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“L’entusiasmo del S.Paolo ci farà crescere”
Reja non si fida della Samp, anche senza Cassano. Intanto il tecnico ha stabilito gli intoccabili

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10 Settembre 2007 -- Adesso Reja strizza l’occhio al San Paolo. E’ lì che il Napoli dovrà confermare quanto di positivo visto a Udine; ed è lì che può racimolare quei punti che gli consentiranno di affrontare il ciclo terribile con una certa serenità. “ Ci aspettano tre partite in casa su quattro - dice l’allenatore (ieri spettatore di Triestina-Lecce)- ma noi penseremo esclusivamente alla prima, quella con la Sampdoria che sarà priva di Cassano e mi dispiace perchè il ragazzo merita affetto ma si tratta di una formazione da annoverare tra le prime dieci del campionato, che ha un organico di assoluto valore, esperta ed organizzata. Di sicuro, la vittoria di Udine farà riversare sui miei ragazzi un mare di affetto e questo può solo aiutarci nel processo di crescita. Non saremo quelli visti con il Cagliari e mi auguro che possiamo essere spesso quelli ammirati con l’Udinese”.

Dopo la Sampdoria, il Napoli andrà ad Empoli, dopodichè riceverà Livorno e Genoa. Si prevede un settembre roseo se gli azzurri dovessero confermarsi anche tra le mura amiche. “Lo spero - aggiunge il tecnico friulano - Giocare sulla spinta dell’entusiasmo aiuta parecchio. Nel nostro gruppo ci sono tanti giovani che non aspettano altro che sentirsi a proprio agio davanti al pubblico amico. Stiamo lavorando per migliorare certi meccanismi, eliminare qualche difetto e prepararci ad affrontare avversari che non ti concedono tanti spazi”.

Gli intoccabili-Intanto, Reja in brevissimo tempo è riuscito ad ottenere quello che ostinatamente aveva cercato in due anni e mezzo di permanenza sulla panchina azzurra: velocizzazione della manovra, cambi improvvisi di gioco, finalizzazioni continue. Merito dei nuovi innesti ma anche di un centrocampo totalmente rigenerato. Ormai il tecnico ha fissato i punti fermi della formazione: Iezzo tra i pali; Cannavaro e Domizzi al centro della difesa; Gargano in cabina di regia; Zalayeta e Lavezzi, terminali della fase offensiva. Gli altri possono ruotare liberamente e le alternative non mancano: in panchina scalpitano i vari Contini, Rullo, Bogliacino, De Zerbi e Calaiò che farebbero gola a diversi club che navigano nella zona medio-bassa della classifica. “ L’importanza del gruppo è fondamentale - sottolinea il tecnico - Se rientriamo nell’ottica che nell’arco di un campionato ci sarà spazio per tutti allora possiamo fare tanta strada. Se, invece, spuntano mugugni oppure si creano dualismi allora rischiamo di fare passi indietro. In questo anche l’ambiente dovrà aiutare nel processo di maturazione. Per il momento tutto procede bene ma ora arrivano le prove-verità. Dopo Udine, gli avversari ci affronteranno con un altro spirito e noi dobbiamo essere bravi a saper anche soffrire e a superare eventuali ostacoli”.

I moduli-Per le caratteristiche degli uomini che si ritrova a disposizione, Reja può cambiare sistemi di gioco in corsa e questo garantisce una invidiabile imprevedibilità:“ Stiamo lavorando proprio su quello. Riuscire a cambiare pelle potrebbe rivelarsi un’altra arma importante in nostro possesso. Nel frattempo, l’ambientamento e la conoscenza dei nuovi procede a ritmo spedito. I sudamericani, Lavezzi, Zalayeta, Gargano già s’intendono a meraviglia. Hamsik è più maturo dell’età che porta. Ed il gruppo storico sta svolgendo un lavoro encombiale”.

Oggi ancora riposo per gli azzurri. Reja ha voluto premiare l’applicazione mostrata negli allenamenti dopo la vittoria di Udine. “ Ma da martedì vi voglio pronti per preparare il ritorno al San Paolo come si conviene: non sarà facile avere la meglio sulla Sampdoria”. Ormai quel 5 a 0 al Friuli è già in archivio.
R. Cesarano
Fonte: Corriere dello Sport