Da Napoli all'Argentina, ancora magie per Lavezzi.
Il Pocho a segno con la Nazionale Olimpica. Il video del gol.
26 Maggio 2008 -- Il mondo del calcio applaude Lavezzi. «Se andrà alle Olimpiadi sarà una delle stelle di Pechino», si sbilancia Totò Schillaci. «Contro l’Inter l’ho visto mettere in difficoltà Cordoba, a mio avviso il difensore più veloce: è quanto dire», osserva Beppe Bergomi. «È un talento naturale», sottolinea Arrigo Sacchi. «Che gran colpo ha fatto il Napoli portandolo in Italia!», dice Dino Zoff. «La sua velocità è impressionante e ha ottimi numeri», rileva Marcello Lippi. «Ha fatto bene al primo anno di A, ma Napoli lo sta aiutando a diventare grande», fa notare Gianfranco Zola.
Sono tanti coloro che stravedono per Ezequiel Lavezzi, il campione del Napoli che dopo aver incantato il San Paolo, si è imposto all’attenzione di tutti anche con l’Olimpica dell’Argentina contro la Cataluña al Nou Camp. Nou Camp e San Paolo, gli stadi europei che furono i regni di Maradona. Otto reti e tanti numeri da fuoriclasse con la maglia del Napoli al suo primo anno nel Napoli, due con la camiseta dell’Olimpica del suo Paese (a Los Angeles contro il Guatemala e a Barcellona contro la Cataluña).
Il mondo del calcio parla delle gesta di Lavezzi. «El Pocho de Napoles», recitava uno striscione esposto al Nou Camp e il Pocho ha realizzato un bel gol con una mezza girata acrobatica, risultata vincente. «Ho letto che sta mettendo in difficoltà il selezionatore dell’Olimpica per le convocazioni per le Olimpiadi - aggiunge Schillaci, bomber a Italia ’90 -. E pensare che in quella squdra giocano Messi, Aguero e Higuain. Porterei Lavezzi: attualmente è uno dei migliori dieci calciatori del mondo. Un futuro a livello di Maradona? I ruoli sono diversi, Diego resta inavvicinabile, ma Lavezzi ha le qualità per far sognare nuovamente Napoli».
Anche Sacchi è un estimatore di Lavezzi che ha avuto gran risalto sulla stampa argentina dopo il gol al Nou Camp. «È in costante crescita l’attaccante del Napoli - osserva l’ex-tecnico del Parma, del Milan e della Nazionale -. Ha resistenza, intraprendenza, velocità, tecnica: per lui vedo un futuro favoloso a patto che sfrutti meglio quanto possono dargli i compagni. Può moltiplicare le sue potenzialità se trarrà vantaggi dagli altri dieci che sono al suo fianco». «Bisogna fare i complimenti a Marino che l’ha riportato in Italia - afferma Lippi, tecnico campione del mondo e attento osservatore del calcio intercontinentale -. Ha i numeri, l’estro per far sognare la gente di Napoli e i mezzi per far crescere la squadra considerando che al suo fianco ci sono altri elementi di assoluto valore come Hamsik e Santacroce, ad esempio».
La vetrina delle Olimpiadi, che quasi certamente gli verrà offerta dal ct Batista («Sarà difficile tenere in panchina uno come lui», scrive la stampa argentina), farà lievitare ulteriormente il suo valore di mercato che al momento si è già triplicato rispetto a quanto lo pagò il Napoli al San Lorenzo: 5,8 milioni. «Prima che giocasse nel Napoli non lo conoscevo - confessa Bergomi, ex-difensore dell’Inter e della Nazionale -. Mi ha impressionato quando l’ho visto contro l’Inter. Ha scatto, velocità, ha messo in difficoltà Cordoba che è una saetta. A tratti sembra stanco, invece, ha delle ripartenze che mettono in difficoltà gli avversari, spesso li costringono al fallo. Complimenti al Napoli che può schierarlo». Anche Dino Zoff, ex-baluardo dell’Udinese, del Mantova, del Napoli, della Juventus e dell’Italia, dopo aver fatto gli elogi a Lavezzi («È un grande»), suggerisce a tutti di non dare eccessive responsabilità al Pocho: «È al primo anno in Italia. Facciamolo crescere serenamente. Ha tutti i mezzi per imporsi». A cura di Vittorio Raio. IlMattino.