09 Ottobre 2007 -- Una delegazione del club azzurro capitanata dall’avvocato Minervini è arrivata stamane a Palazzo San Giacomo per discutere con l’assessore allo sport Alfredo Ponticelli, il problema delle reti di protezione da installare nell’impianto per fermare i lanci dei teppisti. Sul tavolo anche altre piccole modifiche sul fronte della sicurezza, ma soprattutto le reti anti-lancio.

Dall’incontro dovrà scaturire un piano operativo da seguire nei prossimi mesi. Innanzitutto bisognerà decidere dove sistemare il sistema di protezione: se limitarsi alla sola zona dei distinti dove spesso si sono verificati i lanci di bottiglie verso il campo, oppure allargare la protezione anche a tutti gli altri settori dello stadio e si parlerà soprattutto dei costi. L’Amministrazione sostiene che lo stadio, attualmente, dopo le modifiche richieste dalla questura e dalla prefettura, risponde alle norme antiviolenza e che la rete di recinzione serve esclusivamente al Napoli per evitare sanzioni future, per cui la società dovrebbe accollarsi interamente i costi.

Al termine dell’incontro l'assessore allo sport del Comune di Napoli, Alfredo Ponticelli, è intervenuto a Marte Sport Live su Radio Marte: “Questa mattina mi sono incontrato con il Napoli - ha detto Ponticelli - insieme abbiamo verificato un piano di fattibilità per la realizzazione di una rete, che protegga il terreno di gioco da eventuali lanci di oggetti contundenti. Abbiamo cercato di capire se è davvero possibile realizzarla, tuttavia il Comune di Napoli non si è ancora espresso in merito. Per noi l'importante è che non vengano penalizzati gli spettatori dal punto di vista della visibilità. In ogni caso, se la rete dovesse essere realizzata, sarebbe molto simile a quella già esistente allo stadio di Francoforte, studiata nei minimi dettagli per non creare problemi di visibilità dalle tribune”.