06 Ottobre 2007 --
Cruz, attaccante dell'Inter: "L'Inter ha dimostrato di essere una grande squadra. Sono contento della mia prestazione. Sapevamo che il Napoli è una squadra che ha dei buoni giocatori, è venuta qui a San Siro e si è giocato la partita e ci ha fatto anche impaurire un po'".
Mancini, allenatore dell'Inter: "Il Napoli è partito bene, mentre noi eravamo un po' larghi e facevamo fatica a tenere la palla, poi nel finale del secondo tempo abbiamo cercato di gestire la gara ed abbiamo subito il gol del 2 a 1 che poteva crearci qualche problema, ma se il Napoli avesse pareggiato, credo che sarebbe stata un ingiustizia. Abbiamo avuto 7 palle gol e ne abbiamo fatto solo 2. Dobbiamo chiudere la partita, perchè poi l'avversario un gol lo può trovare sempre. I miei giocatori stanno tutti bene, in settimana decido chi mandare in campo, anche in base alla tenuta atletica, la scelta oggi è caduta su Cruz ed è andata bene, ma anche Crespo poteva giocare. Ibra è un giocatore particolare, capace di alcune giocate, può mettere i compagni in condizione di fare gol, ti dà una mano in fase difensiva. Prima di cambiare Cruz ho chiesto a lui se stava bene, mi ha risposto di sì e l'ho tenuto in campo".
De Laurentiis: "Erano troppi anni che il Napoli mancava un appuntamento importante della serie A. Mi sono divertito, ho visto che la squadra è una squadra che gira, ho visto che l'Inter ha fatto più fuorigioco di noi, i tiri sono stati come numero paritetici, ovviamente l'Inter è una squadra di un altro pianeta e non si può pensare di arrivare qua e poterla battere. Il nostro scopo è adesso far crescere il Napoli con grande umiltà e continuità, oggi, ripeto, mi sono divertito molto, forse se c'è un appunto da fare che magari i cambi andavano fatti all'inizio del secondo tempo e non nell'ultimo quarto d'ora, così come pure Garics e poi non capisco perchè abbiamo comprato 'sto Rullo e poi me lo ritrovo seduto sempre dietro di me in tribuna. Comunque, andiamo avanti su questa linea e poi vedremo fra sette, otto partite dove saremo, noi siamo partiti puntano alla metà classifica. Non è nessun attacco al tecnico che ha la mia più totale fiducia, l'ho sempre difesa, ma non ha bisogno di essere difeso perchè è uno che ha una grande esperienza ed insieme alla società cercheremo di mettere sempre appunto per il meglio la squadra. Non caricherei di responsabilità nessuno, nè Lavezzi, nè l'allenatore, nè nessun altro gicoatore. I tempi di Maradona sono passati. Il Napoli è targato 24 giocatori e speriamo che tutti questi giocatori siano in grado di esprimere i loro valori ed avere un gruppo valido che ci porti alla vittoria."
Reja: "Ho sempre giocato con due attaccanti, non era il caso di cambiare da subito, perchè la squadra aveva giocato bene, teneva molto bene il campo, non c'erano problemi da nessuna parte, purtroppo abbiamo beccato un gol di più, un gol di troppo che si poteva sicuramente evitare, soprattutto il secondo, dovevamo stare più attenti, per il resto la prestazione l'abbiamo fatta, abbiamo giocato anche bene ed abbiamo giocato a testa alta contro la migliore formazione del campionato e che ha dei valori individuali straordinari. Abbiamo tenuto bene e nella parte finale li abbiamo messi anche in soggezione. Le distanze le abbiamo perse perchè abbiamo rinculato troppo. I primi 20' abbiamo giocato bene, nel secondo tempo abbiamo li abbiamo aggrediti un po' più alti e loro hanno avuto qualche difficoltà. Noi questo tipo di atteggiamento lo abbiamo avuto per 20' dopo siamo stati contratti e portavamo palla nelle zone centrale del campo, dove c'è stato qualche errore e sono stati intercettati diversi palloni nostri e queste opportunità all'Inter non le puoi dare. Noi giochiamo con tre difensori centrali, loro erano due attaccanti quindi anche se si andava a raddoppiare su Ibrahimovic l'altro doveva guardare la seconda punta. Avevamo due esterni, Savini su Figo e Grava su Cesar, di conseguenza l'equilibrio dal punto di vista tattico lo avevamo, loro dove sono ripartiti sono ripartii nella zona centrale del campo e ci hanno sorpreso. Il primo gol, magari ci sta, ma il secondo potevamo evitarlo. Comunque quando giochi contro certi giocatori la differenza la fa la qualità."
Sosa: "Sono entrato ed ho avuto l'opportunità di segnare, ho avuto anche un altra palla che su di un angolo l'ho solo sfiorata. Il Presidente ha sempre ragione, ma il lavoro del mister non si mette in discussione poichè viene dalla serie C ed ha vinto due campionati di fila. Sono contento perchè dal primo anno di serie C sono tornato a giocare in serie A in qeusto stadio che è un monumento del calcio mondiale, questa è una cosa molto bella. Poi, in questo momento mi tocca entrare solo per pochi minuti, ma io rispetto le scelte dell'allenatore, perchè ho imparato che nel calcio, come nella vita, bisogna avere rispetto per chi scegliere e dunque sono tranquillo con me stesso. Fa piacere essere riconuscito come leader anche fuori del calcio ed avere l'opportunità di contribuire all'inserimento di giovani calciatori come Gargano e Lavezzi. Qui mi ha portato il direttore Marino ed io devo molto a lui."