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"Sono fiducioso"
Il tecnico amareggiato per la chisura delle curve invita la squadra alla massima attenzione contro i viola

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13 Settembre 2008 -- CASTELVOLTURNO (CASERTA), 13 settembre - È stata una settimana difficile, in casa Napoli. Edy Reja in questi giorni ha provato a neutralizzare gli effetti del polverone alzato dalla sentenza per gli incidenti di Roma (tre gare in casa a curve chiuse) parlando spesso con la squadra, cercando di isolarla. Ma la preoccupazione circa eventuali contraccolpi in vista dell'esordio casalingo in campionato contro la Fiorentina, resta: «Spero la squadra non venga condizionata da tutto quello che è successo- dice il tecnico azzurro- dopo l'ottimo inizio di stagione, con quattro successi in Uefa che rappresentano una scommessa vinta e la trasferta di Roma che poteva anche regalarci la vittoria, che avremmo meritato, abbiamo dovuto purtroppo parlare di altro. Sono mortificato soprattutto del fatto che Napoli non ha potuto godere di questo bel momento».

LA CONCENTRAZIONE - Il tecnico del Napoli si augura che la squadra non subisca condizionamenti: «La squadra? Non posso entrare nella testa dei giocatori e capire se saranno condizionati o meno, ma posso dire che abbiamo lavorato bene in questi giorni, quindi sono fiducioso. Detto questo, chiaro che mi dispiace per la sentenza, soprattutto per i tanti tifosi tranquilli, molti dei quali li conosco, che andavano in curva».

LA FIORENTINA - Ora però è tempo di pensare all'avversario di domani: «Cercheremo di raddoppiare le forze, superare anche questa situazione particolare e battere la Fiorentina, come abbiamo fatto l'anno scorso- carica Reja- Loro, a differenza della Roma, hanno una condizione simile alla nostra, e poi hanno valori importanti, soprattutto da metà campo in avanti, bisognerà quindi dare il massimo e non sbagliare nulla, perchè questa gente ti condanna immediatamente. Mi riferisco a Vargas, Almiron, Gilardino, Mutu, ma anche Semioli, Pazzini, Osvaldo, Montolivo... La Fiorentina è una squadra particolarmente votata alla fase offensiva, a cui piace affondare sugli esterni. Noi dovremo essere bravi a chiudere gli spazi, attendere, rubar palla e sfruttare le nostre caratteristiche, soprattutto con Lavezzi. Quando abbiamo trovato squadre simili abbiamo sempre fatto bene finora».

PRANDELLI - Infine una considerazione sul collega della Fiorentina: «È un allenatore molto bravo. La sua squadra potrebbe essere una delle sorprese del campionato e può lottare per traguardi importanti. Praticano una politica simile alla nostra, ma sono partiti con due anni di vantaggio. Mutu ha detto che vuole vincere al San Paolo? Bene, vogliamo vincere anche noi, del resto abbiamo mezzi e qualità per poter affrontare qualsiasi formazione».

Corriere dello Sport