16 Settembre 2007 -- C'era grande attesa, oggi pomeriggio al San Paolo, soprattutto da parte dei circa 55mila tifosi presenti sugli spalti. Tutti volevano capire se il Napoli visto ad Udine fosse il vero Napoli. Ebbene le aspettative non sono andate deluse, il Napoli ha vinto due a zero ed ha offerto bel gioco e spettacolo, segnando così anche la rivincita del tecnico Reja che a lungo nello scorso campionato ed anche ad inizio stagione era stato criticato per il non gioco espresso dalla squadra. Andiamo però con ordine nella ricostruzione della gara.
La Sampdoria giunta in formazione rimaneggiata per le assenze di Cassano, Volpi, Ziegler, Campagnaro e Bonazzoli, proprio all'ultimo istante è costretta a tenere in panchina Bellucci alle prese con problemi gastrointestinali. Al suo posto, Walter Mazzarri, allenatore in seconda del Napoli di Ulivieri ed oggi allenatore della Sampdoria, manda in campo Caracciolo, Reja, invece, si affida alla squadra che ha strapazzato l'Udinese due domeniche fa. Gli ospiti si rendono subito pericolosi con Caracciolo che, al 1' , va via sulla sinistra, salta Cupi e Cannavaro calciando a giro sul secondo palo, ma per fortuna di Iezzo la palla termina alta. Il Napoli risponde al 3' con il colpo di testa di Zalayeta, su cross dalla sinsitra di Lavezzi, che termina di poco fuori. Gli azzurri cominciano a macinare gioco, con la Samp che bada principalmente a difendersi per poi tentare di ripartire in contropiede con Caraccio, Montella e Del Vecchio. Al 6' Hamsik serve al centro per Domizzi che viene atterrato e reclama il rigore, ma l'arbitro Gava, su segnalazione del guardalinee assegna una punizione agli ospiti per il fuorigioco del difensore del Napoli (al replay il fuorigioco sembra inesistente ed il fallo da rigore sembra esserci, ndr). Mazzarri è costretto a fare a meno di Lucchini che si infortuna ed al suo posto inserisce Gastaldello.
Al 18' su cross di Hamsik, Zalayeta, di testa, svetta nella mischia creatasi in area della Samp e centra la traversa. Al 20' triangolo Hamsik-Lavezzi, col primo che poi serve in area per l'accorrente Zalayeta che, però, non riesce a controllare la palla e così il suo tiro termina sul fondo senza creare pericolo per la porta della Sampdoria difesa dal rientrante Castellazzi. Al 24' la punizione dal limite battuta da Domizzi e scaturita da l'ennesimo atterramento di Lavezzi andato via in contropiede, termina alta sulla traversa. La Samp si rivede al 28' quando Del Vecchio va via sulla destra in contropiede, ma è bravissimo Gargano a recuperare e da dietro, in scivolata, riesce a toccare la palla quel tanto che basta per consentire a Iezzo di uscire e bloccare la sfera a terra prima che Del Vecchio riuscisse a calciare in rete. Al 36' va via Zenoni sulla destra, crossa al centro per l'accorrente Montella, Iezzo esce a terra e blocca la palla anticipando il giocatore avversario che poi lo colpisce involontariamente alla testa ed è costretto a ricorrere alle cure mediche.
Il Napoli gioca bene, crea tantissimo, ma non riesce a trovare l'ultimo passaggio che porti al gol e questo nonostante Lavezzi sia una spina costante nel fianco della difesa doriana e sia a tratti imprendibile e braccato da tre, quattro avversari. Rischiano gli azzurri quando al 41' Gargano perde palla a centrocampo ad opera di Montella che poi tenta il tiro dal limite che Iezzo blocca senza affanni. Al 42' l'incredibile errore difensivo di Castellazzi e Bastrini che non si intendono e, scontrandosi, finiscono per regalare palla a Zalayeta che porta il Napoli in vantaggio. Infatti, l'attaccante azzurro, tutto solo ed a porta vuota, non ha difficoltà a controllare di destro ed insaccare di sinistro. Il Napoli non è appagato e continua ad attaccare e così al 45' c'è da registrare il tiro dal limite di Zalayeta che termina di poco fuori. Si va, dunque, al riposo col Napoli in vantaggio in maniera si fortunosa, ma, comunque meritata.
