13 Ottobre 2007 -- La sua vita da ultrà la racconta in due ore e mezza al giudice Luigi Giordano. Vincenzo Busiello, il capo di Ultras 72, finito in cella per l’incendio della tribuna stampa del San Paolo, si difende. Lui, il «re del tornello» indagato per incendio nel corso delle indagini condotte dalla Digos del vicequestore Antonio Sbordone e dal pm Antonio Ardituro, respinge le accuse. Difeso dal penalista Mario Bruno, spiega: «Ho sempre pagato biglietti e abbonamenti. Ho un lavoro, faccio la raccolta di rifiuti animali, e nulla più. Non nego di essere un capo ultrà - ha aggiunto - e di essermi battuto per l’orgoglio partenopeo, ma non ho alcun interesse nel dare alle fiamme alla sala stampa del San Paolo».

Le «celle» del telefono di Busiello confermano che quella sera del rogo sugli spalti, lui era presente in zona San Paolo. Busiello replica: «Stavo nel mio circolo, in zona Gazebo, quel raid non è mio». Anche Alberto Mattera replica alle accuse: «Mai fatto estorsioni per conto dei blue tiger». Salvatore Piccirillo, difeso dal penalista Gabriele Esposito, spiega: «Mio figlio gioca nella Primavera del Napoli, non avrei mai taglieggiato la società di mio figlio».

Fonte: ilMattino