09 Giugno 2007 -- Pierpaolo Marino ha fatto sentire la sua presenza all’allenatore ma soprattutto alla squadra. Da buon padre di famiglia, il direttore generale azzurro ha coccolato i suoi “pargoli” in vista del big match di “Marassi” che vale l’intera stagione. A prescindere da cosa succederà tra Piacenza e Triestina, Cannavaro e compagni non possono permettersi il lusso di prestare il fianco al Genoa e perdere di conseguenza la partita dell’anno. I grifoni si giocano la promozione in serie A potendo contare solo sulla vittoria ma anche gli azzurri non sono da meno. Certo, pure un pari andrebbe bene, ma affrontare i rossoblu con il chiaro intento di difendersi è deleterio. Si darebbe la possibilità ai vari Di Vaio, Leon e Greco di giocare sul velluto. Pierpaolo Marino non è nuovo nel calcio e per questo sa bene che la gara di domani non è affatto scontata.
Il Napoli da lui costruito si è preso delle belle soddisfazioni in trasferta (nove le vittorie) e per di più contro formazioni che credevano di poter battere gli azzurri. Hanno pagato pegno squadre come Bologna, Brescia e Verona che avevano un assoluto bisogno dei tre punti in palio. Certo, non c’è mai stato un bel gioco, ma alla fine i successi sono arrivati lo stesso permettendo a Reja di mantenere una continuità di risultati impressionante. Non a caso a soli novanta minuti dal termine del campionato il Napoli è secondo in classifica. La tensione potrebbe essere il vero nemico degli azzurri. Non a caso la società e l’allenatore hanno deciso di far partire solo poco prima la squadra per la Liguria. I giocatori devono essere convinti dei propri mezzi e soprattutto non devono avere paura di chi gli sta di fronte. Dal punto di vista del carattere, Pierpaolo Marino non ha dubbi: «Mi fido del Napoli», ha detto il dirigente partenopeo al termine dell’allenamento di ieri pomeriggio. E come potrebbe essere il contrario visto che, un campionato lungo e molto difficile, si è preso delle belle soddisfazioni. Inutile dire che se non ci fosse stata la Juventus, sicuramente a quest’ora si stava già parlando dei rinforzi del prossimo torneo della massima serie. Purtroppo i bianconeri sono stati gettati negli inferi e, come da programma, hanno conquistato la prima piazza. «Speriamo che sia l’epilogo di tre anni di lavoro - ha continuato Marino - ma può accadere ancora di tutto. è stata una settimana particolare ma niente pressioni, solo fiducia dopo il risultato con il Lecce. Siamo dispiaciuti per Amodio ma abbia i sostituti per far fronte all’emergenza».
Il compito più difficile spetta a Edy Reja. Per la 42esima volta in questo campionato cadetto, il tecnico friulano deve scegliere la migliore formazione da mandare in campo. Nelle ultime partite ha sempre avuto ragione lui anche se qualche decisione sembrava sbagliata all’inizio. D’altronde è lui il termometro dello spogliatoio e di conseguenza non può permettersi il lusso di fare rivoluzioni nella gara dell’anno. Potrà optare per qualche modifica ma alla fine si affiderà a quegli uomini che gli hanno dato sempre ampie garanzie. Inutile dire che a secondo di come andranno le cose verrà valutato. Se il Napoli uscirà indenne dal “Ferraris” allora verrà portato in trionfo ed entrerà di diritto nella storia del calcio partenopeo. In caso contrario sarà messo in croce e criticato a più non posso dai soliti “sapientoni” che probabilmente non aspettano altro.
«Sono convinto che Reja non ha alcun dubbio sulla formazione - ha evidenziato Marino - e che come sempre farà le scelte giuste. Magari ci sorprenderà con qualche variazione ma saranno importanti. Voglio ricordare che nel girone di ritorno il nostro allenatore non ha sbagliato niente. Al di là di tutto e come andrà a finire, Genoa e Napoli non meritano i play off. Permettetemi di dire che in 31 anni di carriera non mi è mai capitato un campionato così in bilico fino alla fine. Durante il mio percorso calcistico sono arrivato terzo con l’Udinese in serie A ma non avevo mai avuto una difesa così forte come questa».
S. Chiazza
Fonte: Il Roma