13 Giugno 2008 -- "Sono momenti difficili, ho una malinconia impressionante". Sono le ultime ore napoletane di Roberto Carlos Sosa, lascia Napoli dopo 4 stagioni da protagonista. Un epilogo già scandito, metabolizzato ma che riaffiora con tutta la sua suggestione nell'ultima scena. Ed attraversa l'uomo ancor prima che il calciatore.
Pampa come lo immaginavi il momento del distacco?- “Non lo immaginavo, ho cercato di far passare quest'ultima settimana senza pensarci. Poi nelle ultime ore è stato davvero un colpo vedere la casa vuota, salutare gli amici. E' stato tutto molto toccante, io non sono uno che ama gli addii e devo dire l'emozione è stata fortissima”.
Ma non è davvero un addio..- "Esatto. Tornerò presto, verrò in vacanza innanzitutto e poi spero di poter lavorare ancora per il Napoli in altre vesti. Io mi sento napoletano, ho una figlia che è nata in questa terra, ho un pezzo di cuore che resterà per sempre qui. E' un arrivederci ve lo prometto...". Roberto Sosa è stato l'uomo simbolo della rinascita. Il Rivoluzionario che ha creduto nel Risorgimento azzurro, con l'orgoglio fideistico di chi difende la propria terra sfidando l'usura del tempo e le avversità del campo a costo della maglia.
Pampa hai ancora negli occhi il giorno della tua festa dopo la vittoria col Milan? -
"Quel giorno resterà sempre nella mia testa e nel mio cuore. Ma è Napoli che appartiene alla mia vita. Io ho un mare di ricordi, dal primo all'ultimo giorno. Se mi guardo indietro mi cresce una malinconia indescrivibile. Adesso partirò e mi tufferò subito in campo con il Gimnasia. Poi farò un po' di riposo e ricomincerò un'altra stagione calcistica...".
Ci mancherai tanto. Napoli ti saluta e ti ringrazia...-"Grazie di tutto a voi. I napoletani sono unici, indimenticabili. Porterò tutto questo affetto e questa straordinaria bellezza dentro di me. E' un arrivederci, tornerò...". Tira dritto il Pampa. Più veloce delle parole. Con il suo sguardo profondo e quell' incedere rassicurante che non può tradire disincanto. Proverà a non voltarsi Roby, a saltare più in alto dell'emozione, avvitarsi nel cielo della nostalgia e planare sulla suggestione. Poi quando finalmente vedrà Napoli da lontano, piccola piccola, allora piangerà. Da solo. Con il cuore grande come l'immensa pianura argentina. Perché chi ama non dimentica.
Fonte: SSCNapoli