19 Dicembre 2002 -- Salvatore Naldi sconfessa le voci che vorrebbero un Napoli sull'orlo del baratro finanziaria ed annuncia che entro febbraio tutti i debitori saranno saldati, grazie anche all'aiuto della famiglia.
La consapevolezza, però, che il Napoli gli è costato troppo è diventata una certezza ed a tal proposito parla dell'appianamento dei debito come di un "regalo" nei confronti di Corbelli, dei Gallo e soprattutto di Corrado Ferlaino, "il più premiato".
Intervista di Vittorio Raio, pubblicata su Il Mattino del 19 dicembre 2002
Presidente Naldi, è vero che la sua famiglia l’aiuterà per sanare la situazione societaria del Napoli?
«C’è un’inversione di tendenza. La mia famiglia, che è composta da tantissime persone, mi è sempre stata vicina affettivamente. Si è resa conto che ho fatto un investimento importante e mi ha detto che mi starà vicino, anche se, sinora, di concreto non c’è niente».
Quindi, la cessione in lease-back dell’albergo Mediterraneo che varrebbe circa trenta milioni di euro...
«Stiamo valutando tanti aspetti. Questi discorsi con la mia famiglia sono, comunque, indipendenti con la politica che sto portando avanti per concludere definitivamente il rapporto con Corbelli, con Gallo, con Ferlaino, il più premiato di tutti».
Il più premiato?
«Per quanto ha fatto, per quanto mi sono impegnato a pagare il Napoli, anche lui avrà un regalo. Come tutti gli altri, come Corbelli, come Gallo. Ferlaino sarà quello che riceverà il regalo più grande. Tutti devono dirmi grazie un milione di volte».
Intende dire che ha pagato il Napoli molto di più di quanto valesse?
«Ho pagato di più e me ne rendo conto. Nessun problema. Io ho un cognome che è una garanzia. Naldi non fa rima con crac, non fa rima con fallimento».
Intanto, c’è un’istanza di pignoramento presso terzi (incassi, credito Stream, Publitalia) della famiglia Gallo che ha anche minacciato istanza di fallimento nel caso di ulteriore mancata soddisfazione.
«Non ho visto questa istanza di pignoramento. Chi lo ha, mi porti questo foglio. Sono tranquillo e con me devono esserlo tutti i tifosi».
Si sente tranquillo perché, ora, come lei sostiene, ha la sua famiglia alle spalle?
«Non è detto che paghi Corbelli e Gallo il primo di gennaio. Può darsi anche il 30».
Ritiene di potersi prendere tutto il tempo che vuole? Le sembra giusto?
«Entro il prossimo febbraio tutti gli attuali creditori saranno zittiti, non potranno più reclamare neanche un euro».
Quindi, i suoi creditori dovranno attendere...
«... lo deciderò io. Può darsi tra un giorno o, al massimo, entro febbraio. Nessuno può mettermi fretta. Soprattutto questi creditori che io premierò».
Gallo chiede solo la restituzione...
«... sono tutti premiati. Anche Gallo».
Quando potrebbe concretizzarsi l’intervento della sua famiglia?
«Per ora, l’aiuto è verbale. Si concretizzerà presto e sarà consistente. Non aggiungo altro per non dare vantaggi ai miei avversari. Non è facile far accettare tutto questo alla mia famiglia, ma ci riuscirò. Non è facile perché la mia è stata ed è un’impresa a rischio».
Se non dovesse riuscirci?
«Egualmente non avrei problemi. Ho comunque le potenzialità per realizzare il mio programma. Ho altre fonti dove attingere. Invito solo i tifosi ad essermi vicino. Non per i soldi che portano, ma per non farmi sentire solo».