Partite truccate Torna la bufera nel mondo del calcio. Sotto inchiesta Atalanta e Livorno.
06 Luglio 2008 -- «C’è stato un accordo, in parte riuscito, per determinare il risultato finale delle due partite fra Livorno e Atalanta dello scorso campionato»: l’accusa del Procuratore Stefano Palazzi è durissima e mette a soqquadro il mondo del calcio. Il deferimento alla giustizia sportiva è scattato ieri, le indagini erano partite il giorno successivo alla gara di ritorno, giocata a Bergamo, il 4 di maggio. Secondo la procura Figc i due protagonisti principali di questa vicenda sarebbero David Balleri (l’anno scorso capitano del Livorno), e Gian Paolo Bellini (l’anno scorso capitano dell’Atalanta). Il procuratore Palazzi avrebbe scoperto una «organizzazione» da parte dei due giocatori, per decidere (presumibilmente con il pareggio) in anticipo il risultato delle due gare giocate dalle rispettive squadre.
Nella partita di andata, giocata alla vigilia di Natale a Livorno, l’organizzazione, secondo la Procura Figc, andò a buon fine. Il risultato di 1-1 fu accettato senza sussulti. Al ritorno, invece, le cose andarono diversamente. L’organizzazione, sostiene la Procura, saltò. L’atalantino Padoin segnò allo scadere il gol del vantaggio (3-2) dell’Atalanta, risultato che condannò il Livorno alla retrocessione. A fine gara Padoin venne inseguito negli spogliatoi dai gemelli Filippini e da Alessandro Grandoni, tutti giocatori del Livorno. Erano infuriati contro il giocatore avversario che li aveva condannati.
«Non ho partecipato a una caccia all’uomo contro Padoin - diceva Emanuele Filippini il giorno dopo la gara - sono state fraintese le immagini in cui sono ripreso mentre corro verso gli spogliatoi. Io cercavo solo di calmare mio fratello Antonio che mi sembrava nervoso». Ma tutto quel caos sembrò innaturale ai commissari di campo e agli 007 federali che segnalarono la vicenda. Proprio per far luce su quell’episodio, il procuratore Palazzi si è imbattuto nella vicenda delle due partite truccate. Palazzi ha sentito i giocatori coinvolti nella rissa finale (anche loro deferiti, ma solo per essere stati reticenti di fronte alle domande della Procura) e ha ricostruito i fatti.
Se la giustizia sportiva accerterà la vicenda e considererà colpevoli i calciatori, potrebbero scattare sanzioni severissime. Balleri e Bellini rischiano squalifiche lunghissime, a partire dai tre anni di stop. Meno gravi le possibili pene (sportive) da infliggere agli altri protagonisti della vicenda. Le due società, invece, deferite per responsabilità oggettiva, vivono momenti di ansia. Il deferimento per «responsabilità oggettiva», è un atto dovuto. Se, però, la giustizia sportiva dovesse accertare una posizione «soggettiva» dei club nella vicenda, allora potrebbero scattare provvedimenti gravissimi che arriverebbero fino alla retrocessione. Ma ogni discorso sulle sanzioni, per adesso è prematuro. La giustizia sportiva dovrà accertare la definitiva verità sulla vicenda e capire se c’è stato realmente i tentativo di combine ipotizzato dalla Procura federale.
A cura di Paolo Barbuto (ilMattino)
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