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08 Giugno 2007 -- Il duello-promozione tra Genoa e Napoli sarà una partita da batticuore, e siccome il rischio per le coronarie è davvero altissimo, all'ospedale San Martino di Genova hanno già stabilito che tutti i cardiologi dovranno essere presenti, nel pomeriggio di domenica, per creare una task force in grado di assicurare interventi immediati, e in contemporanea, a quante più persone possibile. E' il primo dei provvedimenti ufficiali per il big match. Gli altri li ha presi il prefetto di Genova, Giuseppe Romano, che ieri ha presieduto una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza tutta incentrata sulla vicenda calcistica. È stato stabilito il piano di ordine pubblico per domenica ed è stata registrata, con soddisfazione, la decisione del cardinale Bagnasco, arcivescovo di Genova, di anticipare la processione del Corpus Domini, così come ha fatto a Napoli il cardinale Sepe, per evitare sovrapposizioni di eventi. Così tutta la vigilanza potrà essere concentrata intorno allo stadio Ferraris.
Non c'era sorveglianza, invece, nella notte fra mercoledì e giovedì quando sono stati rubati duemilacinquecento biglietti custoditi al Genoa Store. Le grate che proteggono il negozio ufficiale del club rossoblù, sono state segate e i ladri, almeno due, hanno portato via i tagliandi che erano più facilmente a portata di mano. Ieri le scale mobili che portano alla galleria dove c'è l'ingresso del negozio, erano bloccate e due agenti di polizia deviavano i tifosi verso un'altra porta: lunghissime code fin dalla prima mattina, biglietti ormai esauriti, ma c'è preoccupazione per quei 2.500 tagliandi in più che finiranno sul mercato, potrebero finire nelle mani di facinorosi e creare impreviste turbative dell’ordine pubblico. Pur se i numeri di serie dei biglietti rubati sono già stati inseriti nella «black list», la lista nera che viene riconosciuta dai lettori ottici dei tornelli e blocca automaticamente le porte; il controllo nomi-documenti sarà sistematico, non a campione.
Nell'impianto di Marassi entrerà, assicurano dalla questura, solo chi è perfettamente in regola.
La grande preoccupazione della questura, però, non riguarda il momento dell'arrivo allo stadio: l'attenzione è concentrata sulla conclusione del match che potrebbe riservare amarezza ad una delle tifoserie con il rischio di far «saltare» il gemellaggio. Non preoccupano i tifosi organizzati ma c'è allarme per i cosiddetti «cani sciolti». Cresce, intanto, l'allarme bagarini. Le forze dell'ordine e la società invitano tutti i tifosi a non cadere nella trappola degli acquisti al di fuori delle rivendite ufficiali. I controlli ai tornelli saranno severi e c'è il rischio di spendere i soldi a vuoto. A Genova, per ora, è difficile trovare venditori abusivi di tagliandi. Si sospetta che nel primo giorno di vendita, mercoledì, una consistente fetta di tagliandi sia finita nelle mani di bagarini provenienti da Napoli. Già da oggi le zone intorno allo stadio e vicino alle rivendite saranno sorvegliate.
Domenica, invece, in servizio ci saranno 250 agenti, oltre alla polizia municipale, il 30% in più rispetto ad una domenica abituale di calcio; saranno predisposti otto punti di prefiltraggio lungo le strade che conducono verso lo stadio, e i tifosi napoletani che arriveranno in automobile, saranno indirizzati verso le aree di parcheggio loro riservate. La società ha accettato la richiesta di ampliare il numero di steward in servizio e ha chiesto il «supporto» di uomini specializzati. Sono stati convocati steward abitualmente in servizio all'Olimpico di Torino e a San Siro, abituati a grandi eventi e pronti a dare una mano ai colleghi genovesi nei casi più difficili.
P. Barbuto
Fonte: Il Mattino