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"Grazie Napoli, sono felice!"
Pià: "Sono maturato, la mia vita calcistica comincia adesso"

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17 Agosto 2008 -- "Il mio primo pensiero dopo i gol è stato per Giovanni...". Inacio Pià dedica la doppietta segnata in Albania ad un suo amico che ha perso la vita pochi giorni fa. L'attaccante brasiliano è una miscela di emozione e commozione dopo la serata di Scutari.

Ci tenevi tanto a far bene, per vari motivi, e ci sei riuscito...

"Sì e prima di ogni cosa voglio dedicare questa mia doppietta a Giovanni e la sua famiglia, papà Ugo e mamma Maria. E' una famiglia che mi è sempre stata vicina. Giovanni è stato e resterà per sempre un mio carissimo amico. E' morto pochi giorni fa alle tre di notte. E' stato un brutto colpo per me. Mi ero ripromesso di dedicare a lui il primo gol che avessi segnato in questa stagione e forse non è un caso che il destino abbia voluto che lo facessi proprio giovedì...".

E' la tua prima doppietta e per giunta in Europa. Si dice che chi ben comincia è a metà dell'opera...

"Io voglio innanzitutto ringraziare Reja per la fiducia che mi ha concesso. Mi ha seguito e spronato molto dall'inizio del ritiro. Sono molto contento di aver ripagato la fiducia del mister anche perché questi gol ci aprono le porte della Coppa Uefa. Non sarà certo una formalità al San Paolo ma abbiamo già messo in tasca una grossa fetta di qualificazione".

Tra l'altro due gol di alto repertorio: tiro al volo e pallonetto. Quale ti è piacuto di più?

"Beh, alla fine i gol sono tutti importanti. Se sono belli è ancora meglio perché aiutano a guadagnare fiducia nei propri mezzi. Forse il primo ha avuto maggiore valore perché ha sbloccato la partita. Ma io sono soprattutto contento che il Napoli abbia vinto convincendo anche nel gioco. I gol servono a portare qualcosa di concreto e l'altra sera ci siamo riusciti".

Con Denis sembrate una coppia assortita da "manuale": il potente e l'agile...

"Col Tanque mi trovo a meraviglia perché fa tanto movimento e crea spazi. Mi ha anche fornito uno splendido assist. Però sia io che lui aspettiamo che arrivino gli altri. Che torni il Pocho, che riprenda al cento per cento Zalayeta. Abbiamo un parco attaccanti davvero forte e competitivo. E per questo c'è da essere lieti e tranquilli".

L'europa è un sogno o un obiettivo concreto?

"A dire il vero per molti di noi è un bellissimo sogno. Che speriamo continui il più a lungo possibile. Poi per il resto vivremo alla giornata e vedremo cosa di buono ci riserverà il tempo. Di certo ci troveremo a giocare su più fronti ma siamo preparati e coscienti delle nostre possibilità. Siamo un gruppo unito e solido. Ed è questa probabilmente la vera forza di questa squadra, al di là di chi vada in campo".

Da quando sei tornato al Napoli ti sei messo in testa di riconquistare questa maglia e ci stai riuscendo. Questa si chiama maturità...

"Sì. E devo confessare che in passato non ho avuto sempre questo tipo di concentrazione. Forse sono stato talvolta una testa calda ma fa parte anche della vita di un calciatore. Probabilmente questo per me è il periodo della piena maturazione. E sono contento di attraversarlo proprio al Napoli. Quando sono arrivato in ritiro mi sono detto: Jò questo è il tuo momento. Per me era ed è una ferma convinzione quella di poter giocare a certi livelli. Ci sto provando con tutte le mie forze. Ma se non fosse stato per la fiducia della Società, per l'aiuto del mister e dei compagni, non sarei riuscito mai a fare tutto da solo. Per questo ringrazio il Napoli per la stima e l'affetto che ha dimostrato nei miei confronti. E spero di continuare su questa strada. Il bello comincia adesso".

FONTE: SSCNAPOLI.IT