24 Luglio 2007 -- Del progetto-giovani, Emanuele Calaiò è sicuramente l’elemento più rappresentativo: diciotto gol in C1, quattordici in B, quanti in serie A? «Non lo so, spero tanti. Con l’aiuto dei compagni mi piacerebbe arrivare di nuovo in doppia cifra. Ho fatto gol in C e in B, adesso mi manca solo la serie A. Sta per aprirsi una stagione importante per me e per il Napoli. Prevedo un campionato con tanti giovani attaccanti in rampa di lancio: prendete l’Udinese con Quagliarella e Floro Flores. Una bella coppia, per giunta di napoletani ». Calaiò sa di essere arrivato all’esame più importante della sua carriera. Vi arriva per giunta già con una buona dose di maturità tecnica: « Devo dimostrare quanto valgo nel campionato più difficile. Ora contano i fatti. Ho venticinque anni e cerco il salto di qualità con questa maglia. Napoli è eccezionale, è diventata la mia città e non saprei vedermi da un’altra parte».
La punta di diamante del Napoli è convinto di aver sposato un progetto intrigante e lancia messaggi rassicuranti ad una tifoseria che si aspetta ancora qualche colpo di mercato per entusiasmarsi e correre ad abbonarsi. Dice Calaiò: «Sappiamo che il primo anno di A è difficile. Ma noi dobbiamo badare a mantenere la categoria, inutile illudersi. Qui si tratta di essere realisti. Però tengo a sottolineare che condivido in pieno la linea del presidente De Laurentiis e del direttore generale Marino. Hanno puntato su giovani di talento e fanno bene perché rappresentano il futuro del calcio. Vedrete, tra qualche anno il Napoli sarà competitivo a certi livelli, per ora non ancora. L’importante sarà non caricare di eccessive pressioni questo gruppo».
Ancora una rassicurazione per i tifosi: « Lotteremo a denti stretti e ci metteremo il cuore, è sicuro. Cercheremo di non sbagliare le sfide con le dirette concorrenti, mi riferisco a Reggina, Siena, Atalanta, Livorno. Proveremo a strappare punti alle grandi perchè le affronteremo senza assilli, avendo poco da perdere».
Calaiò ha già familiarizzato con Hamsik e Lavezzi.« Si vede che Hamsik ha tutti i numeri per diventare un campione: è essenziale, gioca di prima, sa sempre cosa fare con la palla al piede. Per quanto riguarda Lavezzi, invece, posso dire che mi sono trovato bene al suo fianco, è abbastanza altruista e ha qualità » .
Prima ha sentito parlare di Rolando Bianchi, poi di Pelle. Cosa ne pensa Calaiò? «La società può decidere come vuole. Io ho fatto la prima punta, la seconda e anche l’esterno. Non è problema se arriva un altro attaccante, purchè sia più forte di quelli che ci sono».
r.c.
Fonte:Corriere dello Sport