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07 Giugno 2008 -- Ovviamente, Baires: l’epicentro dei ricordi, la chiave per ogni svolta, lo specchio dei propri desideri. Buenos Aires, l’ombelico d’un mondo in cui convergono sei milioni di tifosi napoletani, il volano per la fantasia, la piattaforma per decollare, per trascinarsi da Diego in giù, fino a Lavezzi, pardon sino a German Gustavo Denis, il pezzo da novanta della scuderia di Leo Rodriguez, ormai disarmato dinnanzi al pressing mediatico: “ Si,vero, ho ricevuto una telefonata da un emissario azzurro “. Il giro del mondo in ottanta ore, partendo da Buenos Aires, facendo tappa a Santiago del Cile, preannusando sempre i profumi e gli odori d’una Napoli che Rodriguez - il procuratore di Denis – avvertì con l’Atalanta di Lippi (anno di grazia ‘ 92-‘ 93) passando dal San Paolo. “Io torno questa sera a Buenos Aires, parlo con il ragazzo. Ci sono anche Benefica e Psg, ma voi capirete il fascino” . Chi è nato a Lanus - tormento, estasi - come Leo Rodriguez, ne ha percezione; ma anche chi ha ventisei anni, ed è vissuto in Argentina, segnando un bel po’ di gol con l’Independiente e vivendo nel Mito intuisce. “Non posso dire molto, anzi non potrei dire niente. Posso soltanto dire che un amico m’ha chiesto di Denis per conto del Napoli. Punto “.
Buenos Aires diventa un’enclave partenopea e lJorge Cyterszpiler - il primo manager di Maradona, il procuratore di Lavezzi - l’ambasciatore in Argentina di Pierpaolo Marino, lunedì avvierà ufficialmente una discussione di fatto già cominciata attraverso una perlustrazione telefonica: German Gustavo Denisil centravanti modello-corazziere per sostenere il 3-5-2 di Reja; German Gustavo Denis la potenza inseguita da Pierpaolo Marino per dar fisicità al reparto offensivo del Napoli; German Gustavo Denis ufficialmente l’obiettivo azzurro, come ribadito dal sito ufficiale dell’Independiente, per nulla restio a rilanciare la notizia del Corriere dello Sport e a sostenerla attraverso una didascalia eloquente: Denis va via? . German Gustavo Denis con la testa a Napoli e con la valigia pronta, ( ovviamente felicissimo di essere apprezzato dal club di Maradona e di Lavezzi ), ma intanto all’Independiente di Avellaneda hanno già preparato la contromossa per sistemar la propria tesoreria: dieci milioni di euro per lasciar partire el tanque, due milioni in più di quanto già offerto da Cyterszpiler per conto di Pierpaolo Marino, che sta dialogando con la Samp per Maggio, che ha un Calaiò in sospeso come contropartita tecnica per i blucerchiati o come comproprità da cedere al Siena.
La chiacchierata informale, sfociata nell’appuntamento, ha chiarito pure i lati oscuri sistematicamente riscontrabili in trattative con calciatori sudamericani: German Gustavo Denis ancora extracomunitario, ma lo resterà soltanto per altri sei mesi, avendo sua moglie appena ottenuto il doppio passaporto, condizione necessaria per il tanque ad avviare la propria pratica: “Nessun problema, a gennaio anche il suo status cambierà “. Nessun problema, perché German Gustavo Denis, a breve, troverà una delle caselle dei comunitari del Napoli liberata da Inacio Pià e l’opportunità finirà per accelerare inevitabilmente una trattativa ormai non più occultabile: “Da parte mia non posso dire tanto. Denis ha segnato molto in quest’ultimo anno, diciassette reti nel torneo di Apertura e una decina in quello di Clausura. E’ in piena forma ed è chiaramente contento di tutte queste attenzioni. Sto partendo dal Cile, vado a Buenos Aires a parlare proprio con il presidente dell’Independiente. Non chiedetemi di chi, di cosa “. Domande già attivate attraverso il colloquio con Jorge Cyterszpiler, in perfetto napoletano. Pardon, castigliano. Don’t cry for me, Argentina.
A.Giordano e R. Cesarano
C.d.S.