20 Gennaio 2003 -- Ieri Roberto Stellone è stato l'autore della rete che ha riportato alla vittoria il Napoli, al termine di una gagliarda prestazione. Oggi più che mai, il suo nome è al centro delle attenzioni, dei tifosi come degli addetti ai lavori.
Proprio la maiuscola prestazione sfoderata nella gara di ieri col Messina ha fatto aumentare la preoccupazione tra i tifosi che il capitano del Napoli, capocannoniere della squadra con sei reti (come Dionigi, ma senza battere rigori) possa abbandonare la squadra e trasferirsi altrove.
Se fino a qualche giorno fa la partenza dell'attaccante era stata accolta da parte della tifoseria come un "sacrificio" necessario per la salvezza del Napoli, la partita di ieri ha fatto rinascere l'amore (in realtà mai completamente tramontato) tra Stellone e i supporters azzurri.
Resta, comunque, il fatto che le esigenze economiche del Napoli imporrebbero il sacrificio: il contratto del forte attaccante scade nel 2004 e il Napoli non è nelle condizioni per rinnovarlo, quantomeno alle cifre ambite dal giocatore.
Il mercato di gennaio resta è l'ultima finestra utile per poter monetizzare al meglio il calciatore più richiesto della rosa: se il Napoli non cede adesso Stellone, rischia seriamente di perderlo fra un anno a parametro zero.
Le prestazioni di Stellone, naturalmente, fanno gola a molte squadre: in primis il Palermo di Zamparini con il quale il Napoli ha già trovato un accordo pieno.
Il problema è però che la società siciliana non ha nessuna intenzione di offrire l'ingaggio che Stellone chiede: "Ancora non è deciso nulla - ha spiegato il ds del Palermo, Rino Foschi - vedremo giovedì cosa accadrà, ma quel che è certo è che non basta solo la buona volontà. C'è bisogno che qualcuno ridimensioni le proprie richieste".
Dal canto suo Stellone non intende abbassare le richieste e chiede il massimo delle garanzie prima di trasferirsi al Palermo, firmando un contratto che segnerà la fase culminante della sua carriera.
Sicchè l'affare sulla rotta Napoli-Palermo che doveva andare in porto già due settimane fa, ha subito una brusca frenata ed ora rischia di saltare, negando al Napoli anche la contropartita tecnica (cessione di Marasco e comproprietà di Mascara) ed economica (quasi tre milioni di Euro).
Stellone, del resto, è consapevole di avere altre strade: quella preferita dell'attaccante lo porterebbe a Reggio Calabria dove potrebbe ritrovare anche Gigi De Canio, suo estimatore ed allenatore nello scorso campionato a Napoli.
E' lo stesso Gabriele Martino a confermare l'attenzione dei calabresi per l'attaccante del Napoli: "Non nego - ha ammesso il Ds della Reggina - il nostro interessamento per Stellone". Stellone era stato accostato alla società amaranto anche questa estate, quando si parlò di uno scambio con Gianluca Savoldi.
Ora però, Savoldi ha preso a segnare in Serie A e la Reggina lo considera incedibile: "Il problema - ha speigato Martino - è che il Napoli vorrebbe in cambio Leon, Savoldi ed un corrispettivo economico, ma noi non siamo d'accordo. Savoldi non si tocca".
L'offerta Reggina chiede la comproprietà di Stellone per piatto la metà di Leon e tutto Pierini. Ma l'offerta non alletta il Napoli che continua a considerare più vantaggiosa quella di Zamparini e dunque a Martino non resta che auspicare la possibilità che si incontrino "le volontà di entrambe le parti".
Insomma, il caso sta diventando davvero spinoso: per la cessione al Palermo c'è l'accordo tra le società, ma non quella del calciatore. Viceversa, per il passaggio alla Reggina, Stellone avrebbe trovato un ottimo ingaggio, ma il Napoli non gradisce la contropartita.
Per scongiurare che quello del capitano diventi un vero e proprio "caso", Perinetti sa che deve risolvere al più presto la questione ed infatti assicura che entro breve una decisione sarà presa: "Entro 48 ore chiariremo il 'caso-Stellone'. Confermo che quella con il Palermo resta la trattativa più avanzata. Comunque - ha concluso - non è detto che il giocatore parta".
Ad oggi, questa sarebbe la soluzione più gradita ai tifosi, ma anche quella meno probabile.