12 Febbraio 2008 -- Il Napoli cambia modulo. Contro l’Empoli gli azzurri verranno schierati con il 4-3-2-1, ad albero di Natale. Addio, dunque, al 3-5-2, anche se nel corso del campionato in talune occasioni il vecchio schema potrebbe essere rispolverato. Il modulo. Si schierano tutti e quattro gli acquisti di gennaio e si punta sull’effetto-San Paolo per il rilancio. Occorre arrivare a 30 punti prima del ciclo terribile: Livorno e Genoa fuori casa, poi di seguito Inter, Roma, Juventus e Fiorentina. Da oggi Reja inizia a provare la nuova formazione. Da risolvere solo alcuni dubbi: due legati al recupero degli infortunati (Savini e Zalayeta); uno alla scelta Gargano o Pazienza: adattamento ai compiti che verranno richiesti.
Il portiere- Possibile l’esordio di Navarro. In settimana verranno osservati il suo rendimento e il suo ambientamento. Navarro e Gianello si giocheranno il posto avendo eguali chance, ma Navarro potrebbe avere la meglio per alcuni aspetti. Avendo investito la società 4,2 milioni di euro per lui, avendo creduto nel giovane portiere dell’Argentinos Juniors (tra l’altro capitano della formazione), sembra logico farlo giocare e anche farlo debuttare in casa.
La difesa- Reja la schiererà a quattro, sfruttando il rientro di Cannavaro, il recupero quasi certo di Domizzi e quello probabile di Savini (Grava l’alternativa).
Il centrocampo- Sarà a tre. Doppia l’opzione a disposizione. Reja deve tenere uno basso dinanzi alla retroguardia. Se verrà scelto Blasi ai suoi fianchi giostreranno Gargano e Hamsik. Se invece dovesse toccare a Pazienza, sarebbero Blasi e Hamsik i due in linea con lui. Dunque, un dubbio: Gargano o Pazienza.
L’attacco- Mannini e Lavezzi esterni alle spalle di Zalayeta (o di Sosa se il Panterone non dovesse essere disponibile). C’è una perplessità: la presenza di Mannini potrebbe condizionare Lavezzi abituato a spaziare sull’intero fronte dell’attacco. Quando Reja ha preso la decisione di cambiare modulo, non può non aver fatto questa valutazione: Lavezzi va disciplinato tatticamente. I due potrebbero alternarsi sulle fasce, ma a Lavezzi verrà chiesto di amministrare il suo raggio d’azione, di essere più ordinato, magari puntando più l’uomo, più l’area avversaria con qualche divagazione in meno in linea orizzontale.
Il 3-5-2-ha dato buoni frutti nel tempo, ma Reja ha deciso di cambiare modulo per vari motivi. Per dare una ragione all’arrivo dei nuovi acquisti. Perché nonostante i cinque in difesa troppo spesso, soprattutto fuori casa, sono stati incassati gol incredibili con evidenti problemi di fase difensiva. Perché a Marassi il Napoli ha creato poche palle-gol (nessuna nel primo tempo). Perché non si può acquistare Mannini e affidargli i compiti che sarebbero toccati a Modesto, l’esterno sinistro seguito dal club. Perché tatticamente la squadra è apparsa ibrida, avendo tra l’altro calciatori fuori ruolo.
V. Raio
Fonte:Il Mattino