12 Ottobre 2007 -- “Veniamo da due sconfitte consecutive, ma siamo consapevoli che la posizione in classifica è buona ed abbiamo dieci punti. Da San Siro siamo usciti con una prestazione positiva, anche se la sconfitta è stata di misura, alla fine potevamo anche pareggiare”. E’ quanto ha dichiarato
Matteo Gianello, portiere del Napoli e ‘secondo’ di Iezzo, ai microfoni della trasmissione ‘Marte Sport Live’ in onda dalle frequenze di Radio Marte. “Adesso abbiamo tre partite da affrontare che sulla carta sono molto impegnative – ha detto il portiere veronese - Andremo a Roma consapevoli delle nostre forze per giocarci la partita con una squadra candidata allo scudetto. La Roma da pochi punti di riferimento in attacco e sarà una gara più difficile di quella con l’Inter, perché l’Inter gioca sul colpo del singolo, sull’individualità dei campioni che ha davanti, mentre la Roma esprime un gioco basato sul collettivo e poi, magari, riparte con cinque o sei giocatori: giocatori di qualità, giocatori da Nazionale. Quindi sappiamo che sarà una partita difficile, però ce la giocheremo undici contro undici. Bisognerà evitare di farli ripartire, quando ripartono sono devastanti, hanno giocatori veloci, esplosivi e se gli dai spazio per ripartire ti possono fare male, come hanno già dimostrato in queste prime gare”.
“La sosta servirà per ricaricare le pile – ha detto Gianello – Stiamo seguendo in questi giorni un programma di lavoro più impegnativi che ci serve per recuperare energie e metterle da parte per il prosieguo del campionato. Dalla settimana prossima incominceremo a pensare alla partita contro la Roma. Sarà una gara impegnativa, la squadra la conosciamo, avremo il massimo rispetto, ma non abbiamo paura. Non ci saranno i tifosi - ha proseguito Gianello commentando l’ordinanza del Viminale che vieta ai tifosi azzurri di essere al fianco della propria squadra anche per questa trasferta, dopo quella di Milano - Purtroppo anche l’anno scorso abbiamo fatto delle partite fuori casa senza i tifosi. Che posso dire? Mi dispiace che non possono seguirci, purtroppo questo è il calcio in questo momento, ne prendiamo atto e cercheremo di dare loro delle soddisfazioni anche se staranno lontano. Per i tifosi che ci seguono sempre stare a casa e vedere la partita in TV sarà sicuramente una sofferenza, ma noi cercheremo di giocare anche per loro e magari dargli una gioia”.
Gianello ha poi proseguito parlando del suo attuale momento di forma e del suo ruolo da vice-Iezzo: “Per me questo è un momento positivo - ha detto - Penso che debuttare nel Napoli a 31 anni sia il massimo: un sogno! Sono consapevole da ‘vice’ che questo è il mio ruolo e che debbo sempre farmi trovare pronto. Davanti c’è
Gennaro che è bravo, lui è il portiere titolare ed io debbo cercare di farmi trovare sempre pronto, allenarmi per bene e sperare che in futuro ci siano altre possibilità. Ripeto sono consapevole dei miei mezzi e delle gerarchie, ma continuo ad allenarmi come se la domenica dovessi andare in campo per farmi trovare sempre pronto. In una squadra come il Napoli che vuole puntare in alto, bisogna sempre farsi trovare pronti, non si deve sbagliare nessuna partita e credo di aver dato sempre il mio contributo ogni volta che sono stato chiamato in causa”.
“Con il passare degli anni il Napoli è cresciuto gradualmente – ha detto Gianello in conclusione - scalino per scalino, ha creato un’organizzazione perfetta. Sarà così anche per il futuro perché il Napoli vuol fare le cose in grande. La crescita si è vista in questo tempo ed io sono orgoglioso e contento di averne fatto parte e spero, anche in futuro, di continuare a far parte di questo Napoli che vuole crescere sempre di più. Il fatto che io, veronese, giochi nel Napoli e che poi sia stato protagonista proprio nella mia città in quella gara ‘storica’ col Verona divenendo per i napoletani uno degli eroi artefici della promozione è la dimostrazione concreta che il tifoso napoletano lascia da parte la rivalità che può avere nei confronti della città di Verona, dei veronesi, ed apprezza la professionalità delle persone. La gente di Napoli vede che quando vado in campo, sia quando faccio gli allenamenti, sia quando gioco, lo faccio sempre con il massimo impegno, con la massima dedizione a questa maglia ed a questa Società”.
A cura di Felice Angelillo
Redazione CalcioNapoliNews.it