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Scoglio duro con gli assenti
Il tecnico del Napoli stigmatizza le assenze in ritiro di Vidigal, Husain, Montezine e Saber.

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28 Dicembre 2002 -- Il Napoli vola in Africa a Tunisi per un ritiro che dovrà preparare il gennaio della riscossa. Scoglio però, scopre di non poter contare su quattro pedine dell'organico, gli stranieri Husain, Vidigal, Montezine e Saber, infatti, hanno fatto sapere di non essere in grado di raggiungere il Napoli prima del 2 gennaio (data inizialmente prevista per il rientro) e dunque non parteciperanno alla prima fase del ritiro.

Di fronte a questa notizia, Scoglio ha reagito con la sua consueta franchezza: "A me non manca mai nessuno. E' vero, domenica (nella gara con il Venezia, giocata sabato, NDR) mi sono mancati Dionigi e Troise, ma questo perchè li conosco. Quando invece i giocatori non li conosco, allora mi mancano molto meno".
"Non è vero - ha aggiunto - che gli assenti hanno ragione. Per me hanno sempre torto".
Quanto alla motivazione addotta dai quattro, sull'impossibilità di cambiare i biglietti aerei per rientrare in tempo, Scoglio ha scandito: "Nella mia carriera ho annullato moltissimi biglietti aerei".

Insomma, il professore ha riservato parole dure nei confronti dei calciatori che non si sono presentati al ritiro ed alla fine si è trovato costretto ad inserire nella lista dei partecipanti al raduno il nome di alcuni primavera. Sicuramente, però, le assenze dei quattro stranieri peseranno sul tipo di lavoro che il professore intendeva svolgere a Tunisi.

"Questo ritiro - ha spiegato Scoglio - serve a conoscere i nostri difetti, non abbiamo qualità perchè, se l'avessimo, di certo non ci troveremmo in questa posizione di classifica".
Dopo l'operazione simpatia dei primi giorni, insomma, Scoglio sta facendo emergere la linea dura, senza nascondere la gravità della situazione.
"La classifica - ha affermato - non è che piange, è un torrente, un fiume... In questo momento c'è bisogno di lavorare, cercheremo di conoscerci meglio".

Il professore ha fatto riferimento implicito anche alla necessità di rinforzi: "La cosa importante - conclude Franco Scoglio - è che nel più breve tempo possibile creiamo un certo tipo di organico. Entro il 28 febbraio dobbiamo essere sest'ultimi lasciando questa angosciante e angosciosa posizione di classifica".

Sul fronte della squadra è toccato a capitan Stellone ed a Sesa esprimere le impressioni in vista del capodanno di lavoro africano: entrambi hanno giudicato "importante" e "necessario" il ritiro in programma.
"Vogliamo capire al più presto cosa vuole il mister - ha detto Stellone - perchè dopo cinque mesi di risultati negativi è ora di voltare pagina. Siamo tutti consapevoli che dobbiamo uscire da questa situazione ed abbiamo ritenuto giusto fare quiesto ritiro proprio per risolvere i problemi. Vogliamo a tutti i costi risalire la china".

Anche per Sesa, il ritiro "è utile", e pur ammettendo che "non fa piacere a nesusno fare il capodanno lontano dalle famiglie", lo svizzero sottolinea che nell'attuale situazione del Napoli "è necessario fare qualche sacrificio in più".
"Noi - ha aggiunto Sesa - siamo pagati bene anche per fare questi sacrifici".
Poi una riflessione dello svizzero che riporta direttamente alle questioni di mercato: "L'allenatore vuole conoscere la squadra, forse anche per valutare il mercato sia in entrata che in uscita".

Sul fronte del mercato, sembra imminente l'annuncio dell'ingaggio del nuovo DS che dovrebbe essere Giorgio Perinetti (non sembrano però completamente tramontate le quotazioni di Martino).
I nomi sembrano essere sempre i soliti: da Codrea a Colonnese, dai tunisini del Genoa a Torrisi del Parma. Nuove entrate nella lista delle trattative sono due comaschi: il centrocampista Benin e l'attaccante De Cesare.

Da segnalare che il Napoli in Tunisia giocherà due gare con l'Esperance, la prima il 30 o il 31 dicembre, l'altra il 3 gennaio. Il 4 è invece previsto il rientro a Napoli.