30 Ottobre 2007 -- La Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso del Napoli, presentato contro le due giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo per la simulazione, durante la gara giocata sabato sera contro la Juventus, con la quale l'attaccante azzurro avrebbe ingannato l'arbitro Bergonzi in occasione del secondo rigore concesso al Napoli. La decisione di fare ricorso era stata presa dalla società partenopea dopo l’acquisizione dell’immagine televisiva mostrata dall’emittente napoletana Canale 34, ma in realtà già trasmesse da Sky e
da noi già segnalta nel riassunto della gara, nella quale si vede il difensore della Juventus, Legrottaglie, che
trattiene l`attaccante uruguaiano.
La Corte di Giustizia Federale ha così annullato la sentenza emessa in prima istanza dal Giudice Sportivo, questo il comunicato emesso dalla Corte:
Premesso che non è consentito agli organi della Giustizia Sportiva sindacare nel merito le valutazioni di carattere tecnico del direttore di gara; ritenuto, altresì, che pur apprezzabili considerazioni di carattere etico-sportivo sui comportamenti tenuti dai calciatori successivamente ad eventi come quello in questione non possono rilevare ai fini della valutazione circa la sussistenza o meno del comportamento simulatorio dei calciatori stessi; tutto ciò posto, anche alla luce di ulteriori filmati acquisiti agli atti con l’assenso della Procura Federale e visionati in contraddittorio, emerge che:
vi è stata una trattenuta del calciatore Legrottaglie ai danni del calciatore Zalayeta che potrebbe aver inciso sulla stabilità del calciatore stesso; non può escludersi che vi sia stato un ulteriore contatto tra il ginocchio sinistro di Legrottaglie ed il piede destro dello Zalayeta; la dinamica dell’azione ed in particolare
la posizione assunta dal portiere rispetto alla traiettoria di corsa dello Zalayeta era tale da impedire a quest’ultimo la prosecuzione della corsa se non scavalcando ovvero impattando con il medesimo portiere; non può escludersi, altresì, che sull’innaturale trascinamento della gamba destra da parte del calciatore Zalayeta abbiano inciso la trattenuta e il contatto suddetti.
Ritenuto, quindi, che, alla stregua del complessivo dispiegarsi dell’azione, non risulta integrata la fattispecie della “evidente simulazione” richiesta dall’an. 35.1.3 C.G.S. e che, pertanto, il reclamo merita accoglimento come da conforme richiesta delle parti. Per questi motivi
la Corte di Giustizia Federale, in accoglimento del reclamo come sopra proposto dalla S-S-C- Napoli S.p.A. di Napoli, annulla la decisione impugnata.
Pierpaolo Marino-"Siamo soddisfatti di una sentenza che innanzitutto restituisce onorabilità alla figura di Zalayeta, professionista serio e calciatore che ha ispirato l'intera carriera ai principi fondamentali di lealtà, correttezza, probità e fair play. Una sentenza che tra l'altro rende giustizia al risultato acquisito sul campo perché evidenzia non una ma due azioni fallose di Legrottaglie che giustificano, sia pur indirettamente, la decisione dell'arbitro e la legittimità del rigore. Personalmente ringrazio le tv napoletane Canale 34 e Tele A che hanno rilevato il fallo di Legrottaglie attraverso le immagini televisive ed in particolare Canale 34 che ha fornito tempestivamente il supporto visivo da produrre alla Corte di Giustizia Federale". Anche Edy Reja è sulla stessa linea: "Sono felice di questa decisione - dice il tecnico azzurro - soprattutto per il giocatore che non meritava assoltamente questa squalifica. E sono doppiamente felice perché potrò averlo a disposizione sin da domenica".
Redazione CalcioNapoliNews.it