06 Luglio 2008 -- Hanno iniziato i compagni a testare la forza di German Gustavo Denis. «Impresa non facile fermare El Tanque», sussurra Cannavaro. «Denis ha una forza esplosiva incredibile. Sarà un problema per i difensori avversari bloccarlo», osserva Contini, che ha marcato nella sua carriera Ibrahimovic, Cassano Totti e Amauri. Santacroce ha provato a tenerlo con le maniere forti: duro il tackle alla fine della partitella di venerdì pomeriggio. El Tanque, il carrarmato, sia pure toccato duramente, non è rimasto lesionato. Il duro contrasto non ha intimorito l'attaccante nato a Lomas de Zamora in Argentina, 26 anni. Un po' di ghiaccio e ieri Denis è tornato in campo. Assorbita bene la botta alla caviglia destra per l'intervento di Santacroce. «È impressionante la sua forza: in alcuni momenti sembra devastante», aggiunge Contini.
Dello stesso avviso su Denis sono Reja e i suoi collaboratori che lo seguono con attenzione durante le sedute. Ieri, la quarta e la quinta di questo ritiro austriaco. German è animato da una volontà davvero di ferro. Non appare sofferente per aver ripreso ad allenarsi dopo solo una settimana di riposo. Archiviati mentalmente e fisicamente i tornei di Apertura e di Clausura che l'hanno visto protagonista in Argentina con ben 27 reti, El Tanque vuole trascinare il Napoli in alto. Nel giorno della presentazione si è sbilanciato: «Sono venuto per vincere lo scudetto». Ovviamente, non al primo anno in Italia, ma lui è un ragazzone schietto, spontaneo, genuino.
Ha la faccia bella che fa impazzire le ragazzine e il fisico tosto per affrontare i difensori avversari. «Sono pronto per questo secondo test in Italia - dice -. Il primo, a Cesena, qualche anno fa non andò al meglio. Ero giovane, mi infortunai. Sono tornato perché mi sento pronto per il nuovo esame, sono tornato perché voglio partecipare alla crescita del progetto-Napoli. In Argentina sono in tanti a seguire le gesta del Napoli». C'è attesa per il suo esordio con la maglia azzurra. Ci sarà dopodomani in occasione della prima amichevole contro i dilettanti del Jennersdorf.
Arrivando nel regno che fu di Maradona, El Tanque sa che gli occhi di tutti saranno prevalentemente puntati su di lui. Da quelli di De Laurentiis e Marino a quelli di Reja, da quelli dei compagni a quelli dei tifosi. Denis, ragazzo vivace e dalla bella parlantina, non nasconde le sue ambizioni. Ha scelto il Napoli, nonostante sulle sue tracce ci fossero Paris Saint Germain e Benfica, perché ansioso di conoscere il «regno di Maradona», di scoprire il fascino dei tifosi del Napoli, di misurarsi con il calcio più seguito del mondo. «Se mi imporrò a Napoli, farò bene al Napoli e a me stesso perché porrei una serissima candidatura anche per un posto nella mia Argentina».
A cura di Vittorio Raio (ilmattino)