20 Agosto 2007 -- Napoletano doc, undici anni nella prima squadra azzurra dopo la trafila nelle giovanili, poi il trasferimento a Torino e la partita d’addio al San Paolo. Ciro Ferrara fu uno dei simboli di quel gruppo (trascinato da Diego Maradona) che alla fine degli anni ’80 fece sognare la città ai piedi del Vesuvio: due scudetti, una coppa Uefa, una coppa Italia e una Supercoppa.
Ferrara, il Napoli torna in serie A dopo sette anni. Che sensazione prova?
«Un’enorme gioia. Il Napoli merita di essere tra le big del calcio. Credo che la società abbia fatto molti sforzi negli ultimi anni per ripartire dal fallimento, ha vissuto la serie C con grandi difficoltà ed è riuscita a conquistare due promozioni consecutive. Non era un’impresa facile ma l’ha realizzata, adesso raccoglie i risultati. La serie A è il palcoscenico giusto per il club, i tifosi e la città. In termini di numeri cambierà poco, visto che il San Paolo ospitava cinquantamila spettatori anche in C. Cambieranno i protagonisti in campo, a Napoli si rivedranno i grandissimi campioni».
Sarà un torneo di altissimo livello, con il Napoli sono tornate in A la Juventus e il Genoa.
«L’anno scorso la B ha avuto un successone incredibile proprio grazie alla presenza di queste squadre. Ma tutte e tre non meritavamo di essere lì, sono piazze importanti che hanno tifoserie importanti».
Nella campagna di rafforzamento, la dirigenza ha guardato al mercato sudamericano e sono arrivati giovani promesse come l’uruguaiano Gargano e l’argentino Lavezzi, autore di una tripletta nell’ultima partita di coppa Italia.
«La storia dice che i calciatori del Sud America a Napoli hanno sempre portato dei risultati. Ma se pensiamo che questi ragazzi possano emulare le gesta di Maradona e Careca, non gli diamo un grande aiuto. Vanno lasciati crescere e maturare, in modo che aiutino la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Certo, i tre gol di Lavezzi in una partita così importante sono un buon viatico per la stagione».
A proposito di obiettivi, De Laurentiis ha detto che il Napoli farà un campionato d’attesa, dove spera di posizionarsi tra il decimo e il dodicesimo posto.
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