15 Novembre 2007 -- Il calcio italiano deve trovare delle regole nuove per disciplinarsi, regole che coniughino industria e sport". E' l'invito fatto da Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, prima della riunione dei presidenti di Serie A e B all'hotel Parco dei Principi di Roma. "Siamo estremamente vecchi e provinciali", ha detto De Laurentiis: "Il problema - secondo il produttore cinematografico - è che nessuno si è mai seduto ad un tavolo per fare tabula rasa e ripartire da zero, per rifondare tutto e riscrivere le regole. Ci ha provato Veltroni nel 96, ma in Italia ci sono poteri forti che mirano al mantenimento di Coni e leghe, mentre le squadre subiscono il malgoverno".
Sul tema degli episodi di violenza che affliggono il calcio e gli stadi italiani, il presidente del club azzurro non si è voluto sbilanciare sull'eventualità di un blocco delle trasferte, parlando di "una decisione che spetta ai prefetti, che conoscono meglio la situazione relativa alla sicurezza".
Il presidente del Napoli ha poi risposto al presidente dell'Atalanta, che ha lamentato una mancata solidarietà da parte dei presidenti degli altri club dopo la presa di posizione della società bergamasca contro gli ultras violenti. "Non è vero che non c'è stata solidarietà", ha affermato De Laurentiis, "siamo tutti contro la violenza e vogliamo salvaguardare i veri tifosi da quelli che non lo sono”.