06 Giugno 2007 -- Barbe lunghe e lamette vietate fino a domenica. E' la scaramanzia, la prima protagonista della lunga vigilia di Genoa-Napoli, la partita che vale una stagione per entrambe le squadre. Gli azzurri hanno deciso: nessuno, da Iezzo al d.g. Marino, si raderà fino alla partita. Nel frattempo, continua la preparazione a porte chiuse nel centro sportivo di Castelvolturno. Reja ha diretto una seduta tecnico-tattica, incentrando poi il lavoro sulla rapidità. Una partitella a ranghi misti ha concluso l'allenamento: in gol Vitale per gli uomini in casacca bianca e Calaiò per gli azzurri.

Il tecnico friulano sta nascondendo la formazione e ha rimescolato spesso le carte nel corso di questi primi allenamenti. In mattinata, ha comunque provato un 3-5-2 con Savini nella difesa a tre al posto di Maldonado, la cui presenza è ancora in dubbio e con Grava ritornato nel suo ruolo naturale di esterno destro e con Rullo sul versante opposto. Da domani tutti in ritiro a Castelvolturno, la partenza per la Liguria è prevista per sabato. Reja, per la gara col Genoa, dovrà fare a meno del centrocampista azzurro Nicolas Amòdio, il quale ha riportato una distorsione al ginocchio sinistro e dovrà svolgere terapie per dieci giorni, per lui dunque, campionato finito.

Doppio allenamento, invece, per i rossoblù di Gasperini. Al mattino seduta atletica, al pomeriggio tecnico tattica, con Fabiano e Rossi che hanno smaltito le botte e sono tornati insieme al gruppo. Non così per Stellini, sempre alle prese col lavoro differenziato: "È molto difficile - ha detto lo stesso difensore - che riesca ad essere presente per la partita di domenica prossima". Il programma stilato da Gasperini prevede, per domani, una amichevole con il Laigueglia, squadra che ha appena raggiunto il campionato di Promozione, mentre venerdì appuntamento a porte chiuse. Preziosi, intervenendo ai microfoni di Radio Goal su Kiss Kiss Napoli ha affermato: "Tra napoletani e genoani c'è, e sempre ci sarà, il gemellaggio. Dico di più: se, malauguratamente, il Genoa non dovesse superare il Napoli i tifosi rossoblù si alzeranno in piedi ad applaudire gli avversari. Perché il calcio, comunque, è crudele: il calendario ci ha riservato lo scontro fratricida, e sinceramente nessuno di noi lo avrebbe voluto. Ma ho grande fiducia nella Triestina".

Fonte: Gazzetta dello Sport e CalcioNapoliNews.it