19 Settembre 2007 --
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Ieri, alle ore 18,30 (ed in replica alle 00,30) è andata in onda su SKY Sport 1 la seconda puntata della trasmissione telivisiva dedicata al Napoli che prende il nome di ‘SpaccaNapoli’. Nel corso del programma, che va in onda tutti i martedì, c'è stata l’intervista al noto cantante napoletano, Gigi D'Alessio, ed ai tifosi partenopei che, dopo aver vissuto stagioni difficili tra fallimento, serie C e serie B, con i successi di Udine e Sampadoria intravedono la possibilità di poter sognare.
La trasmissione è iniziata con l’intervista al difensore azzurro Gianluca
Grava : “Sono convinto che quest’anno ci potremo togliere tante soddisfazioni – ha detto Grava alle telecamere di Sky – ma è presto per parlare di Champions League perché il campionato è molto lungo e la serie A è molto difficile. Però il Napoli è un’ottimo gruppo, ha delle buone basi, quindi sono convinto che faremo bene. Bisogna fare i complimenti alla società ed al direttore che hanno creduto in questi giovani, i quali, tra qualche anno, diventeranno grossi campioni. Hanno una grande personalità, perché non è facile giocare in una piazza come Napoli e fare bene come stanno facendo loro”.
“Io ho esordito da capitano ad Udine – ha continuato Grava - abbiamo vinto per 5-0 quindi per me sarà difficile dimenticare quella data. Sono orgoglioso di indossare questa maglia, ma soprattutto di fare il capitano in queste partite, sono grandi soddisfazioni considerando che siamo in serie A”. Il servizio ha poi mostrato il
gol di Grava nella gara Napoli-Juve Stabia (02/10/2005) in cui segnò con la suola della scarpa. Il difensore azzurro rivedendolo ha commentato: "A me sta bene fare anche come li definisco io ‘gol ignoranti’ magari fare un gol di classe come lo ha fatto Hamsik non sarebbe male, ma l’importante è fare gol".
Mentre scorrevano le immagini del gol di
Hamsik, lo stesso commentava: “Nel Napoli ti devi ambientare subito. Sono molto contento che abbiamo vinto la prima partita in casa e di aver fatto gol. Aver vinto due partite consecutive è un buon segno, speriamo di continuare così. Il nostro segreto è che siamo giovani che danno tutto in campo per il Napoli e per la società".
La trasmissione è andata avanti con
Lavezzi: ”Ho conosciuto Maradona quando giocavo in Argentina nel San Lorenzo. Insieme ad altri giocatori sono stato invitato al suo programma televisivo “La Noche del 10” e così ho avuto la possibilità di incontrarlo”. In quella occasione Lavezzi diede la sua maglia a Maradona.
Anche
Cupi ha parlato del suo lungo stop: ”Dopo l’intervento che ho fatto, riuscire a correre, per me è un’altra vita. Prima non riuscivo a fare niente, sentivo fitte sugli adduttori per cui facevo poca strada. Sono stato fermo un anno e tre mesi e posso dire che è stata abbastanza dura. Non ho mai mollato perché so fare questo di professione, altrimenti sarei in fabbrica a lavorare come mio fratello. Ricordo che quando siamo ritornati a Napoli da Genoa, io sul pullman scoperto ero seduto all’ultimo posto. Tanti tifosi mi riconoscevano, per me era una cosa da brividi, dopo tanti mesi di in’attività in una piazza come Napoli, non è facile avere ancora tifosi che ti acclamano, è stata un’emozione fantastica. Adesso il mio sogno è fare un gol, un giorno un tifoso mi disse: 'Gesù facci nù miracolo', spero che si avvera”.