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Marino: “Dobbiamo vincerle tutte”
Pier Paolo Marino elogia la squadra e confida sulla spinta dei tifosi partenopei

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18 Maggio 2007 -- “La gara di domani è una delle quattro finalissime che ci aspettano - ha detto il dg azzurro nel suo intervento a ‘Radio Gol’ trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli - Questa gara con il Modena dal punto di vista delle motivazioni cambia di poco dalla gara con il Brescia, perché il Modena gioca con la disperazione di chi deve salvarsi. Quindi è una partita che la squadra deve affrontare con la stessa determinazione con cui ha affrontato il Brescia tre giorni fa. Noi contiamo molto sulla spinta che il pubblico del S. Paolo sa dare, come ha dato in quella meravigliosa notturna con l’Albinoleffe. Mi auguro che sia una partita in cui ci sia meno da soffrire, sapendo che è una partita in cui ci dobbiamo preparare ad avere un avversario che ci costringerà a giocarci la partita fino all’ultimo minuto”.

Pier Paolo Marino si è detto soddisfatto del tecnico, evidenziando l’impegno profuso dalla squadra: ”Noi abbiamo difeso Reja quando ha avuto delle critiche incredibili e tutti spingevano affinché non rimanesse a Napoli. Questo è accaduto l’anno scorso e più volte quest’anno, ma noi non lo abbiamo fatto perché conoscevamo l’allenatore che era con noi. In questo momento, al di là dei meriti di Reja che sono sotto gli occhi di tutti, evidenzierei i meriti di questa squadra. E’ una squadra che ha un gruppo di giocatori straordinari, ha affrontato le tante vicissitudini che sono successe quest’anno, ha affrontato cinque partite con lo stadio chiuso. Ha dovuto fare per tre volte le doppie trasferte e credo che questo non è successo a nessuna squadra quest’anno. Finora ha perso solo cinque partite e ha fatto un punteggio che è quasi un record. Anche in questi giorni lo spirito di gruppo di questa squadra e la capacità che ha avuto di entrare e di uscire dal campo sempre con la stessa intensità, nel senso che, i panchinari sono diventati titolari, i titolati sono diventati panchinari e la squadra ha mantenuto sempre lo stesso rendimento. Sono orgoglioso di questo gruppo di giocatori ed invito il pubblico partenopeo ad amarli sempre di più. Sono giocatori che stanno dando veramente il cuore e stanno interpretando quella che è la passione dei tifosi napoletani, per il club, per la maglia azzurra. Quindi grandi meriti a questi ragazzi al di là dell’allenatore che è un bravo allenatore, per questo lo abbiamo tenuto per tre stagioni”.

“La vittoria di Brescia è stata fondamentale – ha continuato Marino - ci ha permesso di raggiungere quei dieci punti di distacco dalla quarta e che evidenziano la sicurezza della promozione al di là della classificazione del primo , secondo, terzo posto. Questo ci mette in condizioni di dover giocare partita per partita, per vincere. E’ un discorso elementare, se il Napoli vince tutte le quattro partite, nessuno può superare il meno dieci , quindi adesso dobbiamo guardare solo alle nostre gare. Non c’è bisogno di guardare il Genoa, a cui auguriamo di salire insieme a noi perché lo merita. Sarebbe veramente un incongruenza che due squadre forti come il Genoa ed il Napoli dovessero andare a fare i penosi play- off. Non lo meritano per l’impegno che hanno profuso, per i risultati che hanno ottenuto e per la qualità. Ripeto, adesso pensiamo solo a noi, se faremo il nostro dovere di vincere, dopo esamineremo i risultati degli altri. In questo momento dobbiamo pensare alle positività, senza gufare gli altri. Hanno gufato tanto il Napoli, dentro e fuori ed il Napoli sta sconfiggendo tutti i gufi. Quindi la nostra filosofia deve essere solo di fare risultato ora".

“La stagione scorsa, a dodici partite dalla fine, avevamo perso a Castellammare, Reja decise di adottare la strana coppia Sosa-Calaiò- ha detto Marino ritornando sulla squadra- gli ipercritici dicevano che non potevano giocare insieme. Avemmo quell’accelerazione che ci portò a guadagnare i quattordici punti di distacco dal Frosinone che ci fecero promuovere con vari turni di anticipo. Sosa è l’emblema del campionato. Sta lì, quando lo chiami è sempre pronto quando c’è da andare avanti, il ‘ gigante buono’ come lo chiamo io, sbaraglia tutti gli avversari. Dietro ha un gruppo di combattenti che lo seguono e sono meravigliosi. Parlando solo di Sosa farei un torto per esempio a Pià che è stato buono per tutto il girone di andata. A gennaio ho visto giusto a non cedere alle tante lusinghe per venderlo e anche lui ha fatto due gol decisivi per questo finale di campionato. Anche De Zerbi, con la sua prestazione di Trieste, da solo, con due azioni ed un suo gol personale ci ha fatto dare tre punti. Non dimentichiamo Bucchi, sembra che nel Napoli non ci sia, con i suoi otto gol ha contribuito al primo posto a gennaio”.

“Nel Napoli non ci sono giocatori che nel momento in cui sono stati chiamati – ha continuato Marino - non hanno dato il loro contributo e questo è stata la nostra forza. Bisogna ricordare quando io dicevo di aver fatto una rosa larghissima perché il campionato si sarebbe deciso ad aprile, maggio e ci vorranno i giocatori di ‘riserva’, che poi potrebbero giocare in qualsiasi squadra di B e di A. Io dico che allora avevo ragione e a questi giocatori io li ringrazio perché si sono adattati con sacrificio, mettendosi al servizio del progetto di De Laurentiis, del Napoli e dei tifosi napoletani, con spirito di abnegazione straordinario. Io ne sono sarò grado per tutta la vita”.

Infine il dg azzurro chiedendo il supporto dei tifosi si è così espresso: “Ricordo sin da bambino che il S. Paolo ha questa caratteristica; quando il pubblico si mette a soffiare dalla parte opposta all’avversario, la palla torna indietro, quando soffia alle spalle del Napoli la palla arriva in porta. Quando il Napoli ha questo tipo di spinta dal S. Paolo non ce ne per nessuno, sono tifosi straordinari. Questo l’ho visto con l’Albinoleffe, in coppa Italia con la Juve, mi auguro che sarà così anche domani pomeriggio – concludendo - contro il Modena ce ne sarà bisogno”.