26 Giugno 2008 -- Vade retro, Satana: il diavolo è tentatore, ma per ora meglio, stare alla larga, evitando contatti, lasciando il mercato agli altri, rimanendo ai margini delle comproprietà e aspettando gli eventi e la frescura. Ma il diavolo, si sa, talvolta ci mette la coda, e forse per sfuggire alla noia dell’appiattimento, a un certo punto da Livorno - fonte Spinelli, the president - è partito un messaggio in direzione Napoli: «Diamanti ha un suo valore, chiaramente. Però se ci danno De Zerbi». Alessandro Diamanti s’impadronisce, suo malgrado, delle copertine, prima di ritrovarsi nelle zone d’ombra dell’Hilton e del Gallia, complice una valutazione di dieci milioni d’euro, e gli strani giochi d’estate s’alimentano ancora un po’. Diamanti è ormai un ex obiettivo del Napoli, sempre alla ricerca d’una seconda punta, d’una alternativa a Lavezzi: ma l’assenza di Pierpaolo Marino dai luoghi istituzionali non passa inosservata e tra le righe lascia leggere un distacco sereno dalle vicende terrene.

Il Napoli da mandare in ritiro, tra sette giorni, ha la solidità fisica di Leandro Rinaudo in difesa, ha la sfrenata brillantezza di Christian Maggio sulla corsia di destra, ha l’imponente curiosità che desta l’avvento di German Gustavo Denis in attacco: poi, tra una boccata d’aria condizionata e l’altra, restano idee, impressioni da suffragare. A Pierpaolo Marino piace, da un bel po’, Massimo Bonanni, solido centrocampista di sinistra, un talento eclissatosi ma riemerso a 26 anni con uno strepitoso campionato di B, a Bari; e di Bonanni, giorni fa, Marino ha chiacchierato con Perinetti, il ds dei pugliesi, che l’altro ieri non s’è sottratto a conferme: «Mi capita spesso di discutere di calciatori con Marino, è successo anche a proposito di Bonanni, che secondo me è da Napoli». I giorni dell’afa sono insostenibili, ma anche quelli del nulla, e il Napoli a starsene con le mani in mano non riesce, pur rimanendo fisicamente lontano dall’epicentro delle trattative: Bonanni, dunque, gironzola nel campo delle ipotesi, rimane graditissimo al direttore generale, ed è appena uscito dal contenzioso delle comproprietà rinnovata tra Palermo e Sampdoria. Bonanni è formalmente alla Sampdoria, in attesa d’una sistemazione, magari un prestito con diritto di riscatto, aspettando proprio il Napoli, che è in cima ai suoi pensieri.

Napoli è anche l’aspirazione di Obinna, l’altro vice-Lavezzi addocchiato da un bel po’ però tenuto lì, in ghiacciaia, avendo il Chievo altro a cui pensare. Lo scambio d’ampia portata Obinna al San Paolo, Dalla Bona e Garics al Bentegodi resta praticabile.

Incroci- Il mercato è arrivi ma anche partenze e il Napoli sta per chiudere con la Triestina una trattativa avviata giorni fa: a De Falco, general manager alabardato con origini napoletane, interessano Rullo e Maldonado. Calaiò rimane promesso al Siena, Domizzi aspetta il Genoa (e Salvatore Aronica, da Reggio Calabria, spera che si chiuda l’affare, per potersi magari ritrovare al San Paolo), Bucchi è reclamato da Pioli a Piacenza.

Palacio?- A volte basta poco per scaldarsi, ad esempio una voce: scrivono in Argentina che Palacio piace al Napoli. Notizia vera, un anno fa. Ma il tifo non chiede altro che sognare e il sito di Palacio ieri è rimasto intasato per i numero¬si contatti da Napoli.
A. Giordano
CdS