Al rientro in campo, la musica non cambia: il Napoli è sempre padrone del gioco e continua ad attaccare per raddoppiare e mettere il vantaggio al sicuro. Al 4' Zalayeta ruba palla a centrocampo, serve per Gargano che, però, non riesce a trovare il tempo per calciare e poi la difesa della Samp riesce ad allontanare il pericolo. Al 7' Del Vecchio entra in area dalla destra, con Gargano che gli sta addosso e lo costringe ad andare sul fondo del campo, da qui Del Vecchio tenta il tiro sul primo palo dove Iezzo è ben appostato e blocca senza difficoltà. Al 13' c'è un tiro a giro dal limite di Zalayeta, vola Castellazzi e devia in angolo sulla destra. Al 15' Hamsik dalla bandierina per poco non sigla il raddoppio, Castellazzi si salva deviando ancora in angolo sulla destra. Al 19' un'altra tegola si abbatte sulla Sampdoria che è costretta a fare a meno di Bastrini per problemi fisici: al suo posto Mazzarri inserisce Franceschini. Al 21' su cross dalla destra di Grava servito da Zalayeta, Hamsik si tuffa di testa, mandando la palla a lato. Un minuto dopo, al 22', il tiro dal limite di Blasi termina alto sulla traversa. Mazzarri effettua l'ultimo cambio inserendo Bellucci per Montella tentando il tutto per tutto, ma la squadra blucerchiata sembra priva di mordente ed in balia del Napoli. Rischiano gli azzurri al 30' quando Grava perde palla a centrocampo innescando il contropiede di Bellucci, ma è bravissimo Domizzi a recuperare.
Al 31' arriva il gol del raddoppio azzurro che mette il risultato al sicuro grazie ad un'azione magistrale che, da un po' di tempo a questa parte, non è più merce rara per la squadra di Reja: Lavezzi di spalla serve per Hamsik che poi triangola con Zalayeta, entra in area, con un dribbling di destro salta l'avversario e poi di interno sinistro deposita in rete facendo esplodere di gioia il San Paolo. Reja da un po' di respiro ai suoi uomini e preoccupato, anche, dell'ingresso di Bellucci, inserisce Contini al posto di Savini, schierando come terzo di difesa a destra e spostando Cupi, il più rapido dei difensori azzurri, proprio sul lato di Bellucci, onde evitarne le avanzate offensive. Al 35' proprio Bellucci contrastato da Cannavaro in area finisce a terra, ma per l'arbitro Gava è punizione per il Napoli. Il Napoli forte del doppio vantaggio non è appagato e continua ad attaccare. Al 37' ci prova Blasi in rovesciata, la palla deviata da un giocatore doriano sta per finire in rete, ma poi la difesa blucerchiata si salva mandando in angolo. Al 39' Hamsik dalla sinistra entra in area e calcia debole e centrale e così Castellazzi blocca. Reja manda in campo Bogliacino per Hamsik e poi Calaiò per Lavezzi, regalando allo slovacco ed all'argentino la standing ovation del pubblico. I nuovi entrati vanno vicino ad un altro bel gol al 48': doppia triangolazione Bogliacino-Calaiò con il tiro di quest'ultimo, a tu per tu con Castellazzi, che viene deviato dal portiere con la punta del piede d'istinto e anche con un po' di fortuna.
E' questa l'ultima azione degna di nota, dopodichè Gava manda tutti negli spogliatoi senza dare il tempo a Blasi di battere l'angolo sulla sinistra che si era nel frattempo guadagnato. I tifosi azzurri possono così lasciare lo stadio soddisfatti e contenti dopo aver applaudito a lungo i propri beniamini. A tutti quelli che non hanno potuto seguire la gara, diciamo che il Napoli ha ripetuto la bella gara vista contro l'Udinese (ma anche col Cagliari gli azzurri non avevano giocato male uscendo sconfitti, ma tra gli applausi del pubblico, ndr). Mazzarri a fine gara è parso rammaricato per la rete dell'uno a zero scaturita da un clamoroso errore difensivo di Castellazzi e Bastrini, che ha consentito a Zalayeta di segnare a porta vuota, ma comunque va dato atto al giocatore azzurro di essere andato lì proprio per dare fastidio ed indurre i due all'errore, riuscendoci e meritando così la rete. Quella di oggi potrebbe essere definita anche la rivincita di Reja nei confronti dei suoi critici (in verità, spesso, lo scorso campionato anche noi abbiamo criticato l'operato del tecnico azzurro, ndr). La squadra di Reja ha dialogato in maniera pulita ed ordinata, con un gioco che è andato via fluido e veloce a dimostrazione che con gli uomini giusti il tecnico friulano è in grado di assicurare quello spettacolo che si invocava da diverso tempo. Come ha detto Reja non possiamo definire con esattezza chi è stato il migliore perchè tutti hanno giocato benissimo, però una cosa è certa: il Napoli visto fin qui può salvarsi tranquillamente e Lavezzi, come confermato anche da Mazzarri, è davvero un fenomeno!
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it