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Gargano e Hamsik a Napoli di corsa
Rientrano in anticipo dalle loro nazionali e prenotano un posto. In città biglietti a ruba: in 50.000 per la Samp

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14 Settembre 2007 -- Walter Alejandro Gargano rientra con un giorno di anticipo a Napoli. Aveva partecipato mercoledì sera all’amichevole tra Sud Africa ed Uruguay terminata a reti bianche. Lo aspettavano per oggi ma lui ieri mattina ha preso il primo aereo utile da Johannesburg, si è sobbarcato due scali intermedi e di pomeriggio si è presentato al campo di allenamento. Ai tifosi che lo riconoscono e lo assediano per un autografo o una foto ricordo, prima a Capodichino e poi davanti all’albergo di Castelvolturno, il ventiduenne di Paysandù replica:“ Sto bene, spero di giocare con la Sampdoria, sono prontissimo”. Lascia il bagaglio e corre da Reja:“ Mister, sono stato in campo novanta minuti l’altra sera ma nessun problema. Posso fare anche una sgambatura, se vuole”. L’allenatore lo ascolta e sorride. “ Meglio che vai a riposare, ci vediamo domani”, replica Reja mentre qualche compagno che incrocia Gargano al termine della seduta lo prende in giro:“ Neanche con il Sud Africa siete stati capaci di vincere”.

E’ la nuova voglia di Napoli. Stavolta esplosa nello spogliatoio quasi quanto sta succedendo all’esterno. A ruba i biglietti per la partita con la Samp. Di ogni ordine di posto. Ormai si viaggia verso i cinquantamila paganti, abbonati compresi. Ma la disponibilità di Gargano, elemento fondamentale nel centrocampo azzurro, non ha sorpreso più di tanto l’allenatore. Anche il primo giorno che arrivò in ritiro il piccolo uruguagio chiese al tecnico se poteva già partecipare all’amichevole che aveva in programma il Napoli di pomeriggio.

Semmai ha sorpreso la voglia di Marek Hamsik, arrivato a Castelvolturno alle 15.30 proveniente da Trnava dove aveva preso parte alla seconda partita della Slovacchia, contro il Galles per le qualificazioni agli Europei. Brutta sconfitta per il giovanissimo centrocampista del Napoli, cinque a due per gli ospiti. Anche lui, come Gargano ha chiesto di potersi allenare. Ed anche lui ha rassicurato Reja:“ Ho giocato entrambe le partite della nazionale ma non mi sento affatto stanco. Purtroppo nella seconda gara la nostra difesa non ha funzionato ed abbiamo perso di brutto. Ora posso concentrarmi esclusivamente sulla Sampdoria”.

Contento più di tutti il tecnico del Napoli. Questo spirito di emulazione che si è scatenato nello spogliatoio non può che aiutare a mettere in campo una formazione determinata, carica al punto giusto, cosciente dell’impegno che l’attende. Ormai il cinque a zero di Udine fa parte dei ricordi più belli, la mente è rivolta invece alla prossima gara interna. “ Da affrontare con slancio ma anche con giudizio”, dicono le voci di dentro. Sono pienamente recuperati Cupi e Paolo Cannavaro, quest’ultimo invocato in nazionale al posto del fratello (che sarà squalificato) da una tifoseria intera.

L’orientamento di Reja sarebbe quello di riconfermare in blocco la formazione schierata a Udine. Fugate ieri le perplessità sulle condizioni di Gargano ed Hamsik, poco più di quarant’anni in due. Non sono stanchi, hanno voglia di giocare e vincere, di avventarsi sulla Samp e salutare la prima vittoria al San Paolo. “ Meglio così“, ha confessato Reja. Solo due sedute di allenamento per provare gli schemi ma quando c’è tanto desiderio di ritornare in campo basta poco per memorizzare. Nel Napoli, lavorare sul campo per migliorarsi non procura noia, anzi è scattata la corsa ad una maglia da titolare e Gargano ha trascorso dieci ore tra un aeroporto e l’altro per arrivare con un giorno di anticipo.
Rino Cesarano
Fonte: Corriere dello Sport