15 Giugno 2007 -- Suoni e colori di un successo. Dopo il bagno di folla di domenica al rientro da Genova, il Napoli torna al San Paolo e ritrova il suo pubblico per una notte di festa. «La festa del popolo di Napoli che è l’unica anima della città», dice il presidente De Laurentiis godendosi lo stadio immerso in una notte di divertimento. «Meravigliosi, fantastici, unici. I nostri tifosi sono stati eccezionali per tutta la stagione. Non mi sono meravigliato nel vedere il San Paolo gremito, dipinto di azzurro, con migliaia di bandiere per questa splendida serata di festa».
Emanuele Calaiò è nato a Palermo, ma si sente napoletano a tutti gli effetti e non solo perché ha sposato una napoletana. «Quando ho accettato di giocare in serie C è stato proprio per poter poi assistere ad una megafesta come questa. Ero certo che il Napoli sarebbe risalito in serie A e che io sarei stato uno dei protagonisti. Lo avevo promesso a me stesso, ai miei familiari. Da quando sono atterrato a Capodichino, domenica sera, sino a quando sono uscito dal terreno di gioco ieri notte, è stato tutto un susseguirsi di meravigliose sensazioni». Calaiò ha una speranza e ha anche nuovi obiettivi. «La speranza è che tanta gente venga allo stadio anche nella prossima stagione. Mi auguro di vedere un San Paolo con 60.000 abbonati. Sarebbe qualcosa di eccezionale. Adesso, bisogna pensare già alla prossima stagione: San Paolo sempre gremito e poi tanti tifosi anche al nostro seguito. I miei obiettivi? Il Napoli in Europa quanto prima ed io con l'azzurro della Nazionale».
Anche Sosa è rimasto affascinato dall'atmosfera che si respirava ieri sera al San Paolo. «Quando la società mi ha proposto di allungare il mio contratto di un altro anno, ho toccato il cielo con un dito. Napoli è unica, Napoli è passionale, Napoli ti fa sentire importante, Napoli è una delle patrie del calcio. Aver partecipato al ritorno della squadra in serie A, aver vissuto una serata come quella di ieri notte: gioie immense. Mi sento ripagato con gli interessi dei sacrifici di un'intera stagione». Eddy Reja è... ringiovanito: «Mi avevano descritto Napoli come una città calorosa, partecipe degli eventi della propria squadra. Mai avrei potuto immaginare quanto ho visto da domenica a ieri sera. Posso dire che vivere serate come quella al San Paolo, tra gente che sprizzava gioia da tutti i pori, mi ha dato una felicità immensa. Mi sento come se qualcuno mi avesse tolto qualche anno».
Gianluca Grava dice di aver vinto la sua scommessa: «Ho sempre tifato per il Napoli. Ho vestito la maglia azzurra, ho partecipato a due promozioni consecutive: mi sento realizzato. Sono certo che De Laurentiis, il primo a soffrire al nostro fianco ed il primo a gioire per questo obiettivo centrato in anticipo, farà di tutto per rendere il Napoli ancora protagonista». Fabio Gatti spera di poter restare nel Napoli anche in A: «Come si fa ad andare via dopo aver vissuto una serata come questa? Ma quali mille colori... Napoli è solo azzurra! Battute a parte, sono felice di aver visto tanta gente al San Paolo. Sono certo che anche nel prossimo campionato vedremo sempre uno stadio gremito».
Cannavaro, figlio di Napoli, non si meraviglia: «È stata la serata che la città aspettava dal giorno in cui la retrocessero in serie C. È stata la serata del coronamento del primo traguardo prefissatosi dalla società. Gioiamo per quanto abbiamo fatto, per come abbiamo vissuto la grande notte al San Paolo». E Gennaro Iezzo? Il numero 1 del Napoli si è divertito. Ha coronato il suo sogno: giocare da attaccante al San Paolo. Calaiò tra i pali e lui a fare il bomber. «È qui la festa? Sì, finalmente è stata qui la festa - dice Iezzo -. Sono strafelice di essere stato uno dei protagonisti del grande ritorno. Siamo entrati nella storia della società. Vogliamo scrivere altre pagine importanti».
A cura di Vittorio Raio
Fonte:ilMattino