«In A sarò io il titolare» Bucchi lancia la sfida e prenota un 'posto al sole'.
29 Luglio 2007 -- «Se dovesse chiedermi un altro club di serie A? Risponderei che da Napoli non mi muovo. Marino mi ha ribadito la sua fiducia alla fine dello scorso campionato, io ho voglia di restare perché i napoletani non hanno ancora visto il vero Bucchi». Bucchi, dunque hanno ragione Cannavaro e Calaiò quando dicono che il prossimo sarà il suo campionato? «Li ringrazio. Paolo è un difensore esperto della A, Manuele è forte: accetto i suoi complimenti perché si gioca il posto in squadra come me. Siamo tanti attaccanti, ma la concorrenza non mi spaventa. È una sfida con me stesso: ho la certezza di vincerla. In A sarà un Bucchi diverso che saprà ripagare la società per il contratto per cinque stagioni. Un anno fa ho parlato molto e fatto poco, quest'anno sarà diverso».
A giudicare dalle prime scelte sembra che esistano sempre delle gerarchie. «Rispetto le scelte di Reja, ma le gerarchie, se esistono, possono anche essere sovvertite. Mi preparo alla scalata al posto in squadra». Undici gol in tutto tra Coppa Italia e campionato. Non pochi, ma neanche quanto tutti si aspettavano da lei. «Abbiamo utilizzato il 5-3-2 o 3-5-2. In avanti nessuno ha brillato. Anche Calaiò, che ha giocato di più rispetto a me: ha segnato 14 gol con 4 rigori e è stato sostituito più volte. Riconosco che ci ho messo anche del mio e non è stata una stagione brillante per me, ma tutti gli attaccanti sono stati messi in discussione». E lei non l'ha accettato: veniva da un campionato con il Modena brillante. «Non è stato facile digerire certe decisioni, non è stato facile sentirsi messo in discussione dopo aver fatto 50 gol in due anni di B. Poi ho capito: meglio andare in panchina con il sorriso che fare polemiche. Alla fine ho gioito anche io per la promozione. Le gare più belle? Quando ho giocato da prima punta con una mezza punta al fianco: Triestina, Lecce, Brescia. Ecco perché, alla fine, ho sentito anche mia la serie A».
Avrebbe voluto dare di più, ma c'è stato qualche problema. «I napoletani hanno potuto apprezzare soprattutto l'uomo Bucchi, poco il calciatore. Nella stagione che va ad iniziare ammireranno anche il bomber». Il 3-5-2 non ha favorito il gioco d'attacco? «Avevamo tutti problemi a fare gol. Però, una volta realizzata una rete, c'era un impianto di gioco tale che per gli avversari era molto difficile farci gol». Per il prossimo campionato Sosa ha suggerito di sfruttare di più il gioco sulle fasce per andare a rete. «Reja sta provando varie soluzioni: con tre attaccanti, con due attaccanti e un trequartista, con due punte alle spalle della torre centrale. Sono pronto a giocarmi le mie carte. Non sono Maradona, ma neanche l'ultimo arrivato. Voglio far sì che il sogno di De Laurentiis di centrare il decimo posto si realizzi».
A cura di Vittorio Raio
Fonte: ilMattino
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