07 Maggio 2008 -- Napoli-Milan, penultima giornata di campionato: l'ultima partita di Roberto Carlos Sosa in maglia azzurra al San Paolo. L'attaccate argentino, infatti, a fine stagione tornerà in Argentina per concludere la sua carriera al Gymnasia, la squadra dove iniziò a giocare. "La proposta per il rinnovo del contratto c'era, anche con un aumento di stipendio", ha confessato Sosa a Napolimagazine. "Quando smetterò di giocare a calcio tra qualche anno, sono pronto a tornare come dirigente. Sia dall'Italia che dall'Argentina cercherò di dare il mio contributo per gli azzurri. Per i napoletani è difficile stare lontano da Napoli. E dopo tanti anni per me è giunto il momento di tornare in Argentina".
Quella in maglia azzurra è stata per il Pampa un'avventura indimenticabile: "Dovrei fare un monumento a Pierpaolo Marino, che mi ha fatto vivere un'esperienza bellissima a Napoli. Stavo per iniziare la stagione ad Udine, mia moglie stava togliendo le ultime scatole di mezzo, poi arrivò a mercato chiuso la telefonata del direttore. Dalla C siamo tornati in A, è stata una grande soddisfazione". L'emozione più bella, però, per Sosa è stata vestire la maglia numero 10, "un numero particolare e bello". E domenica sotto la maglia azzurra indosserà proprio una shirt con la dedica a Diego Maradona: "Chi ama non dimentica". Sosa lascerà un Napoli in mano a tanti giovani, "all'arrivo dei nuovi dissi che Hamsik, Gargano e Lavezzi", al presidente De Laurentiis, "il rapporto è ottimo, lo conosco da 4 anni e mi ha telefonato spesso per parlare del Napoli, di calcio e dei miei bambini", e spera che entro tre anni si possa addirittura arrivare in Champions League: "Sarebbe bello".
Momenti belli e momenti brutti: "La finale playoff persa, il gol segnato al San Paolo con la maglia numero 10 e Fabio Gatti, il compagno con il quale ho legato di più". Ed Edi Reja? "Può piacere o no, ma i numeri sono dalla sua parte. Bisogna rispettarlo, perchè lui non è mai stato sgarbato". Contro il Milan ovviamente Sosa spera di giocare. "Non importa se uno o 90 minuti, ma già mi vengono i brividi. So che ci saranno molti tifosi. Ci saranno anche i miei amici dall'Argentina, oltre mio padre. Ci saranno anche amici di Udine e Ascoli. Spero di essere all'altezza della situazione. Suderò la maglia".
Apcom