02 Dicembre 2007 -- IEZZO 5 – Quando si beccano 5 gol difficilmente si è esenti da responsabilità.

CUPI 5 – Mezz’ora per capirci poco o nulla, con Doni che lo fa ammattire. DAL 33’ BOGLIACINO 5,5 – Prova a darsi da fare ma naufraga presto nella mediocrità generale.

CANNAVARO 5 – Il meno peggio della retroguardia ma comunque nettamente insufficiente.

DOMIZZI 4,5 – Nervoso, impacciato e privo di quella grinta che ne contraddistingue di solito l’azione.

GARICS 4,5 – Male in fase difensiva, dove Langella lo sovrasta in più di una occasione e peggio in quella offensiva, dove non riesce a combinare nulla di buono.

SAVINI 4 – Inguardabile. Spesso fuori posizione, Ferriera Pinto imperversa dalle sue parti saltandolo con irrisoria facilità.

GARGANO 5 – Sbaglia un numero incredibile di palloni, ed appare lento e molto nervoso.

BLASI 5 – Negativo sia in fase di rottura che di interdizione, con in più la solita ammonizione.

HAMSIK 5 – Si nota solo nei primi dieci minuti, poi praticamente scompare dal campo. DAL 58’ CALAIO’ 5,5 – Non gli mancano impegno e buona volontà ma nel marasma generale poteva fare ben poco.

LAVEZZI 5,5 – Uno dei pochi a metterci almeno la grinta ma purtroppo predica nel deserto, risultando poco incisivo.

ZALAYETA 4,5 – Praticamente un ectoplasma, ci si accorge di lui soltanto quando Reja lo richiama per far posto a Sosa. DAL 58’ SOSA 6 – L’ultimo ad arrendersi, onore al merito alla sua professionalità. Sceglie il giorno sbagliato per indovinare l’eurogol di piede.

REJA 4 – Senza ombra di dubbio la peggiore gara da quando è approdato al Napoli. Sbaglia tutto, dall’approccio mentale a quello tattico, assumendosi piena responsabilità. Una giornata storta può capitare a tutti, comunque questa battuta d’arresto dovrà servire a far riflettere la società, che a gennaio dovrà intervenire per poche ma opportune correzioni e la squadra, che deve lavorare sodo nella consapevolezza degli obiettivi e della propria forza.

Pagelle a cura di Ciro Pistone.


ARBITRO - GERVASONI 7 - Buona la prestazione del direttore di gara: precisa e senza sbavature. Praticamente perfetta la posizione tattica in campo grazie alla quale rileva e punisce correttamente tutti gli interventi fallosi. La personalità è adeguata e soprattutto non mostra manie di protagonismo come spesso capita a qualche suo collega.

Commento e voto al direttore di gara a cura di Domenico Barbato.