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Congelato il totoallenatori
La scelta Reja verso il sì, il club sollecita il tecnico che rimanda a maggio l’eventuale accordo

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04 Aprile 2008 -- Ha avuto inizio il totoallenatore. Chi sarà il successore di Reja? Ad aprire la danza delle ipotesi è stato proprio Reja quando, alla vigilia di Napoli-Palermo, disse: «Il mio futuro? Sarei felice di restare in un Napoli ancora più forte. Ne parleremo a fine stagione. Se dovessi ricevere offerte di altri club? Darei la mia disponibilità a tutti. Sono libero». Un pesce d’aprile anticipato quello dell’allenatore? No, soltanto la voglia di Reja di far sapere al mondo del calcio che lui non è legato al futuro al Napoli. O perlomeno ad oggi non è ancora legato. Perché? Semplice. In pole position per il ruolo di allenatore per la prossima stagione c’è ancora lui, Reja. Lui lo sa e forse fa finta di non saperlo. Ovviamente, De Laurentiis e Marino aspettano di vedere come si concluderà il campionato del Napoli, come Reja lavorerà in queste ultime sette giornate.

La società dà un enorme importanza al comportamento di Reja e della squadra ora che la salvezza aritmetica è a due passi e con ventuno punti ancora in palio. Un bottino non da poco, un bottino che potrebbe aprire scenari insperati. Dunque, il Napoli aspetta, ma nel frattempo non resta immobile: fa sondaggi, chiede la disponibilità di altri allenatori, si rende conto di quanto potrà accadere durante il valzer degli allenatori che avrà inizio da qui a poco. Sono tanti i club che per la prossima stagione stanno valutando la possibilità di cambiare l’allenatore. Il Milan, al di là delle dichiarazioni di rito di questo periodo, potrebbe dire addio ad Ancelotti; Moratti e Mancini potrebbero decidere di divorziare; Del Neri è in scadenza di contratto a Bergamo; non si sa cosa accadrà a Novellino a Torino, a Spalletti a Roma (dove la situazione finanziaria è delicata), a Delio Rossi nella Lazio, a Beretta a Siena.

Marino punta a rinnovare il rapporto, anche stavolta di un anno, con Reja, ma non può ignorare la possibilità di un no dell’allenatore. Dunque, nascono ipotesi sul nome del suo successore: ci sono il giovane Giampaolo, fresco di divorzio con il Cagliari, molto stimato da Marino; Mazzarri che è sotto contratto con la Sampdoria, ma avrebbe la facoltà di poter decidere di scindere il rapporto; Donadoni, attualmente legato alla Nazionale italiana, ma senza la certezza di avere un futuro in azzurro; Del Neri, un vecchio pallino di Marino quando era all’Udinese, è in scadenza di contratto con l’Atalanta. Ieri, si è parlato di un vertice tra il tecnico bergamasco e Marino. Il dg ha negato di aver incontrato Del Neri. Un’amabile bugia del dg? «Ero a vedere un incontro di calcio all’estero (Slavia Praga-Sparta Praga, ndr)», la risposta di Marino che mercoledì ha accompagnato De Laurentiis in Federcalcio. I due hanno incontrato il presidente Abete. Il Napoli si è informato, ottenendo le garanzie richieste, sugli scarichi fiscali autorizzati non solo dalle leggi ordinarie, ma anche dalle regole federali. Si è parlato anche delle strategie per pianificare il bilancio.

Dunque, Reja in pole position. La società vorrebbe ripartire da lui, con lui. Un attestato di stima e di fiducia. Spetterà a Reja decidere se restare o andar via, lasciando al successore un’eredità di non facile gestione in quanto le aspettative di tutti lieviterebbero al secondo anno di A, con una squadra ancora più competitiva. E un nuovo allenatore si troverebbe ad affrontare tali attese e l’impatto quotidiano con un ambiente dove la «spugna» Reja si è laureato a pieni voti
V. Raio
Fonte: Il Mattino