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"Godiamo senza esaltarci troppo"
Paolo Cannavaro fa professione di umiltà ma anche esercizio di sana filosofia partenopea.

27 Settembre 2007 -- Miglior difesa, quarto risultato consecutivo, dieci punti in classifica. Cosa volete di più?

"Beh, continuasse così non potrei chiedere di meglio. Ma sappiamo che siamo all'inizio. Di certo un avvio così forte non ce lo saremmo aspettati neppure noi. Ma evidentemente questi sono i frutti di un progetto che prosegue alla grande. Di fondo questa squadra ha un gruppo solido che da anni sta insieme. In più si sono aggiunti pochi elementi ma di grande qualità. Questo credo sia il nostro segreto: la programmazione".

Anche perché ieri c'era in campo gran parte del gruppo 'storico'?

"Infatti. Ieri ci è sembrato di rivivere alcune gare dello scorso anno, quando vincevamo col cuore, soffrendo e con la zampata di un nostro attaccante nel finale. Sosa poi ci ha ormai abituati a queste prodezze. Ma in assoluto adesso godiamoci il momento che stiamo vivendo ma non esaltiamoci troppo perché abbiamo da qui in avanti un ciclo di gare difficilissimo. E corriamo il rischio in un batter d'occhio di compromettere quanto di buono abbiamo fatto sinora".

La costante è comunque la difesa. Vi aspettavate di essere un bunker anche in serie A?

"A dire il vero no. Però eravamo curiosi di affrontare l'esame di un campionato così difficile. Credo che tutto il reparto sia cresciuto ma che non sia solo merito di noi difensori quanto del centrocampo che ci aiuta e filtra moltissimo la spinta avversaria. Penso che il nostro grande merito sia quello di aver trovato una quadratura precisa e consolidata nel tempo. Poi, quando tutto va male abbiamo alle spalle due grandi portieri. Iezzo e Gianello credo siano tra i più forti in circolazione".

E Cannavaro, ci pensa sempre all'azzurro Nazionale?

"Il mio obiettivo principale lo ripeto sempre: è crescere e diventare grande insieme al Napoli. Questa è la frase che disse Pierpaolo Marino nel giorno della mia presentazione ed io spero che il Direttore sia stato profetico. Per me Napoli è sempre il più grosso esame. Devo dimostrare ogni giorno di poter essere all'altezza di questa maglia e di essere un protagonista nella mia città. Il resto poi, se dovesse venire, sarà solo una conseguenza..."


Fonte: SSCNapoli.it