12 Maggio 2007 -- Il presidente della Lega, Antonio Matarrese, e il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, hanno partecipato ieri a Roma alla festa della polizia. «Ero in prima fila a piazza del Popolo e ho parlato con il capo della polizia, De Gennaro, e il prefetto Manganelli chiedendo un incontro in vista del prossimo campionato. L’ho detto anche ad Abete: così non possiamo andare avanti», spiega Matarrese. L’Osservatorio del Viminale, dopo aver anticipato al pomeriggio le finali di coppa Italia tra Roma e Inter, ha chiesto al prefetto di Brescia di rinviare la partita con il Napoli. «Siamo inermi e vorrei che lo capissero i tifosi, gli affezionati clienti del calcio. Non ci sono mezzi da utilizzare e non c’è discussione in queste circostanze: ci dicono che una partita è ad altissimo rischio e noi, con sofferenza, possiamo soltanto prenderne atto».
Da presidente della Lega ha partecipato alle riunioni dell’Osservatorio dopo l’omicidio dell’ispettore Raciti. «Giovedì, in maniera forte, ho detto che prima del campionato 2007-2008 vogliamo sapere con chiarezza dove intendiamo arrivare. Ho spiegato ai responsabili dell’Osservatorio che, se la classifica di B restasse questa, ci troveremmo con Juve, Genoa e Napoli in A nella prossima stagione. Il Napoli giocherebbe tante importanti partite e noi cosa dovremmo fare? Con questo stillicidio non si può andare avanti». Le società hanno effettuato investimenti per adeguare gli stadi al decreto Amato. «Ho ricordato anche questo durante il vertice al Viminale. Sono stato duro perché da presidente della Lega e da uomo di calcio ho il dovere di evidenziare quanti soldi sono stati spesi dai club per l’installazione dei tornelli e per la formazione degli steward. Ci sono presidenti intenzionati ad alzare la voce: fino a che punto possiamo resistere?
Dopo la tragedia è stato dissacrato il calcio». A dicembre, dopo la sospensione della partita con il Frosinone per lancio di razzi al San Paolo, inviò un appello ai tifosi del Napoli. «Mi dispiace che una gara di questa squadra sia considerata ad alto rischio. Non è giusto rovinare gli sforzi del presidente De Laurentiis e dei tifosi sani che con tanto amore seguono dovunque il Napoli». Matarrese è stato vicino a questo club anche da presidente della Federcalcio. «Napoli è il cuore del calcio da sempre, adesso ci sono un presidente e un ambiente che fanno tanto affinché la squadra, dopo tante sofferenze, possa recuperare una dimensione nazionale e anche internazionale: questo lavoro non va intaccato».
f.d.l.
Fonte :Il Mattino