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Ricorso al CONI
Giovedì esame in Camera Conciliazione per la richiesta del Napoli contro le curve chiuse.

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15 Settembre 2008 -- Fissata per giovedi' la discussione in Camera di conciliazione del Coni sull'istanza del Napoli contro le curve chiuse allo stadio San Paolo. Il club partenopeo aveva presentato richiesta di conciliazione con la Federcalcio venerdi' scorso, dopo la sanzione del giudice sportivo che aveva chiuso i settori dello stadio napoletano fino al 31 ottobre, pena poi ridotta al 20 dello stesso mese. Il consigliere Silvestro Maria Russo e' stato nominato conciliatore dell'istanza.

L’appuntamento è di buon mattino. Silvestro Maria Russo proverà a mettere d’accordo le parti per evitare lo scivolamento della questione all’arbitrato. La Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni ha riconosciuto l’urgenza invocata dal Napoli e ha provveduto a convocare la riunione per giovedì prossimo. La società presieduta da Aurelio De Laurentiis punta a ottenere quanto meno uno sconto di pena, anche uno piccolissimo, di un paio di giorni per poter giocare la sfida con la Juventus con le porte completamente aperte. Il Napoli ritiene che l’errore commesso dal giudice sportivo, Tosel, nell’applicazione dell’articolo 14 comma 1 (il suo dettato vale solo per le squadre di casa mentre il Napoli giocava in trasferta) avrebbe dovuto portare a una riduzione più consistente della sanzione, invece si è passati da quattro gare con le curve chiuse (una, quella con la Fiorentina, già disputata) a tre.

La questione è complessa e delicata. Come controparte il Napoli troverà la Federazione. In linea di principio (e normalmente anche pratica) in sede di conciliazione la Federazione non accetta l’idea di un accordo. E il motivo è molto semplice: finirebbe per smentire l’operato dei suoi giudici. Dunque, l’ipotesi più probabile è che la Figc risponda negativamente alla sollecitazione di Silvestro Maria Russo. Il passo successivo sarebbe l’arbitrato. Ma la Federazione sa anche bene che Napoli è una realtà particolare, che De Laurentiis il suo contributo lo sta dando e lo ha dato anche in occasione di quella prima brutta domenica di campionato. Bisogna, poi, evitare che la passione partenopea per il calcio si identifichi con pochi violenti, valorizzando la risposta fornita da quelli che domenica allo stadio sono andati tifando con grande civiltà. Si può cercare una strada alternativa? Si può trovare una soluzione che da un lato confermi le scelte dei giudici sportivi e dall’altro restituisca al Napoli un San Paolo completamente aperto soprattutto per una partita così importante dal punto di vista dei significati sportivi come quella con la Juventus?

La strada è stretta ma la si può cercare a livello europeo. Lì accade che una sanzione possa essere sospesa: se le cose vanno bene, un pezzo di pena viene meno, se vanno male e i fatti incresciosi si ripetono paghi doppiamente, per il passato e per il presente. Una conciliazione che salvasse la sostanza delle decisioni dei giudici « sospendendo » un paio di giorni della pena non sarebbe una sconfitta o una smentita per nessuno.

A. Maglie