ginocchio destro, che fino a giovedì scorso l’ha un po’ tenuto in allarme, spingendolo a chiedere a Contini, un reduce per distorsioni del genere, se quella fosse la normalità. « Tranquillo » . La soglia del dolore s’è innalzata, la sofferenza s’è attenuata, il Benfica s’è avvicinato e Lavezzi comincia a scaldarsi, pronto per l’Estadio da Luz, una notte da vivere da protagonista.
Count down - Il conto alla rovescia verso Lisbona comprende anche l’ora di allenamento del lunedì, che Lavezzi si concede per capire e far capire, dopo essersi complimenato con il suo amico-connazionale Denis, dopo aver realizzato che il calcio d’inizio è imminente. Lavezzi sta benino, quasi bene, ed avrà ancora tre giorni per dimenticare l’incidente dell’andata e per meditare,
esclusivamente, sulle esigenze del ritorno.
Tifosi - Benfica- Napoli è la serata a cui non ci si può sottrarre, è il match che può consegnare l’ingresso ( quasi) stabile nell’elite del calcio europeo, è un’emozione irrinunciabile per i mille tifosi che si sono già prenotati, destinazione Portogallo. Anche loro con Lavezzi.Perché l’unione fa la forza.
a.gi.
C.d.S.