30 Dicembre 2007 -- “Ci sono stati degli errori ma sta cambiando anche il modo in cui viene analizzata una partita grazie anche all'uso della tecnologia -ha commentato Collina ai microfoni di RadioUno - Oggi un arbitro viene messo in discussione per non aver visto un episodio che solo grazie a una telecamera si può intuire”. Il designatore assolve l'operato dei suoi uomini, spesso criticato sulla base delle immagini tv: “C’è un'estrema difformità tra i mezzi a disposizione di chi deve arbitrare e tra quelli a disposizione di chi deve commentare, giudicare l'operato dell'arbitro - sottolinea Collina - gli obiettivi sono quelli di garantire che un gruppo che sia preparato per gestire il campionato e di costruire un gruppo che sia capace di durare nel tempo”.
In questa prima parte di stagione si è parlato anche del metro di giudizio adottato per le trattenute in area di rigore ma anche su questo punto il designatore non si sente di condannare quanto fatto dai direttori di gara: “Ci sono più trattenute in assoluto e quindi aumenta il numero degli episodi da segnalare - dice Collina - L'arbitro deve preoccuparsi di essere nella posizione giusta, di conoscere gli atteggiamenti dei giocatori e occorre poi essere uniformi nelle valutazioni. Ma è difficile competere con sette telecamere personalizzate, che seguono ognuna una coppia di giocatori. Che senso ha paragonare quello che può far vedere una telecamera? - e concludendo Collina spiega - L'arbitro non può scomporre il suo occhio per vedere sette realtà diverse”