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Abete: “Il 2008 dev`essere un anno di recupero”
Il presidente federale tira le somme al termine di un anno decisamente `complicato` per il calcio italiano.

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30 Dicembre 2007 -- Giancarlo Abete, ai microfoni Rai di Sabato Sport, comincia dalla fine. Il processo su Calciopoli che si è aperto a Napoli, con tanto di nuove inquietanti intercettazioni venute alla luce quando tutto sembrava ormai archiviato. "Mi dà fastidio che queste intercettazioni trasferiscano l`immagine di un mondo del calcio che ha difficoltà a recuperare la logica positiva. Questo mi amareggia perchè abbiamo fatto tante cose in diverse direzioni: dalla Nazionale agli equilibri economici rispettati da tutti i club - commenta Abete- "Non esprimo un giudizio sulle singole persone coinvolte nelle intercettazioni, ma dobbiamo dare forza alla giustizia sportiva e ognuno deve fare un esame di coscienza in modo di trasferire un`immagine positiva".

"Con il Ministero dell`interno abbiamo lavorato in tema di lotta alla violenza e un altro importante risultato arriva in tema della ripartizione dei diritti televisivi - Sottolinea il numero uno della Federcalcio, che non tralascia nemmeno lo svecchiamento del settore arbitrale. "Il lavoro di Gussoni all`Aia e di Collina come designatore va seguito con grande attenzione e fiducia, perchè abbiamo una classe arbitrale giovane che va incoraggiata e stimolata. La presenza di Rosetti ai prossimi campionati Europei testimonia il valore che viene ricosciuto all`Italia in questa direzione". Su Collina, costretto alla scorta dopo le minacce ricevute, Abete è categorico: "Un episodio preoccupante che testimonia una situazione di malessere. Un attacco alla persona, speriamo che il nuovo anno porti più serenità su questo versante".

Abete non puo' dimenticare le morti dei Licursi, dei Raciti e dei Sandri: "Tre grandi tragedie che fanno assumere al calcio una dimensione di responsabilità. E' importante che il 2008 sia un anno di recupero - spiega il presidente Figc - e senza eventi così traumatici. Perchè basta un solo episodio per rendere vano il lavoro di un anno intero".