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L'amarcord della settimana
Dalla galleria dei ricordi di Sim, riviviamo la gara Napoli-Genoa del campionato 1976/77

14 Maggio 2007 -- 24 ottobre 1976, è la terza giornata del campionato 1976-77. Il grande Petisso Pesaola ha messo su una squadra di giocatori esperti, che dopo due giornate ha tre punti in classifica. E’ il frutto del pareggio di Catanzaro e della vittoria in casa contro il Verona (3-0).

Il Genoa allenato da Gigi Simoni schiera: Girardi; Secondini, Castronaro; Campidonico, Matteoni, Onofri; Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Rizzo, Chiappara.

Il Napoli si schiera con: Carmignani; Bruscolotti, La Palma; Burgnich, Vavassori, Orlandini; Massa, Juliano, Savoldi, Vinazzani, Chiarugi.

E’ la prima trasferta a Genova per il sottoscritto, il Marassi è uno stadio adatto per vedere bene la partita, la coreografia è stupenda, i napoletani sono sempre tanti. Inizia la gara, le marcature sono ad uomo, Bruscolotti su Damiani (ex dal dente avvelenato) e Vavassori su Pruzzo, nel Genoa Secondini su Chiarugi e Matteoni su Savoldi. Dopo appena 5’ minuti l’ex Flipper Damiani supera Bruscolotti e insacca alle spalle di Gedeone Carmignani: 1 a 0 per il Genoa. Juliano, come sempre, prende in mano la squadra e dopo una bella punizione a rientrare di Chiarugi è proprio cavallo pazzo (ex milanista) che dal fondo effettua il cross per la solita testa di Beppe Savoldi, grande stacco e pallone sotto il set: 1 a 1!!! Il Genoa riprova a farsi sotto ma il Napoli tiene bene. Savoldi si conquista una punizione ai 20 metri, la batte Chiarugi e Onofri in barriera la devia: gol e 2 a 1 per noi. Il Genoa inizia ad attaccare ma resistiamo per tutto il primo tempo!

Nella ripresa dopo 7 minuti Chiarugi (il migliore in campo) ubriaca tutta la difesa rossoblu e viene falciato da Onofri, ed è calcio di rigore. Tante contestazioni, il libero genoano accusa Chiarugi di aver fatto scena (spesso era così). Palla sul dischetto, noi in curva tutti in silenzio, era Beppe che colloca la sfera e prende la solita rincorsa lenta e con quel concione tutto spostato sulla sinistra, Girardi va a destra mentre la palla va a sinistra, gol e 3 a 1 per noi!!!

Partita finita? Magari, si soffre e dopo 12 minuti su cross di Rizzo Pruzzo stacca su Vavassori (da fermo) e accorcia le distanze, 2 a 3 e iniziamo a soffrire perché il Genoa ci chiude in area, ma non riesce a passare. Peccato che Massa, in contropiede spreca il 4 a 2. La partita finisce con il fischio di Casarin, vinciamo 3 a 2 e ci portiamo al secondo posto in classifica.

La squadra gira, ma scoppierà alla fine del campionato, arrivando settima con un punto di penalizzazione per cumulo squalifiche del campo. Pesaola sarà esonerato e Ferlaino prenderà il giovane Di Marzio, napoletano ma troppo agitato, che l’anno successivo fece un sesto posto senza infamia e senza lode.
A cura di Sim