24 Febbraio 2008 -- Il Napoli torna al successo esterno dopo quasi sei mesi e tiene a distanza la zona retrocessione portandosi a +8 punti sulla terz’ultima. Gli azzurri espugnano lo stadio ‘Picchi’ di Livorno dopo 43 anni grazie alla prima doppietta in serie A di Calaiò che è anche ai suoi primi gol in azzurro in questo campionato e con la maglia del Napoli per la gioia dei tifosi che lo hanno sempre appoggiato anche nei momenti più bui quando Reja non lo prendeva in considerazione. L’arciere non giocava una gara dal primo minuto dalla prima giornata di campionato contro il Cagliari. Per Calaiò si è trattato anche della prima gara giocata per intera, infatti, fin qui, aveva totalizzato 16 presenze (1 volta sostituito, 15 volte subentrato) per un totale di soli 387 minuti giocati. Andando alla gara, c’è da dire subito che il primo tempo è stato molto brutto e praticamente non ci sono stati tiri in porta.
Reja costretto a fare a meno di Domizzi e Zalayeta squalificati, di Lavezzi influenzato e di Iezzo, Cupi e Garics infortunati, ritorna al 3-5-2 dopo l’esperimento fallito del 4-3-3 con l’Empoli. Tra i pali c’è Gianello, la linea difensiva a tre è costituita da Santacroce, Cannavaro e Contini; a centrocampo da destra a sinistra si schierano Mannini, Gargano, Hamsik, Blasi e Savini; in attacco la coppia gol che ha portato il Napoli in A lo scorso campionato, Sosa-Calaiò. Sul fronte avversario, Camolese, costretto a fare a meno di Tavano, Giannichedda, Volpe, Rossini e Bergvold, schiera la sua squadra in maniera speculare al Napoli con Amelia tra i pali, Grandoni, Knezevic e Galante nella difesa a tre; a centrocampo Balleri, Pulzetti, De Vezze, Vidigal e Pasquale, in attacco ci sono Tristan e Bogdani.
Le due squadre sono timorose e badano principalmente a non scoprirsi. Nel far circolare palla per vie trasversali, però, entrambe commettono tanti errori, rendendo la partita brutta e noiosa. Al 21’, comunque, protestano i padroni di casa per un intervento goffo di Santacroce nella propria area di rigore su Vidigal, ma l’arbitro Saccani lascia proseguire. Al 39’ Mannini ci prova con un tiro dal limite che però termina sul fondo senza impensierire Amelia. Al 45’ Santacroce è bravo ad fermare Tristan che stava entrando in area approfittando di un errore di Contini. Così si va al riposo col risultato inchiodato sullo 0 a 0.
Ad inizio ripresa le squadre non cambiano, ma il Napoli sembra subito più reattivo. All’8’ Savini ruba palla ad un avversario nei pressi della bandierina del corner di sinistra, crossa al centro per il colpo di testa di Sosa che Amelia, d’istinto, alza sulla traversa. Al 9’ Mannini, dalla destra, ci prova col sinistro appena dentro l’area di rigore, ma Amelia blocca a terra. Camolese a questo punto decide di osare maggiormente ed inserisce un trequartista, Diamanti, al posto di Vidigal, passando dal 3-5-2 al 3-4-1-2. Al 12’ è però il Napoli a passare in vantaggio su calcio di punizione guadagnato da Mannini nei pressi del vertice destro dell’area del Livorno: la battuta in area di Hamsik, trova il colpo di testa di Calaiò che si svincola dal suo marcatore ed insacca alle spalle di Amelia.
A questo punto, il Napoli comincia ad arretrare il proprio baricentro, mentre il Livorno si fa sempre più pressante. Al 21’ Diamanti lancia Bogdani che entra in area dalla sinistra e vede il suo diagonale sul secondo palo respinto coi piedi da Gianello in uscita. Al 22’ ancora Bogdani a pochi passi da Gianello non trova lo specchio della porta, graziando il Napoli. Reja inserisce Pazienza per Blasi che accusa qualche problemino fisico. Al 28’ su calcio di punizione dal limite per fallo di Cannavaro ai danni di Tristan, Diamanti, con una punizione imprendibile all’incrocio dei pali, riporta la situazione in parità, realizzando il suo primo gol in serie A. Subito dopo il gol del pareggio, Camolese inserisce Alvarez per Tristan.
Il Napoli vuole vincere e ricomincia a giocare. Al 35’ Sosa in area avversaria, spalle alla porta, si gira e calcia di sinistro, ma vede il suo tiro deviato in angolo. Nel frattempo Pazienza, entrato per Blasi, è costretto ad uscire per infortunio ed al suo posto entra Bogliacino. Al 38’ Alvarez crossa dalla destra in area per Bogdani il cui colpo di testa debole e centrale viene bloccato da Gianello. Al 40’ Bogliacino dalla destra crossa in area per il colpo di testa di Santacroce respinto, poi Calaiò arriva e calcia sul palo, ma quando l’arbitro Saccani fischia una punizione per i padroni di casa. Reja effettua l’ultimo cambio inserendo Rullo per Savini. Al 44’ Mannini serve ottimamente in verticale per Sosa che appena dentro l’area di rigore calcia di esterno sinistro, ma trova Amelia pronto a deviare il diagonale del Pampa in angolo. Al 46’ ancora Sosa, servito in area sempre da Mannini, si allarga troppo e non trova il tempo per calciare a rete, poi crossa al centro ma Amelia riesce a smanacciare la palla allontanando il pericolo. Arriviamo così al 47’ quando su cross dalla sinistra di Bogliacino, nei pressi del vertice dell’area di rigore, Calaiò, si libera ancora una volta del suo marcatore e sempre di testa insacca la rete del 2 a 1 regalando i tre punti al Napoli.
Dunque, il Napoli torna a vincere dando un calcio alle polemiche dei giorni passati e respingendo la zona retrocessione a +8. Gli azzurri, per quanto fatto vedere ad inizio della ripresa e nel finale di gara, hanno meritato la vittoria e finalmente la squadra di Reja ha ritrovato corsa e carattere. Però, come sempre, ci sono dei momenti di blackout sui quali il tecnico deve lavorare ancora molto. Ancora una brutta prestazione di capitan Cannavaro, molto bene invece Contini e Santacroce. In crescita a centrocampo Gargano, grande prova di cuore, come sempre di Blasi, fondamentale l’innesto di Bogliacino che meriterebbe un po’ più di considerazione, buona anche la prova di Mannini, l’unico in grado di creare un po’ di superiorità numerica con qualche dribbling e con la sua velocità. Questa vittoria è importantissima per la classifica, per il morale della squadra, dei tifosi ed in particolare per Calaiò, ritornato finalmente protagonista, però bisogna subito archiviarla perché mercoledì il Napoli è chiamato ad un impegno difficile contro il Genoa di Gasperini che oggi ha vinto fuori casa contro l’Udinese per 5 a 3 grazie anche ad un tripletta di Borriello. Dunque vietato abbassare la guardia, anche perché, a rendere più difficile la prossima gara, ci saranno le assenze di Santacroce, Cannvaro e Zalayeta squalificati. Ci sono poi da valutare le condizioni di Blasi, Pazienza e Savini usciti per problemi fisici e che si vanno così ad aggiungere a Lavezzi febbricitante e agli infortunati ‘datati’ quali Iezzo, Cupi e Garics.
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it