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Si va all'Intertoto.
Nonostante la dodicesima sconfitta esterna il Napoli conserva l'ottavo posto. Squadra con la testa già in vacanza.

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18 Maggio 2008 -- Ultimo atto della stagione calcistica di Serie A 2007/08. Lazio e Napoli si affrontano nel vuoto dell'Olimpico creato per l'indifferenza dei tifosi laziali e per le decisioni dell'Osservatorio del Viminale che ha vietato la trasferta ai supporters azzurri. Entrambe le squadre sono rimaneggiate per infortuni e squalifiche. Nel Napoli assenti Zalayeta, Calaiò e Santacroce per infortunio, quindi Grava per problemi familiari ed Hamsik per squalifiche, mentre nella Lazio sono assenti Meghnì, Diakite, Siviglia, Cribari, Mudingayi e Del Nero per problemi fisici, Pandev, De Silvestri e l'allenatore Delio Rossi per squalifica. Reja si affida al solito 3-5-2 con Navarro tra i pali, poi Cannavaro, Contini e Domizzi, nella difesa a tre, quindi Mannini, Blasi, Gargano, Pazienza e Savini nella mediana a cinque ed in attacco Bogliacino preferito a Sosa al fianco di Lavezzi. Sul fronte avversario il dirigente Manzini, sotto indicazioni di Delio Rossi e del suo secondo Fedele Limone che non può dirigere perchè sprovvisto di patentino, schiera un 4-3-1-2 con Muslera preferito a Ballotta tra i pali, poi Zauri, Rozehnal, Radu e Beherami nella difesa a quattro, poi Dabo, Ledesma e Mutarelli sulla mediana con Mauri alle spalle delle due punte Tare e Rocchi.

PRIMO TEMPO - Subito pericolosa la Lazio al 2' con un colpo di testa di Tare, su cross dalla destra di Dabo, che termina di poco a lato. Il Napoli, aggredito dai biancocelesti, appare da subito con la testa già alle vacanze e così non riesce ad impensierire la retroguardia laziale se non al 9' quando, su cross basso di Savini dalla sinistra, Bogliacino, in area, si gira e calcia in malo modo consentendo al difensore di respingere il suo tiro. Al 14' la Lazio passa in vantaggio: su contropiede del Napoli fallito da Lavezzi che invece di andare in porta ha cercato un passaggio al centro per Bogliacino, scatta il contropiede della Lazio con Rocchi che entra in area ed insacca a fil di palo sulla sinistra di Navarro che guarda la palla entrare in porta senza accennare la deviazione. Il Napoli non c'è, non c'è con la testa e non c'è con le gambe, così la Lazio arriva sempre prima su tutti i palloni. Al 34' Tare va via sulla destra, crossa al centro dove Rocchi fa velo per Mauri che, dal dischetto del rigore, calcia centrale consentendo a Navarro di respingere, poi Mutarelli dal limite calcia a lato. Al 35' Lavezzi entra in area dalla sinistra servito da Pazienza, ma vede il proprio tiro respinto con un piede da Muslera. Si va così al riposo con la Lazio in vantaggio per 1 a 0.

SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa nel Napoli esce Bogliacino ed entra Sosa, mentre nella Lazio esce Mutarelli ed entra Manfredini. Il Napoli sembra un po' più convinto e comincia a farsi vedere maggiormente dalle parti di Muslera. Al 5' Lavezzi entra in area dalla sinistra poi tenta il tiro a giro, ma la palla gli viene deviata in angolo. Al 7' Mannini dalla destra crossa in area per Sosa che invece di colpire verso la porta della Lazio tenta un improbabile appoggio per l'inserimento di Pazienza che però non arriva sulla palla. Reja effettua il secondo cambio inserendo Garics per Mannini, mentre nella Lazio esce Dabo ed entra Firmani. Al 17' il sinistro di Domizzi, su punizione dal limite, viene respinto col corpo da un difensore della Lazio, la palla giunge al limite sui piedi di Savini che calcia al volo mandando alto sulla traversa. Proprio nel periodo migliore del Napoli, arriva inaspettato il raddoppio della gara: siamo al 25' quando sulla battuta di una punizione dalla destra ad opera di Ledesma, Garics non riesce a respingere sotto porta e Firmani, da pochi passi, insacca alle spalle di Navarro che si lascia sfilare il pallone sotto le gambe. Reja prova ad inserire forze fresche mandando in campo Montervino al posto di Blasi, ma l'ingresso del centrocampista di Taranto non sortirà alcun effetto. La Lazio forte del doppio vantaggio giochiccia col Napoli senza disdegnare di attaccare. Al 30' dormita generale della difesa azzurra su traversone da metà campo, con Rocchi che non riesce a deviare di un soffio la palla che termina di poco a lato. Anche la Lazio effettua l'ultimo cambio inserendo Kolarov per Behrami, il tutto mentre i pochi tifosi dell'Olimpico esplodono di gioia alla notizia del raddoppio dell'Inter. Al 34' proprio il nuovo entrato Kolarov ci prova direttamente su calcio di punizione dalla destra: Navarro si stende e devia coi pugni. Al 35' Garics dalla destra crossa in area per Pazienza che, solo, in tuffo sul primo palo, manda incredibilmente sull'esterno della rete. Al 37' su cross dalla sinistra di Savini, la difesa della Lazio liscia clamorosamente la palla, Domizzi ben appostato appena dentro l'area di rigore biancoceleste, di sinistro, accorcia le distanze realizzando il suo ottavo gol stagionale, migliorando così il suo record personale. La gara proseguirà fino al 47' con la Lazio che gestirà il risultato senza grossi patemi d'animo.

CONCLUSIONI - E' stata una gara senza storia col Napoli che è parso subito con la testa già alle vacanze. E' stata la gara che ha rispecchiato un po' tutto il campionato azzurro, ovvero partite belle alternate a partite meno belle, col Napoli che ha giocato a sprazzi e che ha lasciato intravedere quello di buono fatto e quello che potrà fare con l'innserto di alcune pedine fondamentali. Quello che è parso evidente, al di là delle motivazioni che erano quello che erano, è di sicuro il fatto che per il futuro ci sarà bisogno di una spalla importante per Lavezzi, un attaccante d'area in grado di garantire almeno quei 12- 15 gol a stagione, visto che anche l'ingresso in campo di Sosa non ha sortito effetti sul reparto avanzato, al punto che ad andare in gol è stato Domizzi. Buona la prova di Pazienza, ancora troppo discontinuo Gargano. Brutta la prestazione di Bogliacino, schierato forse in una posizione a lui non troppo congeniale, da rivedere Navarro che dopo due buone prestazioni ha lasciato un po' perplesso restando immobile sul gol di Rocchi e facendosi sfilare la palla sotto le gambe sulla rete di Firmani, seppure da pochi passi e con la complicità dell'austriaco Garics.

Alla fine, nonostante la sconfitta, non resta che essere soddisfatti ripensando ai mugugni di inizio stagione quando si accusava la società di non aver saputo mettere in piedi una squadra idonea alla serie A e quando tutti criticavano apertamente Marino e De Laurentiis che parlavano di decimo-dodocesimo posto: il Napoli è arrivato ottavo, un risultato che tutti avrebbero sottoscritto alla prima giornata di campionato dopo la sconfitta interna col Cagliari. Se si considera, poi che l'Intertoto, al di là del valore che gli si può dare, è comunque una competizione a livello internazionale, possiamo dire che il Napoli ha raggiunto l'Europa con largo anticipo rispetto ai piani di De Laurentiis che nel settembre del 2004, rilevando il Napoli dal fallimento ed in serie C, aveva parlato di un progetto fatto di dieci anni con la serie A conquistata nei primi cinque e l'Europa nei secondi cinque. Come ha detto Marino, se si pensa che solo 24 mesi fa, il Napoli giocava l'ultima gara in serie C ed oggi può giocare in Europa, non c'è che da essere contenti, sbalorditi ed anche un po' emozionati! Godiamoci questo momento, lasciamo ai giocatori il meritato riposo e soprattutto lasciamo lavorare in pace De Laurentiis, Marino e Reja fidandoci delle loro scelte e dei loro metodi, scelte e metodi che in questi quattro anni non hanno mai deluso portando sempre i frutti sperati.

A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it