02 Settembre 2007 -- Alla vigilia della trasferta di Udine, dopo il passo falso in casa col Cagliari, nemmeno il più accanito dei tifosi azzurri avrebbe potuto immaginare un risultato del genere. Vincere in trasferta contro la squadra che, solo una settimana fa, aveva messo in crisi i campioni d'Italia dell'Inter e vincere, poi, con un clamoroso 5 a 0 era davvero impensabile. Le critiche erano già pronte dietro l'angolo, soprattutto perchè Reja aveva rinunciato a Calaiò per Zalayeta ed aveva preferito Blasi a Bogliacino, mandando in panca De Zerbi che nella notte di coppa Italia era parso uno dei migliori e dei più in forma. Il risultato, dunque, non solo ha dato ragione a Reja ma ha messo a tacere tutte le critiche scaturite dopo la prima giornata. Marino, non il direttore sportivo del Napoli, ma l'allenatore dell'Udinese, si era affidato per l'attacco al tridente Floro Flores-Asamoah-Quagliarella.
L'Udinese, giocando in casa, si era subito riversata in attacco, col Napoli che, invece, restava guardingo. Al 6' un grandissimo sinistro dalla distanza di Quagliarella terminava di poco a lato del primo palo. Dopo una fase di studio e di attesa, il Napoli cominciava a rompere gli indugi prendendo in mano le redini del gioco. Al 15' Domizzi effettuava dalla destra una sorta di tiro-cross che Lavezzi non riusciva a deviare in rete per un soffio. Passava un minuto ed il Napoli andava in vantaggio. Era il 16', Lavezzi andava via ottimamente sulla sinistra, entrava in area e di esterno destro serviva per l'accorrente Zalayeta che, di piatto destro, insaccava sul secondo palo. L'Udinese rispondeva al 18' con un tiro su calcio di punizione di Quagliarella, dal limite, che attraversava la barriera, ma era bravissimo Iezzo a deviare la palla ed a salvare la porta. Al 25' ci provava ancora Quagliarella dalla distanza, ma trovava ancora una volta Iezzo pronto a respingere il suo tiro, poi Asamoah insaccava in rete, ma in netta posizione di fuorigioco e dunque il gol non era valido. La gara procedeva a ritmo discreto col Napoli che non sembrava soffrire più di tanto ed era sempre pronto a ripartire con le accelerazioni di Lavezzi o le verticalizzazioni di Hasmik e Gargano. Al 37' contropiede del Napoli con Lavezzi che veniva fermato proprio sulla linea dell'area di rigore dell'Udinese da un intervento falloso di Zapata. Gli azzurri volevano il rigore e l'espulsione per fallo da ultimo uomo, ma l'arbitro Gervasoni di Mantova non era dello stesso parere ed optava per una punizione dal limite e per l'ammonizione di Zapata. Al 42' il Napoli raddoppiava: su cross in area di Hamsik, scaturito da un angolo sulla destra guadagnato da Lavezzi, c'era il colpo di testa di Zalayeta al centro dove Cannavaro girava per Domizzi che di testa insaccava in rete. L'Udinese appariva stordita, Floro Flores provava a dare un dispiacere alla sua ex squadra al 45' calciando dalla distanza, a giro sul primo palo, ma la conclusione terminava fuori, poi al 47' un debole sinistro dalla distanza di Quagliarella veniva bloccato a terra da Iezzo. L'ultima azione degna di nota era ancora del Napoli, ancora di Lavezzi, vera spina nel fianco della retroguardia avversaria, il 'fulmine' al 48', dopo una triangolazione con Gargano, entrava in area sulla sinistra e da posizione angolata tentava di scavalcare Chimenti con un pallonetto, ma la palla terminava alta sulla traversa.
Ad inizio ripresa Marino effettuava subito un cambio per l'Udinese inserendo Sivok al posto di Boudyanski. I padroni di casa spingevano per tentare di accorciare le distanze, mentre il Napoli si difendeva con ordine tentando di ripartire in contropiede. Al 6' Floro Flores entrava in area per vie centrali e poi graziava Iezzo calciando alto sulla traversa. Cupi era costretto ad uscire per qualche problemino muscolare ed al suo posto Reja mandava in campo Contini. Al 9' c'era una grandissima azione di Quagliarella che, appena dentro l'area, calciava a botta sicura, ma Cannavaro riusciva a deviare quel tanto che basta per far andare la palla in angolo sulla sinistra. Sul corner allontanava la difesa del Napoli con quelli dell'Udinese che protestavano per una presunta trattenuta di Grava ai danni di Quagliarella (10' st). Marino effettuava il secondo cambio inserendo Di Natale per Floro Flores ma era il Napoli ad andare ancora in gol al 20' con Lavezzi che entrava in area dalla destra servito da Gargano, con una finta di destro saltava Sivok e di sinsitro insaccava di potenza sul secondo palo. Sotto di tre reti a circa 20' dalla fine, parte dei tifosi di casa cominciavano a sfollare, col Napoli che ormai era padrone del campo e del gioco. Al 22' Hamsik servito da Zalayeta entrava in area dalla sinistra giungeva sul fondo e poi passava all'indietro al centro per un compagno di squadra che però non c'era. Al 25' su dormita generale della difesa dell'Udinese, prima con Chimenti che non riusciva ad agguantare il lento cross di Grava dalla destra, poi con Mesto che non riusciva ad allontanare la palla, Zalayeta a due passi dalla porta vuota insaccava per il 4 a 0 e per la sua prima doppietta in azzurro. Per il Napoli arrivava il secondo cambio: usciva Zalayeta ed entrava Sosa fra gli applausi del pubblico. Ed era proprio il Pampa a siglare la rete del definitivo 5 a 0 al 36': su passaggio filtrante di Lavezzi, Sosa, in scivolata, di sinsitro, insaccava alle spalle di Chimenti in uscita e poi chiedeva scusa al suo ex pubblico per la mortificazione a cui lo aveva costretto, ma i pochi tifosi dell'Udinese rimasti ricambiavano applaudendo in massa insieme ai tifosi del Napoli. La gara si chiudeva praticamente qui e nei restanti minuti non restava che segnalare l'ingresso al 38' di Bogliacino per Blasi. Gli olè accompagneranno i passaggi dei giocatori del Napoli fino al triplice fischio finale decretato dal direttore di gara.
A dine gara gli azzurri andavano a festeggiare sotto la curva occupata dai circa 1500 tifosi del Napoli giunti ad Udine per assistere a questa vittoria memorabile. Infatti, il Napoli non vinceva in campionato per 5 a 0 dal lontano 28 novembre del 1993, quando vinse in casa con tale punteggio contro la Reggiana (3', 20' e 83' Fonseca, 85' Di Canio, 90' Buso). Per trovare nel campionato di A una vittoria con analogo punteggio in trasferta bisogna risalire addirittura risalire agli albori del calcio azzurro e dello stesso campionato di A. Infatti era il lontano 24 novembre del 1929, quando in trasferta il Napoli sconfisse il Modena per 5 a 0 con i gol di Mihalic (14' e 41'), Vojak (58' e 61') e Sallustro (74'): era questo il primo anno del massimo campionato a girone unico.
Ritornando alla gara di oggi c'è da dire che gli uomini di Reja hanno effettuato un ottima prestazione, soprattutto nel primo tempo, giocando sempre palla a terra. Il primo gol è stato opera di Zalayeta, ma il vero mattatore della partita è stato Lavezzi. Suo, infatti, l'assist per la prima rete, ma ogni gol del Napoli è passato per il numero 7 azzurro. Infatti il gol del 2 a 0 di Domizzi è scaturito da un angolo guadagnato da Lavezzi, che poi ha realizzato il terzo gol ed ha fornito l'assist per il quinto gol di Sosa. Lavezzi è stato poi bravo a creare spazi, a guadagnare punizioni ed a far risalire la squadra nei momenti di maggior pressione dell'Udinese. Tutta la squadra, comunque ha giocato bene, finalizzando al massimo tutte le occasioni avute. Molto bene anche il centrocampo con Gargano, motorino inesauribile, Hamsik abile regista e rifinitore e Blasi che ha offerto una buona copertura. In difesa ottimo il rientro di Cannavaro e Domizzi, molto bene anche Cupi, finché non è stato costretto ad uscire dal campo per un problema muscolare. La squadra è sempre stata molto attenta e concentrata e nelle poche sbavature palesate, c'è stato prima l'errore degli attaccanti avversari (clamoroso il gol mancato dall'ex Floro Flores) e poi la bravura di un ritrovato Super Iezzo che ha salvato la porta in due occasioni (nel primo tempo). Con questa vittoria il Napoli scaccia via i fantasmi di una possibile crisi, ma adesso sarà importante non galvanizzarsi troppo, così come è stato giusto non deprimersi troppo dopo la sconfitta col Cagliari, il campionato è lungo e duro, ma questo Napoli visto oggi può farcela!
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